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Polonara, l'addio è ormai vicino


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Giorni decisivi per il primo snodo del mercato della Pallacanestro Varese legato alla decisione di Achille Polonara sulla proposta di estensione triennale recapitatagli dal club biancorosso nelle scorse settimane. La dirigenza di piazza Monte Grappa attende in tempi rapidi la risposta dell'ala azzurra, da domani a sabato atteso all'esordio con la Nazionale A nella Trentino Cup che inaugurerà il programma delle amichevoli di preparazione per le qualificazioni agli Europei 2015. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

Ma la sensazione è che difficilmente il rilancio al ribasso del club biancorosso - comunque in linea con le possibilità attuali garantite dalle casse di una società ancora in cerca del nuovo main sponsor - potrà stuzzicare il palato del giocatore di Ancona. E se la fumata dovesse essere nera, come peraltro sembra abbastanza probabile, sebbene al momento attuale non sembrano esserci alternative concrete sul mercato per l'ala del 1991? Allora Varese, non potendo sostenere il peso dell'annualità residua del contratto stipulato nell'estate 2012, dovrà cercare di raggiungere un accordo con Polonara per chiudere in maniera indolore il rapporto senza ricorrere alle clausole rescissorie (entro il 15 luglio a favore della società, entro il 30 per il giocatore con una penale leggermente superiore a quella prevista nel caso in cui fosse il club biancorosso a uscire dall'accordo). Certamente la dirigenza biancorossa è decisa a far tesoro della lezione del caso Ere dello scorso anno, trattenendo un giocatore dal salario nettamente più elevato rispetto alle possibilità economiche della società: la conferma dell'ormai ex capitano costrinse infatti Vescovi e Giofrè ad agire sul mercato con risorse ridotte in tutti gli altri ruoli, perdendo di conseguenza gli obiettivi primari (da Erick Green a Trevor Mbakwe) a fronte delle proposte di Siena e Roma. E proprio la prima dead-line fissata per martedì impone tempi rapidi per la decisione; da una parte la conferma a lungo termine di Polonara darebbe una certezza nel ruolo di ala forte, dall'altra il divorzio dall'ala azzurra permetterebbbe di allocare senza vincoli le risorse disponibili per la costruzione della squadra. Certo nel caso sempre più probabile di divorzio dall'atleta del 1991 la discontinuità rispetto al 2013/2014 sarebbe totale ed assoluta: una Varese tutta nuova senza neppure una conferma (due anni fa l'era Vitucci ripartì da 9 volti nuovi con l'unica eccezione di Janar Talts) sarebbe un record assoluto nei 68 anni di storia della società. Ed anche nel caso di partenza di Polonara, il mercato degli italiani non è una priorità assoluta per la dirigenza biancorossa, concentrata sulla missione americana: a meno di occasioni irrinunciabili i giocatori di passaporto tricolore saranno i complementi della rotazione da individuare dopo la scelta degli stranieri. 
Per questo i tempi di Varese non sembrano coincidere con quelli di Marco Portannese: l'ex allievo del Poz a Capo d'Orlando sceglierà tra Torino, Verona ed un'altra serie A (Pistoia?). 
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
 


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