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Solo fumate nere per Varese nel primo “giro di orizzonti”


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Scritto da Giuseppe Sciascia

Solo fumate nere per Varese nel primo “giro di orizzonti” sul mercato extracomunitario con una lunga giornata di lavoro dell’intera dirigenza biancorossa che non sembra aver portato esiti “immediati”. La verifica della disponibilità dei giocatori più interessanti visionati da Mario Oioli alla Summer League di Las Vegas ha infatti prodotto risposte prevalentemente negative:

<Il sondaggio esplorativo sugli elementi che sono piaciuti e danno garanzia di far bene nel nostro campionato non ha avuto esiti positivi tra richieste fuori budget, attese di chiamata NBA e interessamenti di molte alte squadre – spiega il DS biancorosso – E tutto sommato la cosa è normale: i due obiettivi di Milano Ford e Davis sono finiti su tutti i taccuini a tutti perché hanno statura sopra i 205 centimetri e capacità di fare punti anche dal perimetro. Un altro giocatore che ha impressionato è il 22enne bianco Steven Novak, che è stato però seconda scelta di Houston e quasi sicuramente farà parte del roster dei Rockets. Sui playmaker le richieste per il messicano Hernandez ed il portoricano Barea sono state abbastanza alte ma non fuori portata, anche se bisognerà poi valutare l’opportunità di affidare un ruolo così delicato a ragazzi di 21 o 22 anni alla prima esperienza professionistica>.

La prima decisione “operativa” raggiunta in comune accordo tra società e Ruben Magnano (anch’egli in “conferenza telefonica” dall’Argentina nel summit di ieri in via Sanvito) è stata la bocciatura di Britton Johnsen, l’ala mormone tra gli obiettivi di Oioli a Las Vegas:

<Johnsen ha sicuramente doti tecniche di alto livello, ma ci metterebbe nella situazione di avere la stessa consistenza fisica dello scorso anno nel reparto lunghi – sostiene il DS biancorosso – Certamente Britton ha molto più talento di Albano ma è ancora più perimetrale, lo stesso Magnano ha visto il giocatore in cassetta ed è giunto alla stessa conclusione. Il potenziamento della squadra dovrà avvenire sicuramente sul reparto esterni che lo scorso anno ha prodotto meno delle aspettative, ma per come vuol giocare Ruben servirà certamente più forza fisica e dunque serve un lungo con caratteristiche muscolari ben precise>.

Nessun acquisto imminente dunque per il club biancorosso, che dovrà rivedere l’elenco dei giocatori disponibili riaprendo i contatti avviati prima della partenza per gli Stati Uniti di Oioli:

<Al momento non c’è nessuno giocatore vicino e non prevedo firme a breve – conferma il dirigente di Varese – Il primo giro di orizzonti ha avuto un esito traumatico, valuteremo gli elementi di seconda fila visti a Las Vegas cercando comunque alternative sul mercato dei giocatori già esperti di campionati europei. Da questo punto di vista la scelta è molto ampia: tra i giocatori più positivi della Summer League nel ruolo di ala forte c’è stato l’ex Casale Monferrato Ron Slay che ha buona taglia fisica e tiro perimetrale, ma credo che sul mercato degli ex italiani si possa trovare di meglio nel rapporto qualità-prezzo>.

Un mercato da affrontare anche nell’ottica delle esigenze regolamentari legate ai numeri massimi dei tesseramenti extra-comunitari e del minimo dei sei italiani a referto che condizionerà “giocoforza” le scelte di Varese:

<Dovremo muoverci con attenzione riguardo alla situazione dei visti, perché comunque si evolva il discorso con Garnett il contratto in essere con Marlon ci costerà un posto dei 4 disponibili e potremo prendere solo due giocatori americani contando la riconferma di Howell – spiega il DS varesino – In ogni caso inizieremo a muoverci anche per individuare le caratteristiche tecniche della guardia che dovrà prendere il posto di Marlon. Vogliamo verificare anche il mercato dei giocatori europei e degli italiani ma al momento i prezzi sono elevatissimi: abbiamo provato a sondare la situazione di Pecile, ma il costo del play triestino è fuori portata per noi>.

Tanto lavoro dunque per la dirigenza di Varese per riempire i molti “tasselli” vuoti di una squadra che al momento è tutta da definire attorno alle certezze Hafnar, Howell, De Pol e Fernandez.

<I giocatori che mancano a completare l’organico sono quattro o cinque, a seconda di come si vuole considerare Bolzonella – sostiene Oioli – Federico ha una lunga schiera di richieste, ma non abbiamo ancora il play titolare e neppure un’alternativa in caso di partenza; prima di dargli via libera aspetteremo di trovare dei sostituti. L’unica certezza del quintetto è Howell, mentre Hafnar e Fernandez oscillano tra panchina e “starting five” a seconda delle situazioni che riusciremo ad incastrare senza dimenticare che il budget sarà inferiore a quello dello scorso anno>.

E intanto nella serata di ieri è stato ufficializzato il trasferimento a Ferrara di Marco Allegretti: contratto biennale e posto in quintetto-base in un ambizioso club di LegAdue per l’ala del 1981 cresciuta nelle giovanili di Varese, che chiude la sua avventura in biancorosso (sei stagioni a partire dal 1999, unico “intermezzo” l’anno in A2 a Novara nel 2001/2002) con 161 presenze e 380 punti segnati.

Giuseppe Sciascia

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