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Vescovi: «Deciderà Gianmarco»


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Gianmarco Pozzecco ha chiuso la stagione agonistica 2013/2014, ma Cecco Vescovi non vuole mettere fretta al promesso coach della Varese che verrà. Il GM biancorosso aspetta che sia il Poz a decidere se esercitare la sua clausola d'uscita dall'accordo fino al 2019 con Capo d'Orlando, e non vuole forzare i tempi solo 24 ore dopo la sconfitta dell'Upea nella finale playoff con Trento. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

«Da parte mia non c'è fretta: è evidente che a noi piacerebbe affidargli la panchina, ma toccherà a Gianmarco prendere una decisione che sarà strettamente personale, visti i rapporti che ha con il presidente e la città. Gli lasceremo il tempo di maturare la decisione: sa bene del nostro interesse, toccherà a lui in tutta tranquillità valutare il da farsi. 
Ed entro qualche giorno capiremo che direzione prenderà la situazione». E sebbene radio-mercato dia per fatta l'operazione (con tanto di accordo 2+1), il dirigente varesino conferma di non essere ancora in grado di focalizzare gli obiettivi sulla base delle risorse disponibili: «In questo momento dovrà essere una decisione un po' alla cieca perché un budget definito ancora non c'è.
D'altra parte stiamo ancora cercando di chiudere la stagione che si concluderà al 30 giugno: è stata un'annata difficile sotto tutti i punti di vista, e se la situazione non è nera non è neppure rosea. Abbiamo sempre fatto le cose con serietà, dunque non bisogna avere fretta ma neppure paura».
Vescovi evidenzia comunque che la decisione di puntare sul Poz nasce sulla base della convinzione della società delle sue qualità di allenatore, e non certo per fare cassa in campagna abbonamenti: «Se fosse solo per quello dovrei fargli un contratto per 4 mesi Scherzi a parte, sarebbe un errore madornale. In realtà riteniamo che in questi due anni abbia dimostrato di avere stoffa. E poi vale lo stesso discorso fatto per la valorizzazione dei giocatori: siamo un trampolino di lancio, qui possiamo offrire l'opportunità di crescere e fare esperienza in un campionato diverso dalla DNA Gold, con più stranieri e un tasso fisico-atletico più elevato. Se le cose dovessero andare bene ne guadagneremmo entrambi».
E un altro aspetto importante è quello della capacità del Poz di ridare entusiasmo ad un ambiente reduce da un anno plumbeo: «Qualsiasi scelta ha un margine di rischio, ma in questo caso si tratterebbe di una scommessa ragionata. E se dovesse davvero arrivare Gianmarco ci sarebbe bisogno di qualcuno in grado di portare entusiasmo ma anche capace di sdrammatizzare. Perché in questo senso l'anno appena concluso è stato veramente pesante: in palestra si va per lavorare, ma farlo col sorriso e con lo spirito giusto può dare una grossa mano». 
E intanto la questione-budget frena qualsiasi ipotesi operativa sul mercato: «Il nostro budget dipenderà dalle risposte che avremo dai tifosi ma soprattutto dalla città. Le risorse a disposizione sono un aspetto importante ma non bisogna avere fretta: il campionato inizierà il 12 ottobre e c'è tutto il tempo per costruire la nuova squadra. Certo qualche idea l'avremmo già ora; sarebbe bello avere sicurezze per chiuderle subito, e non dover aspettare come lo scorso anno per vedere sfumate le nostre prime scelte». 
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
 


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