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Una OJM spuntata s'arrende a Sassari


simon89

L'Openjobmetis resta a digiuno nel lunch match del PalaSerradimigni. La compagine di Attilio Caja si arrende contro un Banco Sardegna deciso a inaugurare al meglio la stagione davanti al suo pubblico: costa caro un primo tempo offensivamente tragico (18 punti con 7/31 al tiro e 2 soli assist), e non basta una fiammata di Avramovic ( 13 dei suoi 19 nei primi 4'40" del terzo quarto) per accendere la scintilla in casa biancorossa.

A Varese non è sufficiente un'applicazione difensiva diligente, che però scopre troppi varchi sul perimetro per l'MVP Bamforth e il mortifero Gentile: troppi gli elementi sottotono contro un'avversaria più agile nei duelli sotto i cristalli, col 48-30 totale del computo a rimbalzo che penalizza ulteriormente gli spuntati "prealpini". L'esito del primo viaggio sul campo di una big è ampiamente rivedibile alla luce del fatturato offensivo davvero troppo modesto prodotto da un attacco sterile e prevedibile per quasi 30 minuti.

Il terzo quarto da 27 punti e 8/14 al tiro è l'eccezione e non la regola, visto che l'OJM non riesce mai a coinvolgere i lunghi nel pitturato e non trova soluzioni in avvicinamento a canestro (spesso anche in campo aperto, almeno 5 errori banali in velocità particolarmente pesanti nella fase iniziale del quarto periodo). La trama offensiva biancorossa produce spesso tiri aperti dall'arco, ma se le percentuali non supportano la costruzione della manovra come accaduto nei primi 20', Varese non sembra avere armi alternative a disposizione per dare volume al suo gioco.

Preoccupa la giornata no di Archie, in affanno contro il vigore di Thomas prima e Polonara poi: se il secondo violino produce 0/5 al tiro e 5 perse è impossibile sperare di vincere a Sassari, mentre i 18 punti di Moore (con 19 tiri, record assoluto in 5 stagioni italiane) pesano molto meno di quel che dice il tabellino. Che invece fotografa un'altra gara senza ritmo balistico per Tambone (0/10 da 3 in due gare) e un contributo ancora inespressivo per Iannuzzi e Bertone (4 minuti in 2 gare per l'italo-argentino, scavalcato nelle rotazioni da Nicola Natali).

A dispetto della rimonta del terzo quarto, vanificata dalle troppe frenesia offensive dei primi 5' del quarto periodo, ne esce una sconfitta netta che rimanda agli interrogativi sulla capacità di trovare nelle pieghe dell'organico alternative stabili all'unica punta dell'attacco, indispensabile in trasferta per non rischiare di incartarsi quando le percentuali non premiano la circolazione di palla. Ora l'esordio europeo in Bulgaria - mercoledì trasferta a Samaden - servirà per dare risposte sul campo di un'avversaria dal livello inferiore rispetto alla Dinamo; poi trittico Trento, Porto e Trieste all'Enerxenia Arena, dove la spinta dei tifosi sembra dare più brio ad un attacco ieri neppure lontano parente rispetto a quello da 81 punti con 15/34 del match con Brescia...

Giuseppe Sciascia 


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