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Varese ha messo nel mirino il cecchino Melvin Johnson


simon89

Una scommessa su un bombardiere rookie per provare ad arrivare ad Eric Maynor. Strategia di mercato ad incastri per l'Openjobmetis, che segue con attenzione la guardia Melvin Johnson: la 23enne guardia, fresco di laurea in criminologia alla Virginia Commonwealth University, potrebbe essere il giovane sul quale puntare nei tre ruoli perimetrali mancanti, per investire poi le fiches "pesanti" negli spot di playmaker ed ala piccola.

Johnson è principalmente un tiratore, leader di tutti i tempi per canestri da 3 punti segnati a VCU (285 in 4 anni di carriera); nella sua stagione da senior ha totalizzato 17.8 punti, 2.8 rimbalzi e 2.2 assist col 38% dall'' arco su oltre 8 tentativi a partita. Ma la guardia del 1993 ha anche buone qualità con la palla in mano, messe in mostra all'edizione 2016 del Portsmouth Invitational Tournament (la vetrina ai primi di aprile dove i 64 migliori senior della NCAA giocano sotto gli occhi degli scout di tutto il mondo) chiuso a 12.7 punti e 2.3 assist di media e dove è stato uno dei giocatori più convincenti per la folta pattuglia dei dirigenti italiani. Alla Summer League di Las Vegas l'esterno nativo di New York non ha trovato grande spazio, totalizzando solo 3 punti in 8 minuti in una comparsata con gli Houston Rockets. Ma il giocatore piace per il suo mix di doti balistiche, forza mentale ed etica del lavoro: sarebbe una scommessa ragionata vista la costante parabola in ascesa vissuta dall'atleta del Bronx in 4 anni di college. E puntare su un rookie in un roster dove già abbondano i giocatori di sostanza e garanzia avrebbe un valore aggiunto particolarmente importante nelle economie di scala per il completamento della squadra.

Scegliere un giocatore all'esordio nel mondo senior permetterebbe di avere più risorse da investire sugli altri due extracomunitari: un playmaker creativo sugli scarichi come Maynor - sul quale Varese spinge ancora fortissimo - sarebbe perfettamente compatibile con un terminale come Johnson, e il risparmio sul rookie permetterebbe di avere più risorse da investire per convincere l'ex biancorosso, puntando poi su un'ala piccola capace di attaccare il ferro per completare il puzzle. Anche perché l'usato sicuro che dà garanzie ha costi logicamente supplementari a quelli di un rookie: per convincere Anosike è stato necessario fare un sacrificio (si parla di una cifra appena inferiore ai 135mila dollari percepiti lo scorso anno da Brandon Davies). Intanto Mouhamniad Faye ripartirà da Patrasso (matricola in serie A greca): l'ala forte senegalese, scontata la squalifica per positività alla cannabis che ha chiuso l'I marzo la sua avventura a Varese, tornerà in Grecia dove il club biancorosso lo aveva pescato all'Agor Retymnho.

Giuseppe Sciascia


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