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Josh Mayo, ora o mai più. Attesa entro le prossime ore la decisione definitiva del playmaker statunitense rispetto alla proposta dell’Openjobmetis: il contatto diretto tra il club biancorosso e l’atleta del 1987 ha generato un cauto ottimismo nell’ambiente di Varese.

Dopo qualche giorno d’impasse, l’OJM ha rotto gli indugi e ha esplorato la volontà dell’atleta per provare a capire i tempi della scelta. E la telefonata tra l’Italia e il Texas, dove il giocatore ex Roma e Scafati risiede con moglie e due figli, ha permesso di focalizzare i dettagli della situazione.

Il regista statunitense ha voluto conoscere tutti i dettagli della proposta del club di piazza Monte Grappa anche in funzione della situazione relativa alla sua famiglia, riservandosi una scelta in tempi rapidissimi tra il ritorno in Italia - destinazione gradita al clan Mayo - e la permanenza in Germania (non a Bonn che lo ha congedato, ma evidentemente il playmaker del 1987 che ha disputato gli ultimi tre playoff consecutivi in Bundesliga ha altri estimatori in quel campionato).

Stavolta non è un problema di visibilità internazionale ma eventualmente di durata dell’accordo - Mayo preferirebbe due anni garantiti, scelta comprensibile per un atleta di 32 anni - anche se l’offerta di Varese è tenuta in assoluta considerazione dal giocatore al quale Attilio Caja affiderebbe volentieri le chiavi del gioco.

A spingere in favore della destinazione OJM ci ha provato anche Jeremy Simmons: il nuovo pivot biancorosso è stato compagno di Mayo nel 2015/’16 a Scafati, e il solido rapporto di amicizia tra i due giocatori statunitensi potrebbe essere un asset in più da spendere nel testa a testa finale.

Ormai però il dado è tratto: entro domani, mercoledì 26 giugno, Varese avrà il suo nuovo playmaker titolare, oppure dovrà iniziare a vagliare la lista delle alternative predisposte negli ultimi giorni in caso di fumata nera.

Ovvio che la preferenza dell’area tecnica biancorossa sarebbe orientata verso l’arrivo di Mayo, giocatore già voluto da Artiglio 12 mesi fa ma confermato ad inizio mercato da Bonn dove anche nel 2018/’19 è stato il top scorer (14,5 punti col 49% da 3 più 3,4 assist in Bundesliga nelle file della Telekom Baskets piazzatasi al settimo posto in regular season, due posizioni sopra quel Wurzburg che ha eliminato Varese in FIBA Europe Cup).

Intanto il capitolo Champions League è stato definitivamente archiviato con la rinuncia dell’Openjobmetis ufficializzata dall’organizzazione, che ha sostituito i biancorossi con il Benfica Lisbona (dove si accaserà l’ex varesino Damian Hollis con un accordo biennale).

Nel frattempo ieri, lunedì 24 giugno, si è riaperta anche la pista Davide Bruttini: il club biancorosso è nella lista allargata delle pretendenti per il 32enne centro in uscita da Capo d’Orlando (pretententi anche la Virtus Roma in A più Ravenna, Forlì e Biella in A2) e anche il lungo senese dovrebbe decidere a breve la sua destinazione futura. Anche in questo caso sono pronti piani alternativi da approfondire qualora la scelta fosse diversa da quella auspicata da Attilio Caja.

Giuseppe Sciascia


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