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Pinkins: «Varese? No grazie»


simon89

Nel gioco dell’oca del mercato, l’Openjobmetis è costretta a tornare alla casella di partenza. Tutto da rifare per il club biancorosso nella caccia ai due lunghi mancanti da affiancare al confermato Jalen Jones e alla new-entry Guglielmo Caruso.

Il tentativo di Varese con Kruize Pinkins è andato a vuoto: l’ala forte ex Casale Monferrato e Torino ha declinato la proposta del club biancorosso.

Scelta puramente personale e non legata a discorsi economici: il giocatore del 1993 ha espresso il desiderio di «staccare la spina» per un paio di mesi - almeno fino a settembre - dopo aver concluso la stagione 2020/21 con la gara 5 dei playoff di A2 disputata lo scorso 29 giugno.

Dunque, non volendo prendere impegni che prevedano raduni e pre-season da metà agosto, Pinkins ha passato la mano. E per Varese riprende la caccia senza profili caldissimi né per l’ala forte né per il pivot, dopo la definitiva rottura delle trattative con John Egbunu che ha detto no anche all’ultimo rilancio OJM nella serata di giovedì (e al momento sembra avere declinato anche le proposte dalla Francia).

Tutto da rifare... quantomeno sotto il profilo degli incastri tecnici: l’accoppiata Pinkins-Egbunu convinceva per il suo assortimento anche in rapporto agli altri due giocatori già in organico. Ora Varese deve riaprire la caccia a 360 gradi, e senza l’ex Torino cambiare anche il profilo del centro. Il discorso è allo stesso tempo tecnico ed economico: l’OJM ha ancora in canna un «colpo» da titolare sotto canestro, e per provare a confermare Egbunu aveva individuato un profilo ad hoc come caratteristiche e costi (limitati) per alternarsi a Jones. Perché il ruolo di ala forte che possa dare qualche minuto anche da pivot offre pochi profili low-cost: se il colpo principale dovesse arrivare in quel ruolo, allora il pivot mancante sarà una scommessa, contrariamente alla precedente coppia messa nel mirino dall’area tecnica biancorossa. Ma proprio perché il «4 e mezzo» è il giocatore più difficile da reperire sul mercato, l’OJM prova a concentrare l’attenzione su quel tassello andando a scegliere di conseguenza il pivot titolare.

A questo punto potrebbe tornare d’attualità l’ipotesi Henry Sims, il 31enne centro attaccante ex Cremona e Fortitudo Bologna (15,6 punti e 8,9 rimbalzi nel 2019/20), che però necessiterebbe di essere accoppiato con un altro lungo specialista nel settore difesa e rimbalzi per evitare un bis del 2020/21 con Luis Scola capocannoniere in attacco e la peggior difesa del campionato a penalizzare gli sforzi dell’OJM. Più che il valore del singolo giocatore conta la compatibilità con il progetto-squadra in fase di messa a punto; questo è il criterio con cui prosegue la ricerca dei profili ad hoc. Di sicuro non c’è l’intenzione di aspettare Luis Scola, a meno che non sia lo stesso «General» a comunicare la sua disponibilità a tornare in campo nel 2021/22: cosa che, a dispetto dei contatti tutto sommato frequenti in corso con la stella argentina, non è mai avvenuta, dunque resta il chiaro messaggio «Non fate affidamento su di me» trasmesso e più volte reiterato dal giocatore prima della partenza per Las Vegas.

Mentre sulla guardia titolare, a meno di colpi di fulmine per giocatori dal rapporto costo-rendimento particolarmente appetitoso, si aspetterà fine mercato con i residui della caccia ai due lunghi mancanti. Il prezzo di Tyler Kalinoski è sceso su cifre più abbordabili rispetto alle richieste della scorsa settimana... ma è considerato ancora troppo alto per una Varese che non vuole distogliere risorse in un momento delicato della sua campagna acquisti.

Giuseppe Sciascia


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