L'Openjobmetis chiede strada all'Usak per consolidare il trend positivo garantito dalla vittoria di Radom, e tenere aperta la finestra di servizio sull'Europa. Stasera al PalA2A (palla a due alle 20.25; diretta su RaiSport 1) la formazione di Attilio Caja ospiterà il Muratbey, attuale detentrice del sesto posto del girone C che varrebbe il ripescaggio in Fiba Europe Cup. Ma più dell'improbabile impresa di ribaltare il meno 23 dell'andata - per sperare ancora nell'accesso alla seconda coppa è comunque indispensabile vincere - la priorità è quella di mettere in pratica sul parquet di Masnago gli 8 giorni di lavoro di "messa a punto" effettuati da Caja nella prima pausa della stagione 2016-17.
La salvezza da conquistare in un girone di ritorno che inizierà col difficile match casalingo di domenica contro Sassari passa attraverso l'esito positivo della cura somministrata dal coach pavese all'Openjobmetis. Che al di là del probabile riposo precauzionale di Massimo Bulleri, vuole conquistare la prima vittoria casalinga dell'era "Artiglio", indispensabile per dimostrare ai tifosi biancorossi che il colpo di Radom non è stato un fuoco di paglia, ma il primo segnale concreto di inversione di tendenza verso una seconda metà del 2016-17 che permetta a Varese di abbandonare l'ultimo posto della classifica in Italia e in Europa. «Puntiamo ad un risultato che ci permetta di continuare il cammino europeo, ma soprattutto consolidi la nostra identità corale - così il tecnico biancorosso presenta l'impegno di stasera - Dovremo interpretare il match con tanta fisicità e presenza mentale contro un'avversaria che ha grande qualità offensiva, in attacco dovremo interpretare il nostro spartito corale contro le loro soluzioni tattiche ed imporre il nostro ritmo».
Sul cammino dei biancorossi si profila un ostacolo insidioso ma non irresistibile: a dispetto di interessanti individualità straniere, l'Usak è terzultima nel campionato turco con 4 vittorie in 14 partite, e si presenta a Masnago con un ruolino di marcia non proprio brillante (una sola vittoria - contro il Radom nel turno di Champions del 4 gennaio - nelle ultime 6 gaie). Rispetto all'andata la squadra di coach Bulkaz ha perso la stella Lyons (28 punti e 6 assist in 23' nell'87-64 del match disputato in Turchia), e ora la regia è divisa tra il veterano Demirel e il tiratore lituano Vasiliauskas. Le punte della compagine turca sono i potenti esterni Harrison e McKissic (assente all'andata) e il dinamico lungo Auguste, che fa coppia con un altro giocatore interno di buone qualità frontali come il lettone Freimanis (visto nel 2012-13 a Montegranaro).
Battere l'Usak rimanderebbe il verdetto sull'eventuale ripescaggio in FIBA Europe Cup al turno conclusivo della regular season della Champions League di martedì prossimo ad Oldenburg. Ma soprattutto darebbe all'Openjobmetis la giusta spinta a livello mentale verso la sfida inaugurale del girone di ritorno contro Sassari. Ed è evidente come la salvezza da conquistare nelle prossime 15 partite sia la priorità assoluta degli ultimi 4 mesi della stagione.
Giuseppe Sciascia
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