15 Aprile 2006
Scritto da Giulio P.
Si ferma in Emilia il treno playoff di una Whirlpool n� bella n� brutta, semplicemente la �solita� Whirpool da trasferta, bravissima a finire sotto contro un avversario motivato soltanto dal proprio caloroso pubblico, straordinaria nell�esaltare i carneadi di turno, infine incapace di ammazzare l�incontro quando tutto dice che � il momento di farlo: si torna a casa, per l�ennesima volta, con l�amaro in bocca e qualche dubbio ulteriore su un futuro che chiede almeno un risolutore in pi�.
Sabato sera reggiano per Varesefans, al seguito di una Whirpool chiamata a tenere vivo il sogno playoff sull�ostico campo della Bipop: nell�occasione, Ruben Magnano sceglie un quintetto per niente classico, con Collins, Garnett, Hafnar e poi (sorpresa pasquale?) Albano e Fernandez, cui si oppongono, ruolo per ruolo, McIntyre, Boscagin, Minard, Gigli e Beard. La prima scelta di Frates � quella di attaccare Garnett con Minard, mentre Albano esibisce due perse con movenze da moviola, prima di trovare il semigancio del primo vantaggio Whirlpool (4-2). Proseguendo sulla via del pallone buttato (e del canestro sbagliato) a Varese non basta difendere bene sul post basso per restare avanti: Boscagin ribalta il punteggio, innescando anche Minard, che in un amen � a quota 6 sugli undici di squadra (11-8, 5�). Garnett sente la sfida, e risponde con 5 punti in un minuto, mentre il sorprendente Ortner gli replica in ogni modo e maniera, sfuggendo con troppo agio ad Albano, e poi anche al subentrato Howell: 9 in fila per l�austriaco di casa, e se la difesa si stringe sui lunghi, ci pensa McIntyre da fuori. Reggio Emilia ne approfitta per scappare a + 9 proprio alla fine del primo del quarto (26-17).
Un opaco Collins ha gi� lasciato il posto a Farabello, senza che l�organizzazione offensiva di Varese ne abbia beneficiato: le perse non si contano pi� ed anche il secondo mini tempo comincia con l�esibizione di questo �fondamentale al contrario�. McIntyre prosegue la striscia, buttando Varese a � 13 (30-17) nel giro di un minuto e mezzo: Magnano si rifugia in time out, dopo aver ri-tentato anche le carte Fernandez e Collins, ma ci vorrebbe altro che il doppio playmaker contro una Bipop che � su tutte le linee di passaggio e con Ortner e Gigli pu� cambiare in molte situazioni. Con il 2+1 del tarantolato austriaco, la Whirpool � anche a � 17, prima che un sussulto d�orgoglio produca lo 0-6 esterno (Collins-Farabello dall�arco), che riporta il punteggio a dimensioni di mimima decenza (36-25). Ci sono pure il pressing e la zona 2-3 nella borsa del coach argentino, stasera in versione medico della rianimazione, anche se concedere tiri puliti ed occasioni di rimbalzo offensivo a chi stasera non sbaglia un colpo pu� sembrare la scelta sbagliata. Eppure, con il ritmo che scende di l� del campo, Reggio s�assopisce anche dall�altro lato: rotazioni molli, rientri con il torpedone� il controparziale � ancora 0-6, per il 45-39 (3� alla fine del tempo) che restituisce un senso alla partita. La Whirlpool � anche a � 4 con la palla in mano, prima di decidere che stasera bisogna comunque complicarsi la vita: Boscagin sembra Michael Jordan per altri 4 punti che tengono Reggio avanti alla sirena (51-45; Ortner 18 con il 100%, se dobbiamo darvi un numero per il lotto).
Quintetti gi� visti alla ripresa delle ostilit�: McIntyre porta subito a casa tre punti, con in pi� il terzo fallo di Fernandez, che come i compagni sembra rientrato senza lo sguardo (o sono le gambe ed i riflessi?) giusto. Collins si stacca sul raddoppio? Altri tre di McIntyre e Varese � sotto di 12 (57-45) dando sempre l�impressione che potrebbe fare ben altro: Bolzonella per Collins, dopo che il play dell�Ohio ha gi� messo un tripla; il siluro del ragazzo di Cavagnano (che poi gioca anche da guardia) fa ancora � 6 quando sono passati meno di tre minuti della ripresa. Sar� il segno del definitivo risveglio? Pu� essere, visto che almeno la difesa fa davvero il suo dovere, ben sorretta da De Pol, oltre che da �mani veloci� Farabello, che inchioda anche, e da otto metri, la bomba del 57-54. Ma � partita di controparziali, che guarda caso Reggio produce avendo di nuovo lo spauracchio Ortner in mezzo all�area: dopo qualche minuto di polveri molto bagnate, arriva il 7-0 che ormai ti aspetti, a riportare in doppia cifra il vantaggio Bipop (64-54), per l�ennesimo Magnano in time out a parlare di zona, mentre Garnett � passato al ruolo d�assistente, perch� in campo non lo si vede da venti minuti, causa scavigliamento. Con la 3-2 ci si arrampica anche a � 6 all�ultimo minuto del quarto, quando anche Frates, in mezzo a tanti falli, ha adottato la difesa statica con cui chiudere, sempre avanti, il terzo tempo (68-63).
Quintetto basso causa penalit� per la Whirlpool, che comincia il periodo che conta di pi� con Albano e De Pol sotto il canestro: � proprio con il dinamismo dei lunghi, Sandrino su tutti, che Varese prova a scardinare la difesa casalinga, viaggiando per tre minuti buoni sul filo quasi costante di un possesso o due di distanza, fino a mettere il naso a -1 (72-71) con un Collins che, liberato dall�obbligo di far gioco, mostra confortanti segnali di vita. Ovviamente non � il giorno giusto per dire il fatidico �ci siamo�: Minard trova la tripla che sembra cambiare di nuovo l�inerzia, con in pi� Ortner che � tornato ad essere un fattore difensivo. Ma Howell ha il sussulto che non ti aspetti: 4 punti di fila prendendosi le responsabilit� e Varese � finalmente pari a quota 75, prima che Hafnar, senza coscienza, imbuchi anche il missile del + 1 (77-78). Brani d�esperienza difensiva nella met� campo Whirlpool, peccato che in attacco Collins tratti malissimo due possessi fondamentali, tenendo in gara una Bipop che sembra pronta a cedere le armi: il mis match Fernandez-Boscagin non viene sfruttato molto meglio e l�ultimo minuto comincia a 78 pari. Il cambio suicida di un Ortner finalmente stanco propizia uno splendido canestro acrobatico di Hafnar per il +2, poi Fernandez fa la voce grossa a rimbalzo difensivo per conquistare il pallone su cui Collins fa 1/2 dalla lunetta (81-78, 33� alla fine). Ai due di McIntyre segue un altro 1/2 di Hafnar ai personali, poi Ortner per l�ennesima parit� a 12� dalla fine: sciagurata gestione di Collins sul possesso decisivo; invece che andare dentro per un fallo, si mangia il pallone e poi lo spara a canestro da sette metri e mezzo. E buon supplementare a tutti (82-82).
Sono occasioni per uomini forti: di Fernandez i primi 4 punti varesini dell�overtime, bilanciati per� dalle scorribande dei due mini play reggiani, Carra e McIntyre, che regalano ai loro un supplementare nel supplementare (88-88). Su questo pareggio quasi infinito, la partita ondeggia come il piatto d�una bilancia: in mezzo a molta confusione, si difende per� con il cuore, senza concedere niente allo spettacolo. E� Howell a spaccare l�equilibrio con la difesa Bipo rimasta indietro un giro, McIntyre fa 90 a 90 a 20� dalla fine, lasciando gestire a Collins l�ennesimo pallone vittoria, che Hafnar mette sul ferro dall�arco. E i supplementari sono due, alla faccia della Pasqua che s�avvicina.
Ancora Fernandez, di puro agonismo, ma � Boscagin a marchiare per primo e davvero il parziale, mettendo la tripla del 95-92, giusto in tempo per lasciare il campo causa falli: Howell si prende un altro canestro con fallo, su cui regolarmente sbaglia il libero. Siamo 96-96 con Collins lanciato in contropiede, salvo il ritorno di Ortner, salvo che il play Whirlpool vorrebbe schiacciare, salvo che invece si becca la stoppata e forse sul tabellino personale gli vanno anche i due liberi che subito dopo segna McIntyre. Hafnar dalla lunetta per il 98-98: 2� ancora da giocare, basteranno? Bastano 20� a Minard per rimettere i suoi avanti di due, con Varese che poi si gioca tre possessi per ricavarne niente di pi� dei due liberi del 100 pari. Ortner, ancora lui con il fallo, 103-100: sull�ultimo possesso ospite � di nuovo il ferro a bocciare Hafnar, per avviare l�inevitabile sequenza di tiri liberi, che non cambia la sostanza delle cose (106-102).