Mossa a sorpresa sul mercato dei giocatori italiani: la Openjobmetis ha annunciato l’acquisto di Davide Moretti, playmaker – e figlio dell’ex allenatore biancorosso Paolo – di classe 1998 che arriva dopo due stagioni trascorse a Pesaro. Una scelta importante:
Moretti è da tempo considerato uno dei migliori italiani nel ruolo (all’occorrenza può anche giocare da guardia) e soprattutto ha nel proprio bagaglio alcune caratteristiche che lo rendono “varesizzabile”. Innanzitutto la militanza, lunga e fruttuosa, nei college americani visto che ha giocato tre anni a Texas Tech arrivando sino alla finale NCAA 2019 (persa ai supplementari).
E poi è giocatore molto affidabile dall’arco dei 3 punti: nel triennio al college sfiorò il 40% mentre nelle ultime due stagioni a Pesaro ha tenuto rispettivamente il 35.8 (2022) e il 37.1% (2023) nel tiro pesante. Un’arma “necessaria” per il sistema di gioco adottato da Matt Brase e dalla Openjobmetis.
Il giocatore nato a Bologna e cresciuto a Pistoia ha firmato un contratto pluriennale: i termini non sono stati resi noti ma è plausibile che si tratti di un biennale con opzione. Il suo arrivo è utile anche nell’ottica della scommessa che Varese ha effettuato in regia, ingaggiando Vinnie Shahid, talento americano che però non ha esperienze ad alto livello in Europa. Moretti permette di “coprire le spalle” eventualmente al compagno di reparto e nello scacchiere di Brase va a sostituire Giovanni De Nicolao. Sperando possa affiancare tra gli esterni – le possibilità sono alte – un altro uomo chiave come Markel Brown.
Fin da giovanissimo Moretti ha attratto su di sé aspettative importanti: dopo aver assaggiato il basket senior con i primi minuti in A a Pistoia sotto la guida del padre (il cui divorzio con Varese non fu dei migliori…) e con due anni in A2 a Treviso il figlio d’arte è volato come detto negli States per una lunga parentesi all’università. Al rientro in Italia è stato ingaggiato da Milano con cui ha vinto Supercoppa e Coppa Italia ma con minutaggi ridotti. Poi l’avventura a Pesaro: con la Carpegna ha raggiunto playoff e Final Eight con tanto di vittoria sulla OJM nei quarti di finale nel febbraio scorso.
Con Scola volato negli USA, tocca a Matteo Jemoli da Ginevra (per i sorteggi di coppa) offrire il commento della società. «Siamo molto contenti della firma di Davide, un giocatore che seguivamo da diverse stagioni perché giovane, italiano e anche perché ha già dimostrato le sue doti ad alto livello. Siamo sicuri che si sposerà bene con il nostro stile di gioco perché dotato di un ottimo tiro dalla distanza, di abilità nel pick’n’roll e, nonostante la giovane età, di una grande personalità. Lo aspettiamo presto a Varese».
Damiano Franzetti
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