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Varese si riprende Kangur


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Kristjan Kangur toma a Varese. La 32enne ala estone di 201 centimetri per 98 chili vestirà nuovamente la maglia biancorossa già indossata dal 2010 al 2012. Reduce dai due scudetti vinti con Siena e Milano, sarà il primo colpo del mercato europeo che la società di piazza Monte Grappa sarà in grado di piazzare sulla base della certezza del nuovo mairi sponsor che dovrebbe essere ufficializzato entro Ferragosto. L'accordo annuale con l'estone (quest'anno senza l'impegno con la sua Nazionale dopo aver già conquistato il pass per Euro-basket 2015) pare ormai in dirittura d'arrivo. Sul giocatore del 1982 si era mossa Avellino, con un'offerta leggermente superiore a quella formulata dalla società biancorossa, ma i buoni uffici maturati dalla società biancorossa nelle due stagioni disputate ai piedi delle Prealpi avrebbero indotto Kangur ad opta- re per la proposta di Varese, tant'è che gli irpini di Vitucci avrebbero già virato altrove, puntando su un'ala europea (l'ungherese Hanga) e un "4" americano. D'altra parte, fu proprio la Cimberio il trampolino di lancio di Kangur nel panorama italiano verso la lotta per lo scudetto e la vetrina dell'Eurolega. Cecco Vescovi ne intuì il talento e le ottime qualità di uomo-squadra neUe cinque partite dei playoff 2009/2010 giocate con la maglia di Bologna, e ne fece un pilastro della squadra deh'anno zero del progetto "Varese nel Cuore" che raggiunse a sorpresa i playoff (9,9 punti e 5,4 rimbalzi di media). Una stagione che gli valse le attenzioni di Siena, ancora in versione "Invincibile Armada": contratto biennale con prestito a Varese per il 2011/2012 (10,9 punti e 5,2 rimbalzi, ancora playoff in bianco-rosso) e poi in Toscana nel 2012/2013, vincendo Cop- pa Italia e scudetto contro la sua ex società (7,4 punti e 3,7 rimbalzi in 21 minuti). La scorsa estate Luca Banchi volle portarlo con sé a Milano come "polizza assicurativa" per i problemi fisici di CJ Wallace: un inizio di stagione complesso con l'intervento aUa schiena ad ottobre e l'attivazione a metà dicembre, facendo comunque la sua parte (3,7 punti e 2,5 rimbalzi in 14 minuti di campionato; 3,9 punti di media in Euro-lega) nella corsa verso il tricolore di Milano. Ora il ritorno a Varese, con un ruolo da protagonista in campo e soprattutto in spogliatoio. Facendo tutte le proporzioni del caso, con l'ala estone il coach Gianmarco Pozzecco avrà il suo "piccolo De Poi", vista la somiglianza per etica lavorativa e mentalità tra Kangur e l'ala dei Roosters tricolori. Si tratta infatti un giocatore di provata affidabilità per espe- rienza, duttilità e qualità difensive, perfetto complemento da incastrare tra un lungo completamente "interno" come Daniel e un "4 e mezzo" con tiro frontale come Callahan. E un altro elemento in grado di dare energia e intensità in retroguardia per una Varese che sogna il maggior numero possibile di giocatori intercambiabili in tutte le situazioni difensive. Ossia uno dei segreti dei Roosters della Stella: che il "Poz" voglia seguire le orme di Dado Lombardi, grandissimo attaccante nella sua carriera da giocatore che in panchina basava il suo credo sulla difesa? Dipenderà ovviamente dagli altri due colpi per completare il quintetto base. Ma in attesa di definire per intero l'ossatura del roster, il ritorno di Kangur è un segnale importante che dimostra concretamente la credibilità del nuovo progetto-Varese.
Giuseppe Sciascia


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