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VareseFansBasketNews

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]E' l'unità del gruppo il segreto dei successi della Cimberio Varese: lo sottolinea a più riprese Achille Polonara, ribadendo che l'energia e l'aggressività con cui la squadra di Vitucci esalta le doti atletiche dei suoi molti “scorridori” nasce proprio dal feeling fortissimo che si è creato fin dal primo giorno nello spogliatoio biancorosso. [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Lavoriamo insieme da soli due mesi ma il gruppo è molto unito e compatto: ci divertiamo sia dentro che fuori dal campo ed è stato chiaro fin dall'inizio che la chimica è quella giusta per dare il massimo in tutte le situazioni. Questo tipo di feeling ci dà la carica per cercare di divertirci ogni volta che andiamo in campo, giocando con quell'energia e quell'aggressività difensiva necessaria per esaltarci il più possibile in attacco». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]- Una sorta di circolo virtuoso con Varese che si diverte nel praticare un gioco dispendioso ma molto stimolante e allo stesso tempo diverte i suoi tifosi con un basket frizzante ed arioso… [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Cerchiamo di giocare sempre al massimo dell'intensità per tenere sempre il piede ben pigiato sull'acceleratore: a tutti noi piace una pallacanestro fatta di corsa e vigore atletico, grazie al lavoro dell'allenatore stiamo impegnandoci al massimo per esprimere sempre questo tipo di gioco che è perfetto per le nostre caratteristiche. E, così come noi ci divertiamo a interpretarlo, raccogliamo consensi anche da parte del pubblico che apprezza un basket fatto di energia e giocate spettacolari».[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]- L'entusiasmo dei tifosi è tangibile ma la sensazione è che la squadra giochi comunque a mente sgombra a dispetto del primato in classifica… [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Non c'è alcuna pressione legata alla classifica o alle aspettative che si creano per i nostri successi: per ora abbiamo sempre vinto ma viviamo con grande serenità questo momento di esaltazione da parte della gente di Varese, non pensiamo molto a quello che c'è attorno a noi ma preferiamo concentrarci sulle nostre cose e a giocare ogni partita al massimo dell'energia». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]- Come sta vivendo questo momento nel quale c'è grande attenzione in particolare attorno a lei e alle sue prestazioni personali? [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Cerco sempre di rimanere con i piedi per terra e lavorare sempre duro in allenamento: non sono uno che si monta la testa o vola troppo in alto perché so di avere ancora molto da fare e da migliorare. Sono consapevole che sto facendo bene a livello personale ma per me contano soprattutto i risultati della squadra». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]- Nel frattempo coach Vitucci sembra averle trovato il ruolo ideale nei panni del sesto uomo capace di cambiare le partite con la sua energia (11,5 punti più 6,3 rimbalzi e 2,5 recuperi in 21 minuti medi)… [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Cambiare il ritmo e mettere energia dal primo minuto in cui entro in partita è quello che mi chiede coach Vitucci e ciò di cui hanno bisogno i compagni: mettere intensità partendo da un rimbalzo o una palla recuperata e cercare di spingere sull'acceleratore per una schiacciata o un assist per un compagno. Vista la mia giovane età dare il massimo uscendo dalla panchina è la cosa che mi viene meglio e cerco di farlo ogni volta che vengo chiamato in causa». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]- Quali sono le sue sensazioni in vista dell'attesissima sfida contro Cantù? Dopo i test superati contro Montepaschi e SAIE3 sarà un altro esame importante per il vertice… [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Non vedo l'ora che arrivi lunedì per giocare questo derby: la sfida è molto sentita e sarà sicuramente un grande spettacolo sia in campo che in tribuna. Le vittorie contro Siena e Bologna hanno confermato il valore di una squadra che sta facendo bene sin dal precampionato; adesso ci aspetta un altro match importante contro un'avversaria di valore. Speriamo di portare a casa anche questa vittoria per entusiasmare ulteriormente i nostri tifosi e rimanere in vetta alla classifica». [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]La palla a spicchi non è mai uscita dalle mani di Pierluigi Marzorati. E non uscirà mai. “Pierlo”, 60 anni compiuti da poco e portati con la leggerezza di quando volava da un canestro all'altro con terzi tempi degni un grande triplista, è sempre nel mondo della pallacanestro. Per ragioni professionali: da architetto di vaglia è uno dei massimi esperti europei nell'impiantistica. Per altri incarichi: da presidente del Comitato regionale del Coni porta avanti con entusiasmo il Progetto di Alfabetizzazione Motoria. Per ragioni di cuore, perché la sua Cantù è sempre lì. Annidata, coccolata, affettuosamente accarezzata da uno dei suoi “figli” più importanti e prestigiosi.[/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Marzorati, 2 scudetti, 12 coppe alzate al cielo con le varie maglie della Pallacanestro Cantù e 278 presenze in Nazionale, record difficilmente superabile, è l'anello di congiunzione tra il grande passato costruito da Allievi e il vitalissimo presente proposto con forza dalla famiglia Cremascoli. Quindi, ha il curriculum perfetto per parlare di Cantù e intavolare i temi del derby di lunedì a Masnago.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Mi chiedete di argomentare dei biancoblù ma - dice Marzorati - in realtà bisognerebbe discutere a lungo di una Varese che, tra la sorpresa generale, si è issata presto e bene in vetta. La Cimberio che ho ammirato in tv contro la Virtus Bologna mi è sembrata tonica, equilibrata, con gerarchie definite e un livello di atletismo notevolissimo. Il suo cammino è forse sorprendente, perché da un gruppo rinnovato per nove decimi ci si aspettava una partenza meno sprint. Evidentemente Vitucci ha trovato subito i meccanismi adeguati al suo gruppo che, di contro, finora ha risposto in modo perfetto a tutte le sollecitazioni».[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Allora continuiamo con la radiografia di Varese: quali caratteristiche l'hanno più colpita?[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Servirebbero ore per citarle tutte. Si parte dal recupero di un giocatore tatticamente importante come Sakota, alla “vetrina” offerta a Banks e Dunston, alle qualità della coppia Green-Ere e al lancio definitivo di italiani sempre più presenti come De Nicolao e Polonara. In breve: un mix davvero intrigante e saporito che, di più, ha davanti margini di miglioramento molto ampi».[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E la sua Cantù?[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Un team rinnovato nei ruoli chiave, con giocatori che devono ancora conoscersi e, soprattutto, abituarsi a reggere il peso del doppio impegno in campionato ed Eurolega. Finora abbiamo giocato alla pari contro chiunque e perso solo negli ultimi possessi, pagando lo stato di forma approssimativo di Leunen, a mio parere la pietra angolare del gioco, e altri giocatori. Ma talento ed esperienza ci sono e non ho dubbi sul fatto che saremo protagonisti della stagione».[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Provi a giocare la partita di lunedì sullo scacchiere tattico.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Gara facile: corsa, velocità, alto numero di possessi di Varese contro il basket controllato e di sistema di Cantù. Con la speranza che noi, dopo il match contro il Khimky, si possa arrivare al match di Masnago ancora con benzina ed energie da spendere».[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Uno sguardo al passato e ai suoi derby da giocatore.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Il più importante è quello vinto nel 1975 che ci consegnò lo scudetto, il mio primo titolo tricolore e, per questo motivo, indimenticabile. Però, devo anche aggiungere che in quegli anni, contro quella Varese, si vinceva pochino».[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]L'avversario varesino di una vita?[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Facilissimo rispondere: Aldo Ossola. Aldino, per cui nutro enorme rispetto, ed io eravamo giocatori di stile opposto, ma nel corso dei tantissimi duelli disputati ho sempre cercato di imparare qualcosa da lui e di rubargli almeno un grammo del suo impareggiabile modo di essere regista».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Infine, chi vincerà lunedì?[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Varese, prima in classifica e in grande forma, quindi - sorride beffardo Pierlo - favorita, no?».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Massimo Turconi[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]C'è anche l'opera minuziosa di “setaccio” di Simone Giofrè (foto archivio) tra i segreti del primato in classifica della nuova Cimberio: se alla luce dei riscontri del campo il presidente Cecco Vescovi esclama soddisfatto: «Abbiamo azzeccato tutte le scelte estive», la genesi della costruzione della Varese capolista nasce dal lavoro di scouting dello scorso anno. «Quando sono arrivato l'anno passato - ricostruisce Giofré - l'obiettivo principale era quello di ampliare la conoscenza del mercato e dei giocatori, così il lavoro iniziale è stato principalmente di scouting; da lì sono state gettate le basi per pensare alla stagione corrente, nella quale sono state compiute scelte condivise legate alle idee della società e del nuovo coach, sfruttando il lavoro svolto sulla base delle mie esperienze degli ultimi anni». [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E tra “riciclati di lusso” come Green ed Ere, e italiani da lanciare come Polonara e De Nicolao, le scoperte di Dunston e Banks fuori dai confini del campionato italiano e poi il “viaggio di studio” tra Orlando e Las Vegas stanno dando frutti importanti: «Ampliare gli orizzonti al di fuori del nostro campionato è stato utile: negli anni passati erano state compiute scelte giustamente conservative, ora con Dunston e Banks abbiamo dimostrato che anche senza budget da Eurolega si può spendere bene pagando il giusto. Si tratta di elementi che avevano fatto molto bene in Israele, campionato competitivo ma meno noto di altri; bisogna avere il coraggio di rischiare contando comunque sui contatti per avere buone recensioni anche sul piano extratecnico». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E dunque Giofrè sembra aver appreso in maniera ottimale l'arte dell'uomo mercato da un maestro d'eccezione come Bruno Arrigoni, suo “mentore” a Cantù: «Mi ha fatto molto piacere il fatto che la società mi abbia chiesto di rimanere modificando il mio ruolo con la promozione a direttore sportivo anche dopo aver scelto di non confermare Carlo Recalcati, ossia colui che mi aveva portato a Varese. Certamente è stato fondamentale il mio apprendistato a Cantù con Bruno Arrigoni: stare al suo fianco è come andare all'università e il metodo di lavoro che ho applicato nella prima volta in cui costruivo una squadra insieme a presidente ed allenatore è quello che ho appreso da lui, che mi ha insegnato prima di tutto a saper guardare oltre il mero aspetto tecnico». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Proprio la sfida contro la Cantù di Arrigoni sarà un test importante per verificare la consistenza delle ambizioni della Cimberio: «Stiamo vivendo un momento esaltante - prosegue - perché i successi galvanizzano l'ambiente ed è giusto che i tifosi sognino sulla base del gioco espresso e di conseguenza dei risultati. Ci aspetta un test difficile perché Cantù è una squadra molto concreta con il giusto mix di atletismo ed esperienza ed ha tutto per andare fino in fondo. Per noi sarà una verifica importante da affrontare con la massima serenità per capire quanto valiamo nei confronti di una delle tre "big"». [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia [/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Un primato confortato dai numeri quello della Cimberio, che insieme a Sassari porta al comando della classifica un basket fatto di energia, intensità e spregiudicatezza. [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Le statistiche dopo quattro giornate fotografano concretamente il sostanzioso volume di gioco prodotto dalla truppa di Frank Vitucci, che guida diverse graduatorie di squadra a partire da quella dei punti segnati. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Che la Varese versione 2012/2013 sia compagine votata all'attacco è stato chiaro ed evidente fin dalle prime uscite prestagionali, ma gli oltre 90 punti di media - pur con la “tara”dei 118 inaugurali nell'overtime di Brindisi - sono comunque frutto di atletismo e aggressività in tutti gli aspetti del gioco dove c'è da conquistare palloni vaganti.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]La Cimberio ama i punteggi alti perché cerca sempre di spingere sull'acceleratore per assecondare l'indole “corsaiola” di tutti i suoi effettivi; così a dispetto del “tonnellaggio” limitato è terza nella classifica dei rimbalzi totali, pur concedendone 40 di media (uno più di quelli recuperati).[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E a dispetto degli 83 punti concessi a partita sono le statistiche difensive a dare la misura delle qualità atletiche di Varese, prima nelle palle recuperate e seconda nelle stoppate, mentre le percentuali concesse alle avversarie (43% complessivo col 29% da 3) indicano un lavoro in retroguardia molto migliore di quanto non faccia pensare il penultimo posto nella classifica dei punti subiti.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Il segreto della Cimberio è quello di esaltare la vivacità dei suoi singoli tenendo sempre il piede ben premuto sull'acceleratore per alzare il numero dei possessi, scelta che a fronte di qualche palla persa di troppo (rivedibile il totale a quota 18,5) crea numerose opportunità di sovrannumero in campo aperto. Nell'attacco a metà campo Varese fa invece grande affidamento nel tiro perimetrale, potendo contare su molti finalizzatori dalle mani calde (39,6% su oltre 25 tentativi a partita; il migliore al momento è Dusan Sakota che viaggia al 61% di media).[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In alternativa si lavora sull'affiatamento del duo Green-Dunston: il play è il secondo passatore della serie A a 5,0 assist di media (ma guida anche la graduatoria delle palle perse a quota 5 a partita), mentre il centro laureatosi a Fordham è il miglior attaccante interno della Cimberio col 64% da 2 prodotto principalmente sugli scarichi del regista di Philadelphia. I numeri evidenziano comunque il peso fondamentale del pivot statunitense nell'economia della difesa varesina: Dunston non è soltanto quarto nei rimbalzi (8,6), secondo nelle stoppate (1,8) e primo assoluto nei recuperi (3,0), ma soprattutto è il giocatore che vanta il miglior “plus-minus” (la statistica che rileva il parziale con un determinato atleta in campo oppure in panchina) di tutta la serie A con un più 17 che ne dimostra l'attuale insostituibilità nello scacchiere varesino in attesa che entri in forma Janar Talts (1,5 punti e 1,3 rimbalzi ma anche 1,5 perse e 2,3 falli commessi in 8 minuti medi). [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Tra le altre “eccellenze”statistiche nelle classifiche di rendimento individuale da segnalare il capitano Ebi Ere, terzo miglior cannoniere della serie A a 21,5 punti di media col 50% da 3; ma tra i primi sette marcatori ci sono tre giocatori della Cimberio, contando anche il sesto posto di Adrian Banks (16,5 punti) e il settimo di Dunston (16,3).[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]G. S.[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Vecchie fortezze che cadono con il precipitare di un monopolio solo possibile quando il molto denaro favorisce una realtà rispetto ad altre nel costruirsi strategie e gerarchie di dominio.[/size][/font][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Per colpa o per merito della "spending review" si sono assottigliate le posizioni di potere nella pallacanestro italiana, ora più che mai gratificante con i club che sanno coniugare felici scelte con denaro spendibile, come dimostrano bellamente Varese e Sassari, sole lassù in testa alla classifica grazie a un patrimonio di progetti e metodi.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Il loro primato potrà anche durare non a lungo ma esso, ora come ora, dimostra che, pur facendo acquisti, non lo si compra al mercato e che se le cosiddette grandi volessero riconquistarlo se lo dovranno sudare sul campo.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Questo magico momento esalta soprattutto l'immagine di Varese nella sua azione rinnovatrice, totale ma non avventurosa, anzi ponderata con lucido decisionismo e in rapidità, in anticipo sui tempi di assemblaggio di squadra, ideale per affrontare un inizio di campionato dal calendario arduo nonché laborioso per le sue avversarie, arrivate tardi in cantiere.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]La Cimberio, mai sconfitta dopo quindici gare tra amichevoli e quelle che contano, tutte utili, è la squadra "più calda" in circolazione, talentuosa nei suoi elementi di maggior riferimento e volitiva in tutti i suoi prospetti, non importa se di minor classe o se giovani, peraltro questi dotati, in ogni caso tutti con una gran fame di gloria.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque, un capolavoro di più maestri a partire dalla dirigenza e dal tecnico in sede di ricerca e individuazione di elementi con qualità personali da ambientare in fretta per propugnare subito determinate aspirazioni onde poterle poi legittimare quando calerà il fattore sorpresa e crescerà la forma di altre squadre.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Se il sentiero è diritto, il cammino è piano. Il concetto s'attaglia perfettamente all'attualità biancorossa, al di là di un risultato insperato ma reale anche per impreparazione o dabbenaggine dei club più potenti alla faticosa ricerca della propria identità.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In verità a questa Cimberio, compatta e in gas nel suo guscio seppur fra una moltitudine di etnìe e culture diverse, non mancano limiti strutturali d'un collettivo tambureggiante ma non tosto né intimidatore. E se la perfezione viene dall'osservazione, meritano una riflessione le sue vistose pause contro la zona che già ponemmo tra quegli "oneri della prova" da superare.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Bologna, sotto di una ventina di punti, è piombata a -3 anche perché Sakota (foto Blitz) ha esercitato il suo mestiere di tiratore puro, ruolo ben diverso da quello di realizzatore che sa esprimersi pure dall'arco ma tra i ritmi di squadra in gran movimento.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Una rimonta era già riuscita a Siena, almeno in parte, e ci ha pure provato Bologna la quale, bisogna riconoscerlo, era priva dell'americano Steven Smith, il cui apporto è riconoscibile in un buon bottino di canestri e rimbalzi. Il rilievo ci sta e non certo per sminuire il limpido successo di una Cimberio così ben rappresentata dai soliti magnifici Dunston ed Ere, vere guide di sicurezza per i compagni, ma per evidenziare la mancanza di un giudizio completo sul suo potenziale competitivo in trasferte ritenute dure e probanti.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Si diceva della zona il cui cenno vale come prova di maturità anche per le antagoniste, tant'è che avremmo visto volentieri Bologna a lungo in una simile condizione, probabilmente a mal partito con gli esterni che si ritrova.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Toccherà a Vitucci pensarci in futuro visti i potenziali balistici non proprio spaventosi in circolazione. È presto per fare determinati calcoli ma il tifoso, ebbro di entusiasmo, può sognare un po', come ai tempi della DiVarese e, soprattutto, dei Roosters: meglio di così non si poteva chiedere alla nostra cara Pallacanestro.[/font][/size][/size][/font][/color]

  • Nicolò Cavalli
    Continua il percorso netto dei ragazzi terribili di Frank Vitucci: quattro affermazioni in altrettante uscite. Fin dall'avvio il quintetto prealpino preme sull'acceleratore e tocca la doppia cifra di vantaggio (15-25). L'ottima percentuale di Varese fa il paio con la ruggine di una Virtus imprecisa dalla lunetta e priva del punto fermo Smith. Nel secondo quarto De Nicolao e Polonara (17 punti e 6 rimbalzi) sono i fari di una Cimberio ancora arrembante, brava a stoppare la rimonta emiliana e ad andare negli spogliatoi sul più nove.
    Varese deve fare i conti con i troppi falli della coppia di lunghi Duntson e Talts, allora il tiro tre diventa l'arma prediletta degli avanti lombardi. Una pioggia di canestri di Ere sembra affondare la SAIE, crollata a meno 19 (39-58) e avvinghiata alle estemporanee giocate di Poeta. D'un tratto gli uomini di Finelli si scatenano con Hansbrouk, Gigli e Moraschini, quindi sono due triple di Sakota a tenere Varese in vantaggio a fine terzo tempo, 53-64.
    La reazione dei felsinei è sempre più veemente. La zona mette in crisi i biancorossi, troppo remissivi lungo il perimetro e sorretti non positivamente da Green (7 palloni persi e forma fisica claudicante). Sul 67-70 la beffa parrebbe materializzarsi. Però Dunston torna a fare la voce grossa, Banks sale in cielo per un canestro fondamentale, Polonara si conferma una piovra dal navigato [i]killer insticnt. [/i]

    La banda di Vitucci chiude in gloria e zittisce il folto pubblico dell'impianto bolognese: una splendida soddisfazione in una delle “classicissime” della palla a spicchi nostrana.
    E mentre il giovane telecronista della Rai cita innumerevoli volte il paragone numerico (blasfemo) con l'andamento dei Roosters della stella, il popolo prealpino tocca ferro e sogna una nuova grande serata contro Cantù. Appuntamento a lunedì prossimo in una Masnago che si preannuncia ribollente di entusiasmo.

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    [font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Aria di big-match stasera a Bologna, dove la Cimberio si gioca il primato in classifica sul campo della dirimpettaia Saie3: nel posticipo le rivelazioni Virtus e Varese metteranno in palio la rispettiva imbattibilità stagionale in una sfida densa di contenuti importanti.[/size][/font]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Le due blasonate rivali proveranno a rinverdire i fasti delle sfide al vertice degli anni '70, '80 e '90 in una gara che oppone le due novità più interessanti di una stagione 2012/2013 ancora in cerca di padroni.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Superato a pieni voti il test casalingo contro Siena, la truppa di Frank Vitucci va in cerca di conferme anche in formato-esportazione davanti ai 9.000 tifosi della Futurshow Station (tutto esaurito a Casalecchio). Per Varese sarà il primo esame esterno di spessore su un campo tradizionalmente caldo, dove è già caduta la grande favorita Milano e nella scorsa annata la compagine di Alessandro Finelli vinse 15 delle 17 partite disputate.[/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]La Cimberio ha dalla sua l'entusiasmo e la fiducia nell'ambiente per provare ad allungare la sua imbattibilità (nessuna sconfitta dal 16 agosto) e prolungare a quota 4 la striscia vincente in campionato alla vigilia di un altro esame importante come il derby di lunedì prossimo contro Cantù.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In casa biancorossa i confortanti progressi evidenziati da Mike Green negli allenamenti di rifinitura fanno ben sperare Vitucci sul completo recupero del play.[/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Nelle file della Virtus pare certa l'assenza di Steven Smith: l'ala americana, tornata in patria per assistere la moglie dopo un parto gemellare prematuro, dovrebbe tornare solo martedì a Bologna. Per Varese sarebbe un vantaggio vista l'importanza dell'atleta del 1983 (12,3 punti e 7 rimbalzi in 32' di media nelle prime tre gare) nello scacchiere tattico bianconero Ma la Saie3 resta un cliente scomodo con cui fare i conti per concretizzare i sogni di vertice della Cimberio.[/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]I pericoli maggiori arrivano dalla coppia perimetrale formata dall'azzurro Poeta (9,3 punti e 3,3 assist) e dal temibile fuciliere Hasbrouck (17,7 punti col 50% da 3). L'esperto Minard (9,3 punti) giostra da ala piccola, mentre sotto canestro - in assenza di Smith - l'altro azzurro Gigli (11,3 punti e 7,0 rimbalzi) e il veterano Rocca (4,3 punti e 5,3 rimbalzi) danno fisicità e sostanza.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dalla panchina escono giovani interessanti come l'emergente play Imbrò (classe 1994), l'ex azzurrino Moraschini - compagno di Polonara e De Nicolao nell'argento europeo Under 20 del 2011 - e la 20enne ala svedese Gaddefors, lanciato nella passata stagione da Vitucci ad Avellino che potrebbe avere ampio spazio da ala forte senza il titolare americano.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Una squadra che ama il gioco controllato e le esecuzioni lucide, concedendo poco in difesa (66,5 punti subiti di media).[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Per la Cimberio l'imperativo è invece quello di tenere alta l'aggressività e spingere sull'acceleratore per imporre la sua freschezza atletica.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia[/font][/size]

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    [font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Delle sfide scudetto che Varese e Virtus Bologna si giocavano più di trent'anni fa ricordiamo con emozione un canestro in galleggiamento di Charlie Yelverton (foto archivio): il nostro "asso" rimase in aria sin quando Bertolotti e compagni, arcangeli neri senza ali, ripiombarono sul parquet di fronte a un concupito Fiorito di Roma che, a fine gara, confessò d'aver avuto la tentazione di buttar via il fischietto per spellarsi le mani in applausi. E mai dimentichiamo il riconoscimento di tutta Bologna, quella del Paladozza, sindaco Zangheri compreso, per Varese come campione d'Italia, applauditissima dopo una finale vana per le speranze felsinee. [/size][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Da allora molta acqua è passata sotto i ponti delle due forze storiche della pallacanestro italiana, accarezzate o schiaffeggiate dai propri destini, soprattutto beffardi qui dove scorre l'Olona. Ora, però, il vento sembra cambiato attraverso ampi e nuovi respiri d'una piazza rimasta senza sogni dopo la magica notte dei Roosters. Oggi, ad animi gonfi di sussulti benefici, il popolo biancorosso sta dando il giusto valore alla sua Pallacanestro ben sapendo della relatività del momento, ma anche confidando in forti ambizioni attraverso un campionato meno severo per competitività rispetto a quello di alcune stagioni fa. Eccoci allora all'inatteso big-match con Bologna che riporta il tifoso a quel tempo che fu e ben oltre l'effimero in un bel racconto d'autunno. Riuscirà la squadra di Vitucci, dopo la potente sculacciata a Siena, nell'intento di battere la Virtus sul suo campo? Domani sera, direbbe La Palisse, lo sapremo. Nel frattempo possiamo solo aggrapparci ad alcune impressioni, tutte da verificare in un confronto diretto. [/size][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Bologna, almeno sin qui, non ci è parsa squillante come farebbe credere la sua classifica, peraltro troppo dipendente da un Poeta che va a strappi, in ogni caso cinica e concreta dopo aver dato la sensazione di franare nel vuoto contro avversari non sconvolgenti, mentre Varese sembra più in armi per alcune sue individualità, superiori o più vistose. Ovviamente da qui a scommettere la casa su un 2 fisso ne passa, non sapendo quale incognita si nasconda dietro le virtù di un cammino così breve, intendendo una Cimberio tambureggiante dal giorno del suo raduno attraverso pure momenti di incertezza, tuttavia superati con crescenti convinzioni. Semmai un grande interrogativo sta nel fattore campo alla luce dell'unica trasferta che contava, quella di Brindisi, nella quale Varese si trovò confezionata in un pacco regalo, dai saltellanti padroni di casa, la possibilità (riuscita) di ribaltare un risultato che già sembrava avverso. E questa è ben altra storia, come resta da capire un eventuale impatto con una difesa a zona da parte di una Cimberio d'assalto ma non munita di inesorabili tiratori. Potrebbe anche valere l'opposto per Bologna, sempre che Vitucci non disdegni simile strategia, poco - e stranamente - utilizzata ad oltranza dagli allenatori. Quello di domani ci sembra un match aperto e tutto da scoprire per sapere di più su Varese nel suo "magic moment".[/size][/font]

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    [font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Eclettico e vulcanico. Tra le migliaia di aggettivi possibili per cucire un vestito addosso a Claudio Sabatini, a.d. della Virtus Bologna che domani ospiterà la Cimberio, la scelta - piuttosto banale, lo ammettiamo - ricade sui due citati. Eclettismo e iperattività, del resto, sono tra le qualità più importanti che caratterizzano il dirigente delle V nere.[/size][/font]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Sabatini ha il taglio sicuro del self-made man e una naturale inclinazione alle luci dei riflettori. Una ribalta meritata per uno dei rari personaggi in grado di trascinare la pallacanestro italiana fuori dai recinti un po' angusti di una stantìa autocelebrazione.[/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Mi dispiace doverlo rimarcare ma l'ambiente del basket italiano è clamorosamente anacronistico. Un mondo che non sembra avere volontà, forza, qualche volta penso addirittura interesse, a scrollarsi di dosso modi di pensare e agire non adeguati ai tempi. In pochi sembrano aver compreso che, per la piattaforma di spettacolo da noi proposta, i concorrenti sono tanti e agguerriti: i multisala, i teatri, le discoteche ultramoderne, i canali tv a pagamento, ovviamente il calcio e gli altri sport. In questi anni siamo finiti circondati e spesso fagocitati dai nostri concorrenti, incapaci di proporre alternative. Del resto, che cosa aspettarsi da un movimento che, faccio solo un esempio, prima di ogni partita consuma il rito del riconoscimento di giocatori, tecnici, staff e dirigenti? Chissà poi perchè».[/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In un colpo solo, ha messo sulla griglia una tonnellata di... carne, almeno una dozzina di argomenti sensibili. Proviamo a partire dal famigerato rapporto con la Tv.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«La scarsa visibilità del nostro basket rappresenta un problema irrisolto. Il basket, che ha grande appeal ovunque, oltre ad essere stato svenduto è ampiamente sottoutilizzato. Eppure stiamo parlando di un prodotto che potrebbe fornire ritorni impensabili. Evidentemente qualche problemino in termini di marketing e comunicazione l'abbiamo».[/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Di chi le responsabilità?[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Mettiamola così: la LegaBasket è un organismo democratico in cui le decisioni vengono prese a maggioranza. Non voglio aggiungere altro...».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Il Natale del basket in TV, il “Maraglio Day”, la vicenda Kobe Bryant, la Fondazione Virtus e innumerevoli altre iniziative: non perde occasione per “rubare” la prima pagina...[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]"Che cosa volete farci, è il destino dei “numeri uno” - sorride Sabatini -. Battute a parte, dietro ogni attività ci sono sempre stati due aspetti: la volontà di fare il bene della Virtus e portare dei vantaggi alla nostra pallacanestro. Purtroppo in diverse occasioni, vedi il caso Bryant, sono stato ostacolato in tutti i modi, ma sono tuttora convinto che, con Kobe e il lock-out NBA, noi del basket abbiamo perso una grossa occasione. Per quanto ci riguarda, a Bologna stiamo raccogliendo i frutti dell'enorme lavoro svolto in questi anni per pubblicizzare e rendere appetibile il messaggio-basket».[/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Domani sera a Casalecchio ci sarà il tutto esaurito: 8.400 spettatori. Varese, che cosa le suggerisce?[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Prima di tutto i complimenti per una bella idea, quella del Consorzio. Poi applausi sinceri per come i dirigenti varesini sono riusciti a realizzarla. Invece, argomentando di basket, il progetto Cimberio mi piace perchè ha analogie col nostro: squadra brillante, giovane, spigliata, capace di coniugare tradizione e risultati, storia dei club e spettacolo. Questo, volenti o nolenti, è il futuro».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Massimo Turconi[/font][/size]

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