[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Imbattuti sul campo dove il sogno supera la reale forza di una bella squadra, giovane, simpatica, ben allenata, imbattibili per l'idea che hanno avuto, affrancandosi dal proprietario unico per diventare qualcosa che farà storia nel basket, nello sport professionistico e sul territorio, inventandosi il consorzio "Varese nel cuore" che adesso ha 70 associati, ma il telefono è sempre aperto come dimostra l'arrivo in questi giorni dell'ultima azienda, la Waste. [/size][/font]
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Varese la grande, la storia di uno sport inventata dall'ingegner Borghi, la capoclassifica del momento nella settimana dove il cuore batte più forte perché per fare l'otto su otto che farebbe arrossire le ricche e grandi già invidiose e in ritardo di punti, ci vorrebbe la vittoria domenica sera contro Sassari, altra meraviglia seconda in classifica. [/size][/font]
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Il telefono suona, la prevendita galoppa anche se ci sarà la diretta Tv, l'ansia aumenta perché come ricorda il veneziano Vitucci la squadra è bella,ma non imbattibile, anche se il suo presidente Cecco Vescovi, la nuova anima dirigenziale dopo esserlo stato sul campo fino allo scudetto della stella, non considera questo inizio folgorante «un fuoco di paglia». [/size][/font]
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Non c'è la certezza dei tempi della grande Ignis di Meneghin, Morse e del professor Nikolic in eterna battaglia con Milano, Cantù e Bologna, ma nell'aria senti qualcosa di speciale come nei giorni in cui Rico Garbosi diede il primo scudetto della storia, era il 1961, come nelle settimane che portarono i Roosters di Charlie Recalcati, Pozzecco e Andrea Meneghin al decimo e ultimo scudetto, era il 1999. [/size][/font]
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Visto che la speranza è un prestito fatto alla felicità, la Cimberio si gode il momento, ma chi lavora per lei, per il suo futuro, ha la stessa grinta del bassotto Ercole, che una volta era sulle moto di casa Castiglioni. La vera idea vincente è questo consorzio, sapendo che la cosa più importante è il pareggio di bilancio e per questo la società ha puntato su tanti giovani, cominciando da Polonara, accettando le rinunce, perché se sogni, tutti possono fare più di quello che ti aspetti. [/size][/font]
[font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Il presidente di "Varese nel Cuore" si chiama Michele Lo Nero, quasi 35 anni, origini e casa a Masnago, ricordi vaghi della grande lgnis, ma non dell'atmosfera che si viveva, tapascione cocciuto, impegnato nelle nuove strategie del marketing, dell'ottimizzazione delle nuove tecnologie. Sembrano poveri ma belli, ma questa etichetta lo fa subito reagire: «Siamo noi stessi, né poveri e forse neanche così belli come sembra. Certo non siamo ricchi, ma abbiamo idee. Questa è nata due anni e mezzo fa. Con Vescovi, il motore più ruggente, presidente della società sportiva, Claudio Maria Castiglioni anima Cagiva, Stefano Coppa e Vittorio Gandini, dell' unione industriali, abbiamo lavorato per valorizzare la proprietà diffusa, gestire al meglio la massima espressione sportiva del territorio, valorizzando il legame con la gente, occupandoci dei campioni, ma anche del sociale. Vogliamo comunicare con il cuore, parliamo con tutti, la nostra porta è sempre aperta, ringraziamo tutti. Il nostro budget lo verificheremo a giugno, considerando anche le giovanili, parte importante del programma, non arriviamo a 5 milioni di euro. Spendiamo per quello che abbiamo, la prima squadra incide per l'80%, siamo certificati. Si può entrare con poco, ma devi garantire almeno 3 anni d'impegno, poi dipende da quello che l'associato vuol fare per valorizzare il suo marchio all'interno del consorzio dove gli sponsor principali sono Cimberio, Fim immobiliare, Teva farmaceutici, Air One compagnia aerea e Sisal Superenalotto. Stiamo lavorando per il miglioramento del palazzetto, un costo sopra il milione di euro, ma necessario. La squadra sta andando bene, c'è una glande atmosfera, la storia del club è la nostra forza, non ci siamo mai sentiti soli anche se all'inizio sembrava tutto così difficile. Realisti, sappiamo chi siamo e questo è già molto importante». [/size][/font]
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