Il quintetto per colpirli, la panchina per stroncarli. La Itelyum torna a vincere in Fiba Europe Cup e lo fa regalando un’altra prova da 100 punti, stavolta contro i rumeni dell’Oradea incapaci di reggere i ritmi di questa “nuova Varese”. La squadra di Tom Bialaszewski alterna titolari e riserve quasi come fossero due unità distinte ma trova il modo di colpire a ripetizione la difesa ospite facendo capire che la volontà di passare il turno è davvero forte.
Tutto facile, all’apparenza, per i biancorossi che toccano anche il +30 (81-51) sul finire della terza frazione, prima di spegnere i motori. Uno stop arrivato troppo presto, perché il CSM torna addirittura a meno 12. In realtà Varese non ha alcun problema, e quando all’orizzonte a poppa la Itelyum rivede la sagoma dell’imbarcazione avversaria, torna a filare ad alta velocità chiudendo i conti.
Primo successo della seconda fase, quindi, per la Itelyum che raggiunge in classifica la stessa Oradea e gli olandesi del Leiden, abbattuti (-30) dalla capolista Chemnitz. Proprio i tedeschi, capolisti in Bundesliga, saranno ospiti a Masnago mercoledì 24 in un banco di prova davvero rilevante ma la nuova Varese ha tutte le carte in regola per tornare a correre anche in Europa.
In una serata dai molti sorrisi, i più rilevanti a livello di risultati sono probabilmente quelli di Matteo Librizzi, dei due pivot – Spencer e Ulaneo – e di Gabe Brown con quest’ultimo che si piglia il premio di top scorer grazie anche ad alcune giocate spettacolari. Quasi quanto quelle difensive di Spencer, che distribuisce 4 stoppate e mostra quanto può essere energica e aggressiva la nuova Varese a protezione dell’area. Quando Skylar si siede tocca a Scott andare in doppia cifra, un risultato raggiunto in tutto da sei biancorossi compreso Davide Moretti che, con qualche alto e basso, torna a colpire con perizia dall’arco. Di Mannion (14 punti in 17′) è quasi inutile parlare e quindi chiudiamo con il bentornato a Tomas Woldetensae, stavolta impiegato con continuità (16′): 6 punti, un po’ di ruggine e tanti applausi.
Considerazione conclusiva: se il quintetto base è ora decisamente di alto livello, la Itelyum ha avuto la conferma di avere anche una panchina ben più incisiva di quella disponibile fino a un mese fa. E questa è forse la notizia più importante di una notte europea dolce, tranquilla ma anche ricca di speranze.
PALLA A DUE
Davanti a oltre 2mila tifosi, Tom Bialaszewski inizia la partita senza modificare l’attuale quintetto base, con Moretti primo cambio dei piccoli e con Skylar Spencer fisso a protezione del canestro. Coach Achim dalla parte opposta schiera quattro americani con il lituano Tarolis, sulle cui tracce c’è Gabe Brown.
LA PARTITA
Q1 – Il tandem Mannion-Spencer è grande protagonista delle prime battute: il play segna i 7 punti iniziali di Varese, il pivot spara stoppate a raffica che spaventano gli ospiti. Oradea prova a reagire ma tre bombe biancorosse tengono avanti la Itelyum. Biala cambia progressivamente tutto il quintetto e la seconda linea tiene il vantaggio: 26-19.
Q2 – Il buon impatto della panchina – minuti anche per un applaudito Woldetensae – consiglia il coach varesino di proseguire con questo assetto. A esaltarsi è Librizzi mentre Moretti, dopo qualche sbavatura, si sblocca con due triple. Allungato oltre i 10 punti il margine, tocca di nuovo ai titolari condurre Varese nella seconda parte del periodo: stavolta brilla Brown che corre il campo, svetta a rimbalzo, segna in entrata. Peccato per la persa di Hanlan a 4” dalla sirena, ma il punteggio è 52-38.
Q3 – L’impatto della Itelyum non accenna a placarsi: Mannion spara le ultime cartucce prima di andare a rifiatare in panchina, McDermott colpisce dall’angolo mentre Hanlan – fino a quel punto cheto – si prende per qualche minuto la scena e dà un’altra spallata al punteggio. Oradea, tradita dal play Neal (2/12) pare sciolta e incassa anche la doppietta dall’arco di Woldetensae: Varese arriva a +3 e poi incassa una tripla che fissa il terzo paziale sull’81-54.
IL FINALE
Qui per una manciata di minuti sulla Itelyum cala il buio. Il CSM, scosso da coach Achim, trova una serie di canestri e approfitta di qualche gestione troppo leggera da parte dei padroni di casa che, addirittura, arrivano ad avere solo 12 lunghezze di vantaggio. L’asse Librizzi-Ulaneo però si riaccende al pari di Moretti che dopo qualche tiro fallito ritrova la mira dall’arco. In pochi istanti Varese è di nuovo attorno ai 20 di margine e finisce giusto da quelle parti con la tripla di Virginio che regala ancora la tripla cifra sul tabellone: 100-81.
Damiano Franzetti
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