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  • 12 Maggio 2012
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    Scritto da Nicol� Cavalli
     
    La lunga attesa dei play-off sospesa tra sogni e realt�

    Tra una settimana sapremo gi� molto del destino della Cimberio. Innegabilmente sembra gi� segnato nel senso di un'eliminazione. Troppi i dati, statistici e non solo, a favore della Montepaschi: la prima classificata della stagione regolare non ha mai perso una serie contro l'ottava; i verdi del Palio mirano alla sesta corona consecutiva (sarebbe un record); Varese non approda in semifinale dal 1999. Ma l'elemento pi� ineluttabile viene dal campo, con la forza di Siena � un vero carro armato � pronta a scagliarsi in direzione della fanteria prealpina.

    Potremmo stare ad elencare la profondit� della rosa toscana, il talento fuori dal comune di McCalebb o di Andersen (due che, si svegliano con il piede giusto, ti consigliano di tornare a letto per evitare problemi), le energie mentali che Pianigiani sa costantemente infondere ai suoi anche nei frangenti di difficolt� atletica o mentale.
    Su queste righe, per�, proviamo oggi a stilare qualche considerazione pro Varese, fornendo alcuni dati che potrebbero regalare incertezza � non siano cos� blasfemi, sportivamente parlando, da indicare una possibile qualificazione � alla sfida contro gli scudettati. A novembre la Cimberio fece ottima figura al PalEstra, perdendo in volata nonostante l'assenza di Fajardo e un break patito in avvio, al termine di una bella rimonta non concretizzata a causa di una tripla di Stipcevic rifiutata dal ferro. I biancoverdi, seppur stiano perpetuando il loro dominio in Italia a livello di trofei, hanno totalizzato un numero complessivo di W ben inferiore rispetto alle passate cavalcate e hanno abbandonato l'Eurolega (vera chimera della societ� magistralmente guidata, dietro la scrivania, da Minucci) in anticipo e con qualche contraccolpo psicologico. Infine, l'et� media dei ragazzi di Pianigiani � piuttosto alta, segno di un'epopea destinata a finire non troppo in l�, non essendo ipotizzabile nello sport professionistico assistere a decenni di sole vittorie.

    Dubitiamo che sar� proprio la banda varesina a infliggere il colpo di grazia a Stonerook e compagni. Ma vorremmo intravedere il sacro fuoco negli occhi di tutti, da Diawara a Demartini, per chiudere una stagione in chiaro scuro con una fiamma di luce. Perch� la Montepaschi ha �scelto� di misurarsi con Varese (vari giornali hanno certificato un atteggiamento molle dei senesi contro Bologna, evitando il rischio di ritrovare gli ostici felsinei al primo gradino della scala play-off) e i nostri ragazzi non vorranno assumere le sembianze di spauriti agnelli sacrificali dopo i mezzi rimpianti per un ottavo posto che sarebbe stato ampiamente migliorabile.

    Altri pochi giorni d'attesa e poi via alla sarabanda dei quarti di finale. Partite ogni quarantotto ore, tatticismi, colpi duri, ribaltoni, viaggi, pathos, polemiche, gomiti alti e canestri d'autore. L'essenza della palla a spicchi condensata in una sfera di emozioni. Molto pi� banalmente, se Varese ricevesse un aiutino dal fattore �C� e pescasse la nottata giusta nel tiro da tre, potrebbe iniziare a divertirsi. Ricordando che mesi di lavoro spesso vengono valutati in base alla qualit� del congedo finale. Speriamo di uscirne tutti orgogliosi...

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