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L'Openjobmetis imprime il marchio dell'Artiglio per travolgere la Fortitudo. La compagine di Caja festeggia il primo hurrà casalingo stagionale grazie all'identità consolidata basata su difesa e collettivo. I 4037 spettatori dell'Enerxenia Arena applaudono a scena aperta una Varese capace di tenere a stecchetto la Pompea (60 punti dopo gli 89 con i quali domenica scorsa aveva abbattuto i campioni in carica di Venezia) e di schiantarla a suon di triple (14/29 da 3) grazie ad una oliatissima manovra condotta con lucidità dal maestro di cerimonia Josh Mayo.

Due le chiavi di volta del nettissimo successo con il quale Ferrero e soci riguadagnano completamente il credito dei tifosi dopo la falsa partenza contro Sassari (ma la classifica attuale attribuisce i giusti meriti alla Dinamo e stempera i demeriti biancorossi...). L'applicazione in retroguardia di tutti gli effettivi, con Simmons padrone dell' area in modalità Tyler Cain per il decisivo 44-30 a rimbalzo che permette all'OJM di imporre le sue cadenze sincopate. E la regia d'autore del suo playmaker, che capitalizza al meglio i possessi armando le mani torride degli uomini che vengono dal freddo.

Vittoria griffata dalla coppia del Baltico Vene-Jakovics. terminali principi di Varese per capitalizzare la circolazione di palla che ha visto inedito protagonista offensiva l'ala estone. La marcia in più per i padroni di casa è arrivata dalla vitalità garantita dall'esterno lettone: sospensioni velenose ma anche assalti al ferro vincenti per il sostituto a tempo di Jason Clark. Che marchia a fuoco la partita sorreggendo Mayo e Vene nella quindicina di minuti a cavallo di secondo e terzo quarto durante i quali l'OJM è stata assoluta padrona del campo, toccando anche 29 lunghezze di margine. La scossa di energia pura garantita da Jakovics - bravissimo anche nel pressare la palla in alternativa con Mayo - è quella che coach Caja cercherebbe sempre dal suo sesto uomo; quella che al momento un Tepic strutturalmente più compassato e in chiara crisi di fiducia non riesce a garantire a Varese.

Ora il turno di riposo imposto dal calendario consentirà ad Artiglio di inserire al meglio nei meccanismi Clark; ma sarà anche il momento di valutare se Jakovics potrà fare al caso dei biancorossi anche dopo il ritorno della guardia titolare, scalzando Tepic dal ruolo di sesto straniero. Nel frattempo però i 4 punti messi in cassaforte dall'OJM senza un giocatore cardine del progetto tecnico estivo sono un indicatore significativo della solidità dell'impianto di gioco della compagine di Caja. Ora il rodaggio delle prossime settimane con l'aggiunta di Clark servirà a Varese per prepararsi al meglio al ciclo di ferro Virtus Bologna, Brindisi, Milano, Brescia, Venezia e Reggio Emilia: sei partite durissime per capire a quale livello potrà competere la miglior difesa del campionato con un realizzatore in più...

Giuseppe Sciascia


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