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Varese batte Fuenlabrada e riporta a casa Siim Sander Vene. Stavolta il duello di mercato con il club spagnolo che due anni fa aveva strappato Chris Evenga all'Openjobmetis si conclude con un esito favorevole alla società di piazza Monte Grappa. Per l'ufficialità serviranno ancora 48 ore, perché solo oggi il Gran Canaria - il sodalizio iberico nel quale si era accasato a dicembre disputando anche l'Eurolega - eserciterà Vescape dal contratto 1+1 con l'ala estone.

Ma stavolta Varese ha giocato le carte giuste per convincere il giocatore del 1990, attraverso un lungo corteggiamento durato un mese ed una proposta economica tale da far digerire a Vene anche il sofferto no alle coppe. Come nel caso di Mayo, si tratta di un altro colpo di mercato a scoppio ritardato rispetto a 12 mesi fa: la conferma del cestista che galanti la svolta dall'ultimo posto di fine andata al sesto conclusivo era il primo obiettivo del mercato 2018. Ma la proposta economica dell'OJM non convinse l'ala estone, che però trovò squadra soltanto a settembre in Spagna vivendo una stagione da precario - 6 gare al Manre-sa, una a Fuenlabrada e 18 al Gran Canaria - senza grandi acuti (nel complesso 5,7 punti e 1,5 rimbalzi in 14,5 minuti nelle 44 gare disputate tra Liga ABC edEurolega).

Varese si è mossa in largo anticipo già all'inizio di giugno, con un lavoro ai fianchi che aveva già avuto praticamente esito positivo quando era apparsa la notizia dell'ammissione in Champions League del club prealpino. Il passo indietro in Europa dell'OJM non ha comunque interrotto i rapporti: l'offerta sottoposta dal g.m. biancorosso Andrea Conti - con ritocco al rialzo rispetto a quello che Vene aveva chiesto 12 mesi fa - era sul piatto da quasi due settimane.

Nella giornata di ieri il via libera dell'estone, con Varese preferita al ritorno in Spagna a Fuenlabrada: sbrigate le formalità legate alla conclusione odierna del rapporto con Gran Canaria, Vene siglerà un accordo annuale con l'OJM, consentendo ad Attilio Caja di centrare un altro obiettivo primario della sua lista dopo la firma di Josh Mayo. Il valore aggiunto del 29enne estone è la conoscenza già approfondita del sistema Artiglio e l'elevato quoziente intellettivo cestistico che ne faranno un perfetto raccordo di un roster che avrà il suo asse portante incentrato su di lui e sul nuovo playmaker.

Vene sarà l'ala forte titolare della nuova Varese e, se il cambio dei lunghi italiano sarà scelto al risparmio per aumentare le risorse da allocare per guardia titolare e cambio degli esterni, potrà giocare anche qualche  minuto da pivot come già accaduto nei playoff 2017/2018, quando Mario Delas non convinceva il coach pavese. Ora con 7 giocatori su 10 in organico si lavora sul lungo italiano di riserva, poi senza fretta sugli ultimi 2 stranieri tra guardia titolare e primo cambio degli esterni.

Giuseppe Sciascia


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