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Openjobmetis da non crederci, segna 93 punti e stronca Venezia in trasferta


simon89

Tra noi varesini presenti al Taliercio, c’è un sentimento addirittura superiore alla felicità per una vittoria strepitosa (82-93) della Openjobmetis: lo stupore. Stupore per una partita che Varese ha saputo vincere in una maniera che fa innamorare: correndo, lottando ma affiancando le qualità tecniche a quelle psicologiche e… cardiache. Nella tana di una delle squadre più forti degli ultimi anni del basket italiano (ok, con qualche problema di amalgama in questo momento), Varese mette a segno 93 punti nonostante un ricorso meno frequente al tiro pesante e alla serata così così di uno dei suoi fari, Beane.

E non può che stupire una situazione del genere, quella di una squadra che ha perso il pivot, ha cambiato l’allenatore e il quintetto base, preso un americano di puro complemento e nonostante questo sa mettere in croce anche le corazzate. La vittoria ha la firma di tutti, ma tra i nomi che spiccano ci sono quelli di Giò De Nicolao (meraviglioso: 16 con 11 rimbalzi e 6 assist), di un Ferrero implacabile, del Sorokas che non molla mai, di Virginio e di Librizzi che non fanno canestro ma che azzannano di qua e corrono di là.

Un rebus che De Raffaele, due volte campione d’Italia, ha provato a sbrogliare in diversi modi, adattandosi però spesso ai quintetti imprevedibili di Roijakkers, dando così il fianco alle folate biancorosse. Con Vene e Sorokas a punire i lunghi veneziani troppo lenti per inseguirli, con Keene (top scorer: 26) a correre come un pazzo per ubriacare la guardia di Stone e via discorrendo. Una miscela esplosiva, che ha già permesso di schiantare due volte Trento e due volte Venezia, e che non ha funzionato di un soffio solo contro la Virtus tricolore.

Un quadro davvero impensabile fino a un mese fa, quando dalla Germania è calato l’Olandese volante che fa volare i suoi giocatori, letteralmente trasformati. Regalando scariche di adrenalina a se stessi e a tutti quelli che tifano davanti a un teleschermo, increduli di tanto spettacolo. Durerà? Lo vedremo, ma di certo adesso ha un senso tornare a soffrire per questa squadra che nel frattempo si è portata a +4 sulla zona retrocessione (Cremona non ha giocato, Fortitudo battuta da Brindisi) con la partita contro Reggio Emilia da recuperare. Appuntamento a venerdì sera in casa-Caja, a Casalecchio di Reno. Non sappiamo come finirà, ma di certo non come nella vergognosa esibizione dell’andata.

PALLA A DUE

Roijakkers non cambia di una virgola il quintetto delle ultime uscite: De Nicolao e Librizzi (sabato super con la Robur) guardie, Beane di raccordo con i due baltici. De Raffaele ha l’imbarazzo della scelta, tolto l’infortunato Cerella. Tonut, Vitali e Brooks sono gli italiani in quintetto con Theodore e Watt. Ma ci sono anche i vari Bramos, Daye e Stone dalla panchina.

LA PARTITA

Q1 – L’avvio dell’Umana spaventa un po’ Varese, che fatica a decollare in attacco (punti solo da Sorokas) e subisce qualche azione rapida di Tonut e Theodore. A metà periodo però la Openjobmetis si ritrova, fondamentalmente sospinta da un De Nicolao spiritato: ruba palla, corre, segna, la passa e così facendo accende anche Keene. 8 punti in pochi minuti del 45 e primo sorpasso: al 10′ è 22-22.

Q2 – Un antisportivo a Bramos manda in tilt Venezia e spinge Varese che all’improvviso schiaccia sull’acceleratore e scappa con i punti di un Keene scatenato e desideroso di cancellare gli errori di domenica scorsa. La OJM tocca il +13 ma poi deve respingere il ritorno orogranata propiziato da Theodore: Venezia arriva a -3 ma si ferma lì e allora ecco il nuovo strappo ospite. Tripla di Keene, primo squillo di Vene, bomba anche di Ferrero e +11 alla pausa lunga (39-50).

Q3 – Al rientro è subito Umana: 6-0 di parziale e l’impressione che il vantaggio di Varese duri poco. Un’impressione, appunto: anche stavolta il cuore e le gambe spingono gli uomini di Roijakkers, con Virginio che si sacrifica in difesa. Poi tocca a Tonut, implacabile dalla lunetta, riportare vicino i suoi con la OJM che deve anche incassare il quarto fallo di Sorokas. Keene in entrata dà un’altra scossa ma un buon Brooks infila la tripla sulla sirena per il 63-68.

IL FINALE

Dieci minuti alla fine, Vene colpisce da centro area ma Tonut aggiunge anche una tripla per far tremare i lombardi. Quattro falli anche per Denik, Watt tocca il -3 ma Ferrero replica con una bomba pazzesca. A quel punto Giovanni è in trance totale, guida la squadra sui due lati del campo coadiuvato da un Vene solido e da un utile Sorokas sempre al limite della quinta paletta. Ma Venezia tossisce in attacco, contro una Varese aggressiva ai massimi livelli: Bramos non trova le sue triple, Vitali nemmeno, Daye diventa un fantasma davanti ai mastini in biancorosso. Watt – uno dei pochi a salvarsi – commette un’idiozia (si appende al ferro) e regala a Sorokas due punti con un libero. E’ l’ultimo scatto, dall’altra parte non c’è reazione. Varese stupisce, Varese vince (82-93), Varese trionfa.

Damiano Franzetti


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