Un gruppo di investitori americani pronti a versare un gruzzolo importante nel contenitore Varese Sports and Entertainment e garantire così la potenza di fuoco necessaria per implementare il suo progetto. Nella sua second life da dirigente, Luis Scola non ha perso il tocco del bomber che l’ha portato ad essere una leggenda del basket FIBA e un giocatore NBA per 10 anni. Dopo lo “zero al quoto” dell’operazione Pelligra, il General ha trovato un’alternativa a stelle e strisce per riempire la società-contenitore registrata lo scorso 12 gennaio.
Il socio forte biancorosso è stato di parola: il progetto è mio e dovrò trovare gli investitori disposti a rafforzarlo senza gravare sulle spalle dei “soliti noti”. Alla prova dei fatti, parrebbe esserci riuscito pescando tra contatti di caratura internazionale che sono ovviamente fuori portata per il resto della dirigenza biancorossa.
L’identità dei partners ancora non è nota, l’unico indizio è la nazionalità e il legame diretto con l’a.d. biancorosso (da capire però se maturato nel corso della lunga carriera NBA, oppure in altri campi visti i molteplici investimenti post carriera dell’ex superstar argentina).
Ma stavolta la garanzia è il legame col General: i 2 milioni di euro promessi dal gruppo di Melbourne ma mai giunti nelle casse biancorosse arriveranno dai sottoscrittori dell’operazione Varese Sports and Entertainment, a partire dagli americani.
QUOTE IN MOVIMENTO
Non promesse ma fatti: “Varese nel Cuore” è stato allertato due giorni fa per avviare le procedure necessarie per il primo passaggio di quote. Nei prossimi giorni, dunque, il consorzio si riunirà in assemblea per i passaggi formali, in vista dell’appuntamento dal notaio che nell’ultima settimana di febbraio formalizzerà il primo step della procedura. L’iter formale ricalcherà lo schema già messo a punto per il gruppo Pelligra: due aumenti di capitale per l’ammontare complessivo di 2 milioni di euro, che porteranno a una redistribuzione delle quote societarie nelle analoghe modalità dell’operazione precedente.
LA STESSA FETTA DI LUIS
Al completo versamento della somma, Varese Sports and Entertainment rileverà il 45% del capitale, quota paritetica a quella di Luis Scola (attualmente al 51%), mentre “Varese nel Cuore” scenderà dal 39% all’8% e il Trust passerà dal 5% al 2%. Il versamento dei 2 milioni sarà una tantum ma, una volta assunta la qualifica di soci, il nuovo contenitore parteciperà alla vita societaria - definizione del budget e ripianamento delle perdite - in funzione della sua quota.
AVANTI NELLA RICERCA
La ricerca di sostenitori dell’operazione VSE prosegue comunque al di là della presenza - già certificata sotto forma di bonifico - degli americani: la data del secondo aumento di capitale dipenderà dal raggiungimento della “massa critica” non oltre il 30 giugno. Da qualche settimana sono in corso sondaggi con altre aziende, del territorio e non, interessate all’investimento nell’impresa sportiva lanciata dal General per finanziare il suo progetto. La priorità è accordata alle new entries, non c’è ovviamente chiusura per chi fa già parte della famiglia biancorossa e desidera aderire all’iniziativa. Di fatto la proprietà del club biancorosso assumerà un format “Scola e più Scola”, raggiungendo il 90% tra la quota amministrata a titolo personale e l’altra da collettore di VSE assieme all’attuale vicepresidente Paolo Perego.
Giuseppe Sciascia
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