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«Tusek e Reynolds belle scoperte»


Lucaweb

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di GIANCARLO PIGIONATTI

Una verità è interessante quando

la si vede. E, tra rimpianti e nuove

scoperte, quella di una Cimberio

non malaccio dà sangue al cuore.

La classifica poteva essere più rotonda

ma, in compenso, concede

alla squadra di Pillastrini un margine

di sicurezza entro il quale essa

può lavorare in santa pace.

Il giovane presidente, dopo due

successi, si gode il momento,

d'una programmazione sin qui rispettata.

«Nonostante le tre delusioni

patite a Masnago noi, in società,

eravamo sereni, dipendendo

da pesanti assenze. Invece era

preoccupato il papà, probàbilmente

assalito dai fantasmi del

passato, come d'altra parte lo era

- spiega il giovane Castiglioni - papà

Cimberio che, come il mio,

sgancia il grano. Ora però, soprattutto

dopo lo sgambetto ai Benetton,

sono altre persone, distese e

speranzose».

- Varese sta laddove s'era collocata,

con cauto ottimismo, alla vigilia

del campionato, anche se - per

quel che le è accaduto - i due attuali

punti in più, di sicurezza, rispetto

ad alcune squadre, possono

persino sembrare una miseria.

«E qui le recriminazioni si sprecano:

una Cimberio sana e al completo

avrebbe potuto incasellare

altri quattro punti ed essere lì a

sfiorare certi sogni. Ma non tutti i

mali vengono per nuocere, non

abbiamo perso la testa, ci siamo

mossi con equilibrio e ragione come

dimostrano gli ingaggi di Tusek

e di Reynolds e siamo diventati

più ambiziosi. Lo sloveno, che

ho atteso al varco, se manterrà,

come penso, il suo recente profilo,

non farà rimpiangere Slay che

è decisamente più forte ma un

po' discontinuo nei suoi acuti. E

Reynolds, a questo punto, diventa

un valore aggiunto a quel reparto,

forse, meno consistente

della squadra», osserva Claudio

Maria Castiglioni il quale, invece,

avrebbe da ridire e parecchio sui

conti in rosso che ha presentato

la Lega Basket alle società.

«Ballano 900.000 euro, che dovrebbero

ripianare i club. S'arrangino.

0 meglio - dice - cambino

sistema di gestione perché se

ci mostrassimo compiacenti, assomiglieremmo

all'orchestrina

che suonava a bordo mentre il Titanio

affondava. In realtà dovremmo

ricevere maggiori contributi,

intendo quelli che il Coni elargisce

alle Federazioni e, se non "assedieremo"

l'ufficio di Petrucci,

non otterremo mai nulla in più.

Ma pensiamo a casa nostra, è meglio

».

- E magari ben oltre a certi orizzonti,

visto quel che offre questo

campionato nel quale, insistiamo,

una semifinale scudetto non

sarebbe poi così impossibile come

poteva sembrare anni fa. Se

vi è riuscita Biella, anche una

Cimberio, potenziata e ben allenata,

potrebbe alzare le sue mire.

«Desiderare fortemente una cosa

perché s'avveri? Mi sembra giusto

pensando a un obiettivo che ripagherebbe

fantasticamente società

e tifoseria dopo tanti anni

ma, ora come ora, pensiamo a

campare bene...».

- Allora non ci sarà un ultimo sforzo?

«Oggi come oggi crediamo in questa

squadra, peraltro in linea con

Pillastrini il quale, per la nostra filosofia,

che dà spazio ai giovani e

che è improntata a un rigoroso

budget, è il miglior allenatore in

circolazione. E poi qualche sacrificio

s'è fatto, basti pensare a Reynolds,

non uno che passava per strada,

nonostante le attuali percezioni

del pubblico, in verità, un po' tiepide.

L'americano, che ha punti sicuri

nelle mani, è un giovanotto serio

ed equilibrato: appena arrivato

e indietro di condizione, s'è messo

al servizio dei suoi nuovi compagni.

Mi vien da dire - fa notare il

presidente - che, entrando in squadra,

ha chiesto permesso... Come

dimostrano i pochi tiri che s'è preso

aspettando una forma migliore.

Non a caso Cremona, che non

ha dimenticato le sue qualità di

atleta e di uomo, ci ha fatto i complimenti

per averlo scelto».

- Qualcuno, là dietro, avanzerà...

Che sia Passera il primo indiziato?

«L'argomento non è di mia competenza,

toccherà al tecnico fare

le sue scelte e al giocatore, se non

sarà contento, decidere se cambiare

aria o restare. Per me questa

squadra va bene».

Peccato che a una Cimberio lanciata,

tocchi adesso un viaggio

senza speranza, com'è nella realtà

la sfida all'esagerata Siena,

senza nemmeno un orgoglioso

ex come Galanda per la serie

"grandi assenti". E già s'accettano

scommesse su un corsa ad

handicap...

«Invece quella di Siena - ribatte

Castiglioni - è la gara più facile di

tutta la stagione. Battuta per battuta,

Varese ci può provare, come

accade quando non hai alcuna

probabilità di spuntarla ma

lotti per quei casi della vita nei

quali il destino può fare una capriola.

E' solo un'illusione? Sicuramente

non andremo in gita e

se, come dite voi, i valori solitamente

emergono alla distanza,

oso almeno sperare in un passivo

tra i dieci e i quindici punti. E

se così fosse, saremmo ancor più

coscienti del nostro nuovo corso.

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