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Scelte di mercato cruciali per godere dell'effetto Pozz


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È una scommessa affascinante, senza limiti, di una piazza che aveva bisogno di novità travolgenti o più semplicemente di una ricongiunzione astrale con il suo idolo d'un tempo. L'onda gioiosa di Pozzecco, già eccitante come idea nelle anticipazioni di aprile su queste colonne, attrae fatalmente l'occhio su una Pallacanestro Varese alla ricerca di nuovi slanci ed entusiasmi, caratterizzata com'è da perturbazioni societarie con rovesci locali, basti pensare all'uscita di scena di Lo Nero (l'artefice del consorzio, la cui formula assicurò continuità) nonché a quei soci che non pagano (meglio perderli che ritrovarli) per dire di un presidente dimissionario mancando, sin qui, accordi concentrici sul successore di Cecco Vescovi, ancorché la figura di Stefano Coppa potrebbe mettere tutti d'accordo aspettando infine una fumata bianca dalle ciminiere Cimberio.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
La campagna abbonamenti è ancora lontana per vedere l'effetto che fa Gianmarco, immaginando già file ai botteghini, come se tornasse quel giocatore amato per la sua follia geniale e non un Pozzecco tutto da scoprire, enigmi compresi, come allenatore, dovendo peraltro dipendere dal valore di altri. Proprio nella composizione dell'organico, da rifare in toto, sta il più grande interrogativo per Gianmarco sulla nuova realtà, d'una serie A non proprio paragonabile a una Dna Gold che sta sotto d'un abisso. Se è vero che i campionati si decidono in estate, ogni scelta ne diventa un presupposto fondamentale per le sorti della nuova squadra e dello stesso Pozzecco che, incognite da debutto a parte, azzerabile nel tempo, non può fare la fine di un calzolaio con le scarpe rotte. Chiaramente l'ex play della Stella avrà in Vescovi un decisore cui appoggiarsi nelle scelte, anche attraverso proprie idee su quale tipo di squadra (compatibilmente con le risorse finanziarie di cui la Pallacanestro Varese potrà disporre) vorrà idealmente guidare e allenare per obiettivi che non siano alla Viva il parroco.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Possedendo un pozzo di denari e non sapendo leggere né scrivere, basterebbe pescare tra i fondali di Siena per catturare pesci grossi come Haines, Green, Otello Hunter, Carter e Nelson, anche se, presumibilmente, i reduci della gloriosa Montepaschi, a parità d'ingaggio, sceglierebbero formazioni di Eurolega. Ma qui bisognerà accontentarsi di quel che passa (si fa per dire) il convento, potendo tuttavia mettere insieme una squadra divertente e competitiva attraverso quell'ideale rapporto fra prezzo e qualità, come accadde due stagioni fa per una Varese da capolavoro.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
La questione decisiva, non si scappa, riguarda la composizione del roster che peserà sulle sorti di Varese, come ne convengono gli uomini della Stella, per dire di Carlo Recalcati, Gianni Chiapparo, Dodo Colombo, Armando Crugnola e Sandro Galleani, a cena, sere fa, per una rimpatriata con Edoardo Bulgheroni, uno che s'intende di scelte (due qualificazioni all'Eurolega, una Supercoppa e uno scudetto in poche stagioni). Tutti, animati da immenso affetto per Gianmarco (di cui ancora ricordano prodezze in serie, come pure le sue trasgressioni, peraltro a buon fine), non hanno dubbi sulla riuscita d'una sua nuova e smaniosa sfida, a patto di poter mettere insieme una squadra affidabile per rendimento, avendo vita breve le lune di miele (basti ricordare Mrsic) nell'impatto con una realtà diversa dai sogni.[/size][/font][/color]


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