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Openjobmetis, segnali di vita prima del crollo finale


simon89

Chiude con una sconfitta – la quinta consecutiva in sei gare di campionato – una settimana tremenda per la Pallacanestro Varese, cui non riesce un miracolo in terra trevigiana. Al PalaVerde fa festa la Nutribullet padrona di casa con un punteggio, 96-78, che non racconta nel modo giusto l’accaduto, anche se il successo dei veneti è meritato sull’arco dei 40′ di gioco.

La Openjobmetis, questa volta, ha più di un sussulto anche se per il momento non sappiamo se quanto visto sia una vera reazione al momento nero o, soltanto, uno scatto di nervi fine a se stesso. E di certo la prossima partita (in casa contro una Brindisi lanciatissima) non è il miglior banco di prova per stabilire a che punto è Varese. Tuttavia da questa serata si può provare a trarre indicazioni positive: i biancorossi, affidati al duo Cavazzana-Seravalli per l’assenza del contagiato Vertemati, comandano il match per 20′ e, a inizio quarto periodo, trovano anche la forza di risalire sino al -5. Poi però il blackout definitivo, il crollo che concede a Treviso una serie di canestri mentre dall’altra parte arrivano quasi solo palle perse a polverizzare ogni speranza di fare l’impresa.

Difficile, obiettivamente, portare a casa la pelle dala PalaVerde viste le condizioni: Varese si è presentata senza pivot (Egbunu con il virus, Caruso dito rotto) e senza l’impalpabile Wilson (anch’egli Covid) che purtroppo pare aver passato il testimone a Kell. Se infatti ogni giocatore della Openjobmetis ha provato a dare il proprio contributo, il play pescato in Polonia è stato insufficiente lungo tutto l’arco del match, dando forse lo strattone decisivo nell’affossare la OJM che forse, con lui in bolla, avrebbe potuto prolungare il testa a testa e togliere qualche certezza alla Nutribullet. Tre punti, 1-6 al tiro, giusto 4 assist per non affondare del tutto: non può essere questo il tabellino di uno che dovrebbe bilanciare la presenza di un giocatore come Gentile nella rosa della squadra.

L’ex azzurro ha vissuto una serata a due volti: ottimo nella prima parte quando ha affettato Bortolani ma poi in calo verticale dopo l’intervallo, specie nel terzo periodo, quando Sokolowski lo ha contenuto bene mettendolo anche in croce nella metà campo biancorossa. Perso il suo apporto e sceso anche quello di Jones, Varese si è affidata a un pimpante Beane e a un coraggioso Sorokas ma la varietà di soluzioni trevigiane (dove ha brillato l’ex Dimsa) si è fatta via via incontenibile per una OJM che per un buon periodo si è affidata alla zona cavandone anche diversi risultati positivi, checché ne dica il comandante in capo Vertemati, contrario a questo genere di tattiche. Cavazzana – non impeccabile nella gestione di Gentile e nelle tempistiche dei timeout – non ha invece avuto remore a mixare le difese rallentando a più riprese il gioco di Treviso. Ma alla lunga le trappole si sono esaurite e per i veneti il finale si è messo in discesa.

PALLA A DUE

De Nicolao in quintetto, Beane dalla panchina e Sorokas pivot: questo il bouquet di scelte iniziali di Vincenzo Cavazzana che in difesa comincia subito a zona 2-3 per rallentare l’impatto di Treviso. Menetti lancia Bortolani e Akele in quintetto con quest’ultimo che affianca Sims, temuto viste le assenze nel pitturato di Varese. Comincia da seduto invece l’ex Dimsa che si dimostrerà decisivo.

LA PARTITA

Q1 – Buon piglio iniziale della OJM che scatta sul 5-12 (due stoppate di Gentile a Bortolani) vincendo la scommessa sull’arco, da dove i tiratori veneti hanno ancora le mani fredde. Il timeout di Menetti risveglia i suoi ma i balzi di Jones vicino a canestro e una raffica da 3 punti di Beane danno a Varese il vantaggio alla prima boa, 24-30.

Q2 – La OJM riparte bene, ancora con Jones, e tocca il +11 ma poco dopo una schiacciata fallita di Beane apre il campo per la tripla di Sokolowski e Treviso è alle spalle. La replica è di Gentile e De Nicolao però per i veneti cresce Akele, una sentenza dalla media distanza; è proprio lui a impattare sul 44-44 poco prima della seconda sirena, con Kell e Gentile che sbagliano gli ultimi due attacchi.

Q3 – Il solito tallone d’Achille – l’impatto nella seconda metà di gara – è di nuovo fatale alla OJM che ricomincia la gara con due triple sul groppone per il primo break trevigiano. Stavolta su Gentile c’è Sokolowski e l’ala varesina ne risente, inizia a forzare e fatica anche in difesa. Il periodo si tinge di biancoazzurro con l’accoppiata Akele-Russell a colpire; la OJM va sotto ma riesce almeno a non sbragare: 67-59.

IL FINALE

La squadra di Menetti prova quindi a dare l’ultima spallata, trovando finalmente maggiore continuità da Sims. Sembra la strada giusta ma intorno al 34′ Varese mette i brividi ai tifosi locali perché Ferrero infila la bomba, Sorokas segna su assist di Gentile e poi ne offre uno a Jones. A 5′ dalla fine Treviso si deve rifugiare in timeout con la Openjobmetis alle costole, ma nel giro di 2′ i biancorossi perdono tre palloni: i veneti ringraziano e non hanno pietà nel colpire a ripetizione. In pochi istanti, il divario si allarga sino alla sirena, con i ragazzini in campo, suonata sul -18, 96-78. Troppo, per quel che si è visto, ma la realtà è questa.

Damiano Franzetti


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