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Varese chiude bene e condanna Cremona


simon89

 L'Openjobmetis saluta con una vittoria il pubblico del PalA2A e condanna Cremona alla retrocessione in serie A2. La compagine di Attilo Caja si congeda con un bell'acuto finale dai tifosi biancorossi, onorando il terzo dato di presenze della stagione 2016-17 con una prova gagliarda per 37 minuti nonostante le motivazioni di classifica ormai azzerate. Di sicuro Varese rispetta l'equità competitiva del campionato molto più della capolista Milano, che dopo aver indirizzato il rush finale playoff "regalando" punti a Pistoia e Brindisi, fa pendere la bilancia della volata salvezza in favore di Pesaro con la sconfitta di Masnago che costa alla Vanoli la discesa tra i dilettanti dopo 8 stagioni consecutive nel massimo campionato e solo 12 mesi dopo i primi playoff della sua storia.

Ferrero e soci prima dominano (anche più 17 nel terzo quarto) e poi rischiano, con un finale giocato "in surplace" per poche energie fisiche e mentali; 1' 1/3 ai liberi di Johnson Odom, che aveva lucrato un fallo di Avramovic sul tiro del sorpasso a 30" dal termine sul 76-74, costa carissimo alla compagine di Lepore col rimbalzo offensivo convertito da Anosike a mettere il punto esclamativo su una vittoria comunque meritata dai padroni di casa. Che pagano lo 0/7 da 3 nella ripresa dopo 0 sontuoso 8/16 dei primi 20', costruito grazie ad una circolazione di palla sinfonica per il 43-27 del 18'. Alla fine però il successo contro la Vanoli dei "solisti del mirra" Johnson Odom e Turner dà una volta di più ragione ai correttivi in corso d'opera: Varese e Cremona erano entambe ultime a fine girone d'andata, la compagine biancorossa ha puntato sulla ricetta "lavoro e fiducia" impostato da un allenatore di provata esperienza che dopo le Final Eight di Coppa Italia ha trovato le chiavi per dare alla squadra quel gioco d'insieme che per tre quarti abbondanti ha permesso aU'OJM di comandare con autorità (ancora 76-67 al 37' prima del blackout finale). La Vanoli ha invece scommesso sul talento dei singoli, primo fra tutti quel Johnson Odom che qualcuno auspicava come sostituto di Maynor nella fase più buia dell'andata: meglio una coralità rodata con il play statunitense (male nel finale ma per 35' in cattedra con 7 assist e una regia accorta) di un "solutore solitario" fortemente condizionante con le sue lune, che ha sfruttato alla distanza i problemi di falli di Eyenga per piazzare le sue stoccate, fallendo però i liberi del controsorpasso.

Così i biancorossi si guadagnano la lode da parte di coach Caja dopo il massimo dei voti con cui il tecnico pavese ha gratificato la squadra per la missione salvezza coronata senza patemi con 4 turni d'antìcipo sulla conclusione della stagione regolare. A conti fatti "rischia" di non acciuffare i playoff per due punti o per differenza canestri; in qualsiasi parità a 28 punti con Pistoia, Capo d'Orlando e Brindisi i biancorossi sarebbero condannati dal doppio confronto negativo. Ora il PalA2A chiuderà i battenti fino ad ottobre col congedo di domenica prossima a Torino che metterà fine a un 2016-17 dai due volti. Viste le aspettative estive, si poteva fare meglio; alla luce dei travagli che hanno accompagnato Varese per due terzi di stagione, poteva andare molto peggio. Toccherà a Bulgheroni, Coldebella e Caja provare a disegnare la squadra del 2017-18 per interrompere il quadriennale digiuno playoff, auspicando di non disperdere per intero la chimica tecnica ed umana del gruppo che nelle ultime 10 giornate ha fatto meglio di tutti in serie A.

Giuseppe Sciascia


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