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Gianmarco Pozzecco si avvicina alla serie A. Per ora sul campo alla guida della sua Upea, col 2-0 nella semifinale di DNA Gold con Verona e tre match-ball a partire da domani sera in terra scaligera per arrivare alla finalissima della serie cadetta. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
E Varese? Se ne parlerà alla fine dei playoff, anche se il tema è scottante anche nel corso della cavalcata sul campo di Capo d'Orlando: «Ho comunicato alla società che Varese è interessata a me, ma siamo rimasti a questo» ha affermato il Poz nella conferenza post-partita successiva alla gara-2 delle semifinali.
E non potrebbe essere diversamente, né per il coach triestino - impegnato nel tentativo di riportare l'Upea dove l'aveva lasciata da giocatore nel 2008 - né per la società di piazza Monte Grappa, alle prese con i nodi budget e presidente e ben lieta che le tempistiche dell'operazione slittino di almeno 20 giorni (l'ultimo atto eventuale delle finali di DNA Gold è in programma il 10 giugno) per arrivare al faccia a faccia decisivo con le idee chiare su programmi e prospettive future. Già, perché la decisione finale toccherà a Pozzecco, legato contrattualmente all'Upea fino al 2019 ma con la possibilità di esercitare la clausola d'uscita in caso di chiamata di Varese che si era riservato al momento della firma la scorsa estate.
E se il Poz salisse sul campo con Capo d'Orlando, ci sarebbe il rischio di un rèmake di quanto avvenuto nel 2009/2010 con Meo Sacchetti - allora primissima scelta di Varese - che accettò il rinnovo con Sassari dopo aver vinto la LegAdue? E' un rischio che la società di piazza Monte Grappa è disposta a correre, attendendo la conclusione dell'impegno agonistico di Pozzecco prima di illustrargli nel dettaglio le sue strategie.
A maggior ragione, anche in caso di promozione, toccherà al coach triestino scegliere la soluzione che giudicherà più attrattiva tra le due piazze che lo amano in maniera viscerale. Anche se Varese confida di avere gli argomenti giusti (compresa una proposta pluriennale, si parla di un 2+1) per convincerlo a sedere sulla panchina biancorossa.
Nel frattempo però rimbalzano nuovamente i rumors relativi ad un forte interessamento di Avellino per Stefano Bizzozi: già due settimane fa su queste colonne avevamo previsto che Frank Vitucci si sarebbe rifatto vivo per convincere al trasferimento in Irpinia il suo assistant coach di fiducia, portato a Varese proprio da lui nell'estate 2012.
Già lo scorso anno c'era stato un abboccamento in tal senso, ma Bizzozi era sotto contratto con la Cimberio e non se ne fece nulla.
Il club biancorosso vorrebbe confermarlo dopo l'ottimo lavoro da interim coach nel finale della stagione appena conclusa, ma la scelta toccherà al coach di Mira.
E se a sedersi sulla panchina biancorossa fosse alla fine Gianmarco Pozzecco, in caso di addio di Bizzozi il suo assistant coach sarà con ogni probabilità Ugo Ducarello, già vice di Sacchetti a Capo d'Orlando e Sassari.
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
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