La Pallacanestro Varese fissa la rotta verso la salvezza anche fuori dal campo e inizia ad abbozzare le prime basi per l’anno che verrà. Riunione plenaria del CdA aperta anche ad Andrea Conti e al rappresentante della proprietà Alberto Castelli per la chiusura contabile del 2020/21 in vista delle scadenze per l’iscrizione e le prime ipotesi sulla programmazione futura con l’auspicio di dare seguito alla volontà di far tornare il segno “più” alla voce budget (se tornerà il pubblico l’obiettivo è un 10 per cento in più).
I conti tornano?
La parte principale dell’appuntamento ha riguardato la necessità di far quadrare i conti del 2020/21 penalizzato dall’assenza dei ricavi della biglietteria: come già emerso nei mesi scorsi, la disponibilità di tutti gli attori protagonisti - dirigenza, proprietà, sponsor e Trust - di fare uno sforzo extra renderà meno traumatica la chiusura dell’esercizio finanziario corrente. In più, tra un piccolo ristoro sulle spese dei tamponi e il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive esteso sino alla fine del 2021, è in arrivo qualche aiuto dal Decreto Sostegni approvato dal Governo.
Pubblico, budget e abbonamenti
Meno deficit presente uguale futuro meno sofferto: è la prima buona notizia in vista della programmazione per il 2021/22, dove c’è desiderio e disponibilità per provare a ritoccare al rialzo le disponibilità attraverso un massiccio martellamento sul fronte sponsor. Nulla di scritto né di definito, in attesa di capire se, quando e in che misura il pubblico potrà tornare all’Enerxenia Arena nella prossima stagione. E la voce ricavi da botteghino è strategica per la composizione del budget: l’obiettivo sarebbe quello di provare ad aumentare del 10 per cento le disponibilità per il monte stipendi - in particolare per gli stranieri - rispetto al 2020/21 (in cui c’era stata una riduzione attorno al 20 per cento - da circa 4,4 a circa 3,7 milioni - rispetto all’era pre-Covid). Se ci sarà via libera per il ritorno dei tifosi, c’è l’ipotesi dell’apertura della campagna abbonamenti attorno alla metà di luglio.
Il Bullo dopo Brindisi
Sul fronte tecnico tutte le decisioni sono state rimandate a dopo la giornata numero 30 sul campo di Brindisi (o dopo gli eventuali playoff, qualora Varese dovesse strappare in extremis l’ottava piazza). Il match di chiusura della regular season era originariamente in programma per domenica 2 maggio, il posticipo a causa dei casi di positività multipla nel Team Squadra dell’Happy Casa ha fatto slittare tutte le valutazioni a dopo la conclusione del campionato in corso. In linea di massima l’idea sarebbe quella di dare continuità al rapporto dopo la salvezza ottenuta (anche) grazie al lavoro di Massimo Bulleri. È necessario, però, un confronto per condividere le strategie generali. L’idea della società è quella di disegnare assieme al coach i piani per il futuro, che però dovrà essere condiviso prima di tuffarsi fianco a fianco in una campagna acquisti dai tempi più dilatati - specie sul fronte straniero - per provare a capitalizzare al meglio possibili saldi di fine serie.
La fiducia di Castelli
Al termine della riunione ai vertici della società, il parere del presidente del consorzio Alberto Castelli riflette il clima di fiducia che si è percepito per l’oggi e il domani: «Dopo un anno così complicato sul campo e fuori, conforta la ribadita disponibilità a condividere gli sforzi - afferma l’imprenditore di Induno Olona a capo di “Varese nel Cuore” -. Qui la condivisione è imprescindibile e il clima che si respira è stimolante; anche i nuovi arrivati hanno dato una grande mano e non si sono tirati indietro per il futuro. Nell’insieme tutto ciò mi rende più sereno rispetto ad altre volte».
Giuseppe Sciascia
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