Lucaweb Posted January 5, 2010 Share Posted January 5, 2010 di GIANCARLO PIGIONATTI Una verità è interessante quando la si vede. E, tra rimpianti e nuove scoperte, quella di una Cimberio non malaccio dà sangue al cuore. La classifica poteva essere più rotonda ma, in compenso, concede alla squadra di Pillastrini un margine di sicurezza entro il quale essa può lavorare in santa pace. Il giovane presidente, dopo due successi, si gode il momento, d'una programmazione sin qui rispettata. «Nonostante le tre delusioni patite a Masnago noi, in società, eravamo sereni, dipendendo da pesanti assenze. Invece era preoccupato il papà, probàbilmente assalito dai fantasmi del passato, come d'altra parte lo era - spiega il giovane Castiglioni - papà Cimberio che, come il mio, sgancia il grano. Ora però, soprattutto dopo lo sgambetto ai Benetton, sono altre persone, distese e speranzose». - Varese sta laddove s'era collocata, con cauto ottimismo, alla vigilia del campionato, anche se - per quel che le è accaduto - i due attuali punti in più, di sicurezza, rispetto ad alcune squadre, possono persino sembrare una miseria. «E qui le recriminazioni si sprecano: una Cimberio sana e al completo avrebbe potuto incasellare altri quattro punti ed essere lì a sfiorare certi sogni. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, non abbiamo perso la testa, ci siamo mossi con equilibrio e ragione come dimostrano gli ingaggi di Tusek e di Reynolds e siamo diventati più ambiziosi. Lo sloveno, che ho atteso al varco, se manterrà, come penso, il suo recente profilo, non farà rimpiangere Slay che è decisamente più forte ma un po' discontinuo nei suoi acuti. E Reynolds, a questo punto, diventa un valore aggiunto a quel reparto, forse, meno consistente della squadra», osserva Claudio Maria Castiglioni il quale, invece, avrebbe da ridire e parecchio sui conti in rosso che ha presentato la Lega Basket alle società. «Ballano 900.000 euro, che dovrebbero ripianare i club. S'arrangino. 0 meglio - dice - cambino sistema di gestione perché se ci mostrassimo compiacenti, assomiglieremmo all'orchestrina che suonava a bordo mentre il Titanio affondava. In realtà dovremmo ricevere maggiori contributi, intendo quelli che il Coni elargisce alle Federazioni e, se non "assedieremo" l'ufficio di Petrucci, non otterremo mai nulla in più. Ma pensiamo a casa nostra, è meglio ». - E magari ben oltre a certi orizzonti, visto quel che offre questo campionato nel quale, insistiamo, una semifinale scudetto non sarebbe poi così impossibile come poteva sembrare anni fa. Se vi è riuscita Biella, anche una Cimberio, potenziata e ben allenata, potrebbe alzare le sue mire. «Desiderare fortemente una cosa perché s'avveri? Mi sembra giusto pensando a un obiettivo che ripagherebbe fantasticamente società e tifoseria dopo tanti anni ma, ora come ora, pensiamo a campare bene...». - Allora non ci sarà un ultimo sforzo? «Oggi come oggi crediamo in questa squadra, peraltro in linea con Pillastrini il quale, per la nostra filosofia, che dà spazio ai giovani e che è improntata a un rigoroso budget, è il miglior allenatore in circolazione. E poi qualche sacrificio s'è fatto, basti pensare a Reynolds, non uno che passava per strada, nonostante le attuali percezioni del pubblico, in verità, un po' tiepide. L'americano, che ha punti sicuri nelle mani, è un giovanotto serio ed equilibrato: appena arrivato e indietro di condizione, s'è messo al servizio dei suoi nuovi compagni. Mi vien da dire - fa notare il presidente - che, entrando in squadra, ha chiesto permesso... Come dimostrano i pochi tiri che s'è preso aspettando una forma migliore. Non a caso Cremona, che non ha dimenticato le sue qualità di atleta e di uomo, ci ha fatto i complimenti per averlo scelto». - Qualcuno, là dietro, avanzerà... Che sia Passera il primo indiziato? «L'argomento non è di mia competenza, toccherà al tecnico fare le sue scelte e al giocatore, se non sarà contento, decidere se cambiare aria o restare. Per me questa squadra va bene». Peccato che a una Cimberio lanciata, tocchi adesso un viaggio senza speranza, com'è nella realtà la sfida all'esagerata Siena, senza nemmeno un orgoglioso ex come Galanda per la serie "grandi assenti". E già s'accettano scommesse su un corsa ad handicap... «Invece quella di Siena - ribatte Castiglioni - è la gara più facile di tutta la stagione. Battuta per battuta, Varese ci può provare, come accade quando non hai alcuna probabilità di spuntarla ma lotti per quei casi della vita nei quali il destino può fare una capriola. E' solo un'illusione? Sicuramente non andremo in gita e se, come dite voi, i valori solitamente emergono alla distanza, oso almeno sperare in un passivo tra i dieci e i quindici punti. E se così fosse, saremmo ancor più coscienti del nostro nuovo corso. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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