La Openjobmetis spezza la serie negativa di quattro sconfitte e torna a respirare in classifica dopo un successo limpido e per larghi tratti convincente ai danni di Sassari (90-79). Una partita comandata da cima a fondo dai biancorossi che riescono nell’intento di “allungare i periodi positivi”, anche se il solito blackout fa correre brividi di paura nella schiena dei tifosi varesini. Stavolta però perdere non era contemplato, e dopo la flessione arrivata a cavallo dell’ultimo intervallo (da +21 a +4), ecco un nuovo lampo positivo con cui la squadra di Bialaszewski ha portato a termine l’opera.
Bravi i biancorossi a infilzare un Banco di Sardegna in difficoltà: Varese è piaciuta a lungo per intensità, precisione e per una certa concretezza data anche da una difesa migliore e da un attacco meno monocorde. La OJM ha infatti scelto di attaccare di più il ferro e pazienza se il tiro pesante è stato comunque predominante: con spazi migliori la mano degli esterni si è scaldata e il 47% finale ne è la dimostrazione. Specie con un’avversaria che al contrario ha sbagliato troppo dall’arco, anche nel momento cruciale del match.
In difesa invece si sono visti meno cambi sistematici (quelli che avevano “ammazzato” Varese in altre occasioni) anche se Bialaszewski ha spiegato che si è andati in quella direzione non per una nuova idea di gioco ma piuttosto per il basket impostato da Sassari che fa minore uso di pick’n’roll di altre squadre. E vabbè. Ora il coach di Buffalo – che ha puntellato la panchina con questo successo – dovrà lavorare su un altro aspetto, l’attacco al pressing. Se la OJM ha rischiato la frittata lo deve ai troppi errori arrivati quando Bucchi ha scelto di aggredire i portatori di palla. Merce rara in casa Varese che ha gettato al vento troppi palloni anche in modo banale, come era accaduto anche con Tbilisi.
A livello personale, ottime le prove di Moretti – ha giocato da leader – e McDermott che ha sì mostrato una flessione ma ha iniziato e chiuso molto bene. Lo stesso Cauley-Stein ha mostrato passi avanti mentre Woldetensae ha brillato a livello di intensità. E Shahid, l’uomo meno efficace, ha trovato almeno una tripla decisiva per respingere i sardi.
PALLA A DUE
Di nuovo tanta gente a Masnago dove si sfiora quota 4.500 nonostante le difficoltà e le sconfitte incontrate dalla Openjobmetis. Sul campo coach Bialaszewski ritrova Ulaneo per far rifiatare Cauley-Stein, pivot del consueto quintetto biancorosso. Sassari è senza Diop e attende il suo sostituto Taylor: i lunghi sono McKinnie e Gombauld. Tra i presenti a bordo campo anche il ministro Giancarlo Giorgetti, a colloquio con Luis Scola nel prepartita.
LA PARTITA
Q1 – Tanto attacco e poca difesa nella prima fase di gara in cui Moretti lavora bene da assistman. Chi sbaglia per primo paga dazio e infatti quando Sassari sbaglia un paio di azioni subisce il break biancorosso. Bene Cauley-Stein e McDermott ma anche Brown al tiro. Il buon momento non si placa e Varese allunga il vantaggio sino al 28-17 della prima pausa che arriva su tripla frontale di McDermott.
Q2 – Nel secondo quarto Varese brilla di nuovo mantenendo alte le percentuali dall’arco e risultando migliore in difesa. Colpiscono Librizzi (tripla) e Cauley-Stein, Sassari si ritrova doppiata prima di avere un sussulto da Whittaker. Il pivot biancorosso infila anche dall’arco, frontalmente, e quando va a rifiatare c’è un Ulaneo reattivo nel lavoro sporco. Un piccolo momento di flessione permette alla Dinamo di risalire ma gli ultimi possessi sono ancora biancorossi: 52-40.
Q3 – Gli arbitri “lavorati” da Bucchi per tutto il tempo, fanno arrabbiare il pubblico di casa per qualche decisione avversa. Varese però non si lamenta più di tanto perché nella serie di triple si esaltano Hanlan e Moretti e il margine cresce ancora. Si vede anche Brown e il margine arriva addirittura a +21, poi però è Cappelletti a guidare Sassari che piazza un parziale importante dopo il 25′ (Varese segna appena tre liberi con Moretti) e accorcia alla mezz’ora sul 71-62.
IL FINALE
Il peggio deve ancora venire: nella prima metà dell’ultimo quarto la gestione palla di Varese va in tilt contro il pressing avversario. Si vedono palle perse tanto banali quanto dolorose perché il Banco punisce ogni errore. E quando Charalampopoulos, ottimo, esce a colpire da 3 il margine biancorossè ridotto al lumicino (71-67 con oltre 8′ da giocare). Sassari però non capitalizza qualche altro scampolo negativo di Varese che si scrolla di dosso le paure con le triple di Brown e Shahid. Ritrovato il +10 la OJM lo tiene con i denti e con qualche lampo di classe di Moretti e di McDermott: sarà quest’ultimo a trovare i punti della sicurezza, anche se il minibreak ospite (0-5) nell’ultimo minuto lascia “solo” 11 di margine alla fine, 90-79. Ma stavolta va benissimo così.
Damiano Franzetti
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