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Varese regina del 2018


simon89

È Varese la regina del basket italiano dell’anno solare 2018. La truppa di Attilio Caja è stata la squadra italiana con la maggior percentuale di vittorie sul totale delle partite disputate in ogni competizione (campionato, Coppa Italia, Supercoppa e coppe europee). 

Su 41 partite disputate tra la seconda parte del 2017/18 e la prima metà del 2018/19, il team biancorosso ne ha vinte 29, pari al 70,7%. Un record superiore anche a quello della Milano tricolore, che ha vinto 49 partite su 76 conquistando scudetto e Supercoppa 2018, chiudendo col 64,4% di vittorie. Anche Venezia, unica italiana a vincere a livello internazionale conquistando la FIBA Europe Cup, ha completato il percorso dell’anno solare appena terminato con 39 vittorie su 60 gare, pari al 65,0%, seconda forza dietro all’OJM.

Europa decisiva

La marcia in più di Varese è stata garantita dalla FIBA Europe Cup (5-1 nella prima fase, più le due vittorie contro Larnaca e Sassari nelle Top 16): in totale 7 vittorie su 8 gare in un torneo chiaramente meno competitivo rispetto agli impegni delle altre big che in Italia hanno raccolto di più. Basti pensare che Milano in Eurolega ha totalizzato 13 vittorie totali su 30 gare a cavallo tra il 2017/18 e il 2018/19, e Venezia ha fatturato 13 vittorie su 21 gare internazionali tra Champions League e FIBA Cup. In serie A, invece, l’OJM ha totalizzato 22 vittorie in 33 partite, rispetto alle 32 su 46 dell’Ax Exchange e alle 26 su 39 di Venezia.

Bene la prima metà, meglio la seconda

L’OJM esce promossa a pieni voti dal tour de force dei primi 3 mesi della stagione agonistica: Ferrero e soci hanno vinto 16 delle 21 partite ufficiali disputate dal 7 ottobre al 30 dicembre, dimostrando che il doppio impegno settimanale può addirittura diventare un vantaggio. L’attuale record tra campionato e coppa migliora ulteriormente il percorso della seconda metà del 2017/18: lo strepitoso girone di ritorno da 13 vittorie su 15 partite che aveva permesso a Varese di rimontare 9 posizioni (dal 15° al 6° posto finale) era stato preceduto da due sconfitte nella fase finale dell’andata e seguito dallo 0-3 nei quarti dei playoff con Brescia che avevano chiuso il percorso della prima metà dell’anno solare appena archiviato con un record di 13 vittorie e 7 sconfitte.

Il segreto della continuità

Il trait d’union tra le due metà di un anno solare comunque memorabile è la continuità tecnica tra campo e panchina che ha permesso all’Openjobmetis di costruire un vero e proprio marchio di fabbrica basato su organizzazione difensiva e offensiva.

Nella stagione passata il girone di andata era servito a mettere a punto le gerarchie di un gruppo nuovissimo, che aveva perso tante volte in volata prima di imparare dai propri errori, e grazie alle addizioni Vene e Larson per Hollis e Waller aveva trovato in corsa i giusti equilibri.

Nell’estate 2018 Caja è ripartito dal blocco dei 5 confermati e - assieme a Claudio Coldebella prima e Andrea Conti poi - ha scelto con estrema attenzione le pedine giuste per costruire una squadra a immagine e somiglianza del suo credo cestistico. L’unico ritocco effettuato finora - ossia il cambio Salumu per Bertone - è stato figlio del desiderio di cercare un potenziale upgrade anziché una necessità per risolvere problemi di rendimento.

Auspici per il nuovo anno

L’OJM plasmata da Artiglio gioca a memoria; le avversarie ne conoscono vizi e virtù ma dalla sconfitta casalinga di Avellino in poi i biancorossi hanno imposto la loro coralità contro qualsiasi avversaria - compresa la corazzata Milano, che l’ha spuntata soltanto grazie alle magie dell’asso Mike James - e vinto 10 delle ultime 11 gare del 2018.

Il coach pavese vola basso e si guarda alle spalle visti i numerosi club - che hanno speso di più ma costruito peggio - che hanno comunque chances di migliorare sul mercato di riparazione. Ma questa Varese ha un’identità fortemente radicata e riconoscibile che vale più dei bei nomi delle sue avversarie: provare a farla valere il più a lungo possibile su tutti e tre i fronti - campionato, Coppa Italia e FIBA Cup, quest’ultima la meno irraggiungibile senza il moloch Milano - è il target per un 2019 ricco di nuove soddisfazioni.

Giuseppe Sciascia


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