“Ritmo ritmo!” predicava l’ineffabile maestro Canello nel celebre capodanno di Fantozzi. “Ritmo ritmo!” sembra replicare Tom Bialaszewski per la sua nuova Openjobmetis che stronca, letteralmente, la Treviso di Vitucci a suon di canestri. 101 punti messi a segno in trasferta sono un’altra impresa dopo i 116 infilati alla difesa di Reggio Emilia, nel solco di un gioco che è tornato quello spumeggiante, imprevedibile e spettacolare dell’anno scorso.
E, attenzione, senza ricorso eccessivo alle triple, anzi: quando Varese capisce che non è serata dall’arco, è bravissima a non intestardirsi e a cambiare geometria. Non più dardi da lontano ma penetrazioni efficaci, velenose, decisive in un’area di Treviso privata del pivot Paulicap, inchiodato alla panchina dopo aver perso quasi tutti i duelli con Spencer. Già, perché se è vero che il braccio armato di Mannion e Hanlan (50 punti in due!) è stato determinante nelle sventagliate biancorosse, è altrettanto vero che il pivot ripescato dal Messico ha dato una sostanza eccellente nelle lotte in area. Ed è stato ripagato con le “alzate” che gli hanno permesso di andare in doppia cifra.
Alla fine Varese tira con il 64% da 2, mettendo in croce la difesa veneta e anestetizzando così le 20 palle perse nel corso dei 40′. Troppe, ma è anche vero (e curioso) rilevare che Treviso ne ha perse solo 7, ma 3 consecutive nel momento chiave della partita. Mannion e Hanlan, dicevamo, hanno interpretato al meglio la scelta di andare al ferro, e se il Red Mamba è stato dominante per la prima metà di gara, il capitano ha regalato un ultimo periodo incredibile: 10 punti a ricacciare indietro una Nutribullet risalita sino al -1 ma incapace del sorpasso.
Per vincere però oltre alle prodezze balistiche è servito anche restare con la testa nel match da cima a fondo. Il cammino è stato ricco di “trappole”, anche tese da un arbitraggio che ha scontentato tutti e fatto lievitare il numero dei falli con Varese penalizzata fin dal primo quarto (4-10 le penalità). Bialaszewski si è trovato presto con i due uomini simbolo, Nico e Olivier, con quattro falli a carico e con problemi simili per McDermott: il coach americano ha rischiato, anche sbagliato qualcosa nel bilanciare i quintetti ma è riuscito ad arrivare in fondo con le due punte in campo.
Sfruttando anche in rotazione il ritorno di Moretti (in difficoltà, ma era prevedibile) e di Librizzi ancora pimpante. McD e Brown hanno garantito colpi pesanti al momento giusto mentre l’unica nota triste arriva dalla gestione di Woldetensae. Tomas non è entrato e da 3 partite svolge il ruolo di comparsa in panchina: circola voce di qualche contrasto ma non siamo in grado di confermarla. Di qualsiasi cosa si tratti (scelta tecnica o disciplinare), l’augurio è che si possa recuperare il giocatore perché Bialaszewski ha ragione quando parla di “grande gruppo”, ma Wolde, a nostro avviso ne fa parte da cima a fondo.
PALLA A DUE
La notizia più importante è il ritorno “in pista” di Davide Moretti in casa biancorossa anche se, come prevedibile, l’azzurro inizia dalla panchina con la coppia di guardie formata da Mannion e Hanlan e con l’imprescindibile McDermott in ala piccola. Tanti i tifosi arrivati da Varese al PalaVerde. Vitucci ha la squadra al completo, tiene Harrison di rincorsa e si affida a un quintetto con quattro USA e l’ultimo acquisto Olisevicius.
LA PARTITA
Q1 – L’avvio biancorosso è favoloso (0-9, 2-11) ma la sagra del canestro si inceppa a metà quarto, quando cioè Mannion rifiata. Piacciono Librizzi e Spencer, però Treviso è brava a risalire con i punti di Allen mentre McDermott si autorovina con due falli. La rimonta veneta si concretizza all’8′ e la Nutribullet gira in testa un primo quarto con gli attacchi protagonisti (unica tripla di Moretti nel finale): 26-24.
Q2 – Bialaszewski si riaffida a Mannion, scelta facile ma redditizia: il Mamba, in collaborazione con Librizzi, crea un nuovo parziale ospite che spinge Varese avanti, prima di 8 punti, poi addirittura di 14 con Spencer sempre molto sostazioso sui due lati del campo. Negli ultimi 3′ Olisevicius e soci tornano a distanza ragionevole ma una tripla di Brown tiene Varese a +7, 50-57.
Q3 – Dopo la pausa il canovaccio del match è simile: Openjobmetis avanti, cercando di correre il più possibile ma Nutribullet aggrappata alla partita e ai biancorossi. Hanlan e McDermott sono accomunati da due triple belle e importanti ma anche da problemi di falli sempre più preoccupanti. Bialaszewski gioca con i quintetti ma è obbligato a farlo e Treviso prova a tornare sotto con un Robinson indiavolato. C’è anche Harrison (tripla) ma pure Ulaneo e al 30′ è 70-80.
IL FINALE
Per l’OJM arrivano minuti difficili, con blackout offensivo nei primi minuti del periodo e con Treviso alle costole: Robinson e Allen portano la Nutribullet a -1 prima al 33′ e poi al 35′ con Moretti in difficoltà. Hanlan però ha riacceso i motori e diventa imprendibile con i suoi “uno contro uno” chiusi in sottomano: Treviso, colpita anche da Brown, barcolla ma resta in piedi con i liberi e con un canestro di Bowman. Varese però non concede più ai veneti di tornare a contatto e così quando la Nutribullet perde tre palloni consecutivi arriva la mazzata finale: rubata di Moretti, schiacciata di Spencer e a nulla serve l’ultima tripla di Robinson. Dalla lunetta Nico chiude il match 96-101 mentre lo spicchio di tifosi biancorossi impazzisce al grido di “MVP, MVP”!.
Damiano Franzetti
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