[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Delle sfide scudetto che Varese e Virtus Bologna si giocavano più di trent'anni fa ricordiamo con emozione un canestro in galleggiamento di Charlie Yelverton (foto archivio): il nostro "asso" rimase in aria sin quando Bertolotti e compagni, arcangeli neri senza ali, ripiombarono sul parquet di fronte a un concupito Fiorito di Roma che, a fine gara, confessò d'aver avuto la tentazione di buttar via il fischietto per spellarsi le mani in applausi. E mai dimentichiamo il riconoscimento di tutta Bologna, quella del Paladozza, sindaco Zangheri compreso, per Varese come campione d'Italia, applauditissima dopo una finale vana per le speranze felsinee. [/size][/font]
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Da allora molta acqua è passata sotto i ponti delle due forze storiche della pallacanestro italiana, accarezzate o schiaffeggiate dai propri destini, soprattutto beffardi qui dove scorre l'Olona. Ora, però, il vento sembra cambiato attraverso ampi e nuovi respiri d'una piazza rimasta senza sogni dopo la magica notte dei Roosters. Oggi, ad animi gonfi di sussulti benefici, il popolo biancorosso sta dando il giusto valore alla sua Pallacanestro ben sapendo della relatività del momento, ma anche confidando in forti ambizioni attraverso un campionato meno severo per competitività rispetto a quello di alcune stagioni fa. Eccoci allora all'inatteso big-match con Bologna che riporta il tifoso a quel tempo che fu e ben oltre l'effimero in un bel racconto d'autunno. Riuscirà la squadra di Vitucci, dopo la potente sculacciata a Siena, nell'intento di battere la Virtus sul suo campo? Domani sera, direbbe La Palisse, lo sapremo. Nel frattempo possiamo solo aggrapparci ad alcune impressioni, tutte da verificare in un confronto diretto. [/size][/font]
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Bologna, almeno sin qui, non ci è parsa squillante come farebbe credere la sua classifica, peraltro troppo dipendente da un Poeta che va a strappi, in ogni caso cinica e concreta dopo aver dato la sensazione di franare nel vuoto contro avversari non sconvolgenti, mentre Varese sembra più in armi per alcune sue individualità, superiori o più vistose. Ovviamente da qui a scommettere la casa su un 2 fisso ne passa, non sapendo quale incognita si nasconda dietro le virtù di un cammino così breve, intendendo una Cimberio tambureggiante dal giorno del suo raduno attraverso pure momenti di incertezza, tuttavia superati con crescenti convinzioni. Semmai un grande interrogativo sta nel fattore campo alla luce dell'unica trasferta che contava, quella di Brindisi, nella quale Varese si trovò confezionata in un pacco regalo, dai saltellanti padroni di casa, la possibilità (riuscita) di ribaltare un risultato che già sembrava avverso. E questa è ben altra storia, come resta da capire un eventuale impatto con una difesa a zona da parte di una Cimberio d'assalto ma non munita di inesorabili tiratori. Potrebbe anche valere l'opposto per Bologna, sempre che Vitucci non disdegni simile strategia, poco - e stranamente - utilizzata ad oltranza dagli allenatori. Quello di domani ci sembra un match aperto e tutto da scoprire per sapere di più su Varese nel suo "magic moment".[/size][/font]
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