Jump to content

Vescovi: «Gruppo unito ma fragile»


pxg14

[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
Emergono impietosi i limiti caratteriali della Cimberio di fronte alle qualità morali di Montegranaro. E il presidente Cecco Vescovi fa nuovamente appello alla squadra chiedendo una svolta immediata sul piano dell'atteggiamento per evitare di sprofondare nei meandri della lotta salvezza.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

«Purtroppo il match di domenica ha rappresentato la conferma che basta poco per far emergere la fragilità di questa squadra. Era un rischio contemplato nel momento in cui abbiamo optato per la soluzione Bizzozi; ora i giocatori (foto Blitz in alto) sono nudi davanti alle proprie debolezze e pagano alla grande i loro limiti. Però basta con giustificazioni, rimpianti e recriminazoni su quel che poteva essere: dobbiamo serrare i ranghi e vincere quelle due o tre partite che servono per chiudere il discorso salvezza al più presto possibile».
Il massimo dirigente della Cimberio individua un problema evidente sul piano della scarsa abitudine della squadra al clima rovente delle sfide salvezza: «Non è un problema tecnico ma mentale. Montegranaro è una compagine abituata a dare il massimo ed a giocare con lo spirito da battaglia di chi è consapevole che lotta per salvarsi. Noi invece no, e lo dimostra il fatto che abbiamo concesso il triplo dei rimbalzi offensivi con lo stesso numero di tiri tentati. È chiaro che questo è l'aspetto più preoccupante, ma dobbiamo adeguarci subito: già da domenica dovremo pensare che ogni pallone è determinante e lottare col coltello tra i denti».
Dunque, la ricetta indicata da Vescovi è quella di far leva sul collettivo e sullo spirito di gruppo, rifuggendo la paura che ha bloccato la Cimberio nel finale della sfida contro la Sutor.
«Dobbiamo pensare ad eseguire nel migliore dei modi le poche cose che siamo in grado di fare con sicurezza e lavorare al massimo in palestra senza farci condizionare dalla paura che non porta a nulla. Dobbiamo giocare con quello spirito che Montegranaro ha mostrato domenica a Masnago ma anche noi a volte abbiamo fatto vedere, facendo leva sul collettivo e non sulle individualità. Tiriamo fuori senza alcuna esitazione lo spirito di sacrificio facendo cose utili per la squadra: un aiuto difensivo, un blocco, un tagliafuori. Basta parole: compattiamoci tutti insieme e cerchiamo di terminare il campionato nel modo giusto».
Certo, ora la trasferta di domenica sul campo di Pesaro - distante soli 4 punti - diventa un match delicatissimo ma ancora non determinante: «Ci aspetta una partita delicata ma in fondo avremo ancora quattro gare casalinghe non impossibili. E comunque il calendario delle rivali dirette, soprattutto Montegranaro e Cremona, è più difficile del nostro. Tutto dipende dal nostro atteggiamento, che deve cambiare immediatamente mettendo da parte le velleità di alta classifica: dobbiamo concretizzare quel poco che serve per metterci al sicuro».
Il presidente esclude comunque ulteriori svolte legate al mercato e chiede alla squadra di trovare al suo interno le risorse caratteriali per reagire: «Nessun ulteriore cambiamento: adesso la reazione ci deve essere perché non posso credere che i giocatori non abbiano quel minimo di amor proprio indispensabile per uscire da questa situazione. Dobbiamo averlo tutti insieme per superare paure e limiti: di certo il gruppo non è disunito, ma indubbiamente è molto fragile e nel momento difficile anziché fare quadrato ci si guarda in faccia in attesa di qualcuno che faccia scoccare la scintilla. Ma questo non possiamo più permettercelo».
Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
 


User Feedback

Recommended Comments

There are no comments to display.



Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...