Lo scorso anno, di questi tempi, la Openjobmetis strappava una insperata vittoria-salvezza sul campo di Treviso, con un’impresa che rivitalizzò la classifica e l’ambiente biancorosso. Oggi i veneti hanno restituito lo sgarbo (80-89) in un contesto simile: la classica scossa data dal cambio di allenatore premia la Nutribullet e complica il cammino di Varese, corsara lontano dalla Enerxenia Arena ma non così brillante tra le mura amiche.
Non così brillante ma soprattutto stanca e poco paziente, una lettura che dà anche coach Roijakkers al termine di un match che, dopo quasi mezz’ora di rincorsa, sembrava essersi tinto di biancorosso. E invece, proprio quando Varese ha operato il sorpasso e fatto sperare in un finale galoppante, Vene e compagni sono andati in riserva d’energia e di lucidità. A quel punto l’attacco si è affidato a conclusioni precipitose, forzate, sbilenche e le percentuali sono crollate, permettendo agli ospiti di piazzare l’allungo (con 7 punti in fila di Bortolani) dal quale la OJM non si è più ripresa.
Un inciampo doloroso, che ovviamente non cancella quanto di buono fatto fino a questo momento ma che rende più difficile sia la rincorsa a una salvezza ampiamente anticipata sia – a maggior ragione – quella alla zona playoff. Per il primo obiettivo tra tre giorni ci sarà una seconda occasione, perché a Masnago arriverà un’Allianz Trieste che è tornata al successo contro Reggio dopo due supplementari. Sarà dura, ugualmente, perché si arriverà alla partita nelle stesse condizioni di oggi, ma a questo punto è necessario strappare un successo per mettersi tranquilli.
Ritrovando fluidità in attacco, perché è vero che Varese ha distribuito 22 assist, ma è altrettanto vero che molti canestri realizzati sono comunque stati opera di qualche magia – le triple di Keene, qualche guizzo di Vene, qualche decollo di Beane. I 43 tiri pesanti tentati (solo 13 andati a segno) sono il metro di giudizio di una partita nata e morta storta, nonostante la reazione e qualche momento di brillantezza al centro. La OJM però ha patito troppo Sims (che era in rotta con Menetti e stavolta è stato determinante), classico pivot che gioca “sopra al ferro” dove l’eroico Sorokas non può arrivare. E in attacco Varese ha avuto troppo poco da De Nicolao e Woldetensae, le due guardie del quintetto: ci avevano abituato ai miracoli, stavolta sono tornati sulla terra e tutta la squadra ne ha risentito.
PALLA A DUE
Gara alle insegna delle novità a Masnago. C’è il nuovo allenatore sulla panchina di Treviso, Marcelo Nicola (beccato a più riprese dal pubblico biancorosso), c’è – appunto – il pubblico con affluenza normale dopo oltre due anni segnati dal covid (bandierone a coprire la curva, autorità – sindaco e prefetto – bambini delle scuole). C’è pure una variazione nel quintetto base di Roijakkers. Tra De Nicolao e Beane prende infatti posto Woldetensae per via della caviglia malconcia di Librizzi, comunque arruolato. Nicola piazza due italiani in quintetto, Bortolani e Akele, con l’ex Dimsa, dando poi fiducia a Sims – che era in rotta con Menetti – sotto i tabelloni.
LA PARTITA
Q1 – Non è la solita Openjobmetis quella che approccia la partita: pigra in attacco dove sbaglia tanto da 3 (dopo il primo centro di Vene), molle in difesa. La Nutribullet ne approfitta sia attaccando l’area con Sims che può giocare sopra al ferro, sia cercando canestri rapidi dopo i rimbalzi in difesa. Gli ospiti (8 punti Bortolani) aprono un break che tocca gli 11 punti per poi assestarsi sul 16-26 al suono della prima sirena.
Q2 – A rivitalizzare l’attacco ci pensa allora Keene: il texano scalda la mano, infila tre triple (e Vene lo imita) riportando in scia una Openjobmetis che – non troppo rapidamente – comincia anche ad applicarsi in difesa. La risalita si ferma sul -1 perché Sorokas fa 1 su 2 ai liberi nel momento del possibile pareggio, la Nutribullet respira e chiude a +4 (44-48) con bel canestro di Bortolani, nonostante uno sprazzo importante anche di Beane sui due lati del rettangolo.
Q3 – Dagli spogliatoi Varese è brava a riportare in campo le buone sensazioni del secondo periodo: i biancorossi capiscono che il riaggancio è fattibile. Ci pensa Beane impattando il punteggio e recuperando il pallone che porta al sorpasso firmato da Reyes usato a intermittenza da Roijakkers. Treviso è brava a reggere l’urto: va sotto ma non crolla perché Sokolowski, Imbrò e compagnia cantante trovano comunque le repliche ai canestri di Vene e Sorokas. Ancora Reyes trova il +6, massimo vantaggio ma negli ultimi possessi i veneti riducono lo svantaggio alle briciole, 67-65.
IL FINALE
Nelle prime battute dell’ultimo quarto c’è ancora la sensazione che Varese possa ripartire a razzo (rara tripla di Woldetensae, canestro di Reyes da sotto) ma poco dopo Bortolani cancella ogni illusione. L’esterno ex Legnano elimina per falli Beane e con una tripletta dall’arco segna 7 punti in fila che sparigliano il punteggio in via definitiva. La OJM ci mette lunghi minuti a ripartire, conditi da forzature e scelte macchinose che permettono ai biancoazzurri di gestire con attenzione il vantaggio. Russell, in particolare, non sbaglia le mosse in regia e quando il solito Sorokas rompe il digiuno biancorosso, la partita è segnata irrimediabilmente: 80-89.
Damiano Franzetti
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