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  • Magnano:"Vamos a ganar"

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    Lucaweb

    7 Gennaio 2006

    Scritto da La Provincia

    Voglio una squadra che corra in contropiede per raccogliere i frutti del lavoro difensivo

    VARESE I giocatori, dopo l'ultima seduta del venerd�, escono dal campo a testa bassa. Poca la voglia di parlare, non c'� spazio per gli scherzi che spesso hanno allietato il dopo allenamenti della Whirlpool. Sono tutti concentrati in vista del derby? Pi� precisamente sono distrutti. Massacrati da una settimana estenuante. "Ramon", come lo chiama Gianfranco Castiglioni, negli ultimi giorni ci ha dato dentro di brutto. Per preparare con la consueta, puntigliosa precisione una gara importantissima come quella di domani.
    �Li voglio carichi per questa partita - attacca Magnano - pronti e tonici anche fisicamente. A Milano voglio vedere una squadra
    che corre, che vola in contropiede. Finora lo abbiamo fatto troppo raramente. Ecco, voglio che il buon lavoro difensivo buttato in campo ogni volta abbia un seguito anche in attacco. � assolutamente inutile sbattersi come degli indemoniati in difesa se poi non riusciamo a rendere al meglio nella transizione, ovvero nel passaggio dalla difesa all'attacco. Ci troviamo quasi sempre a giocare con gli avversari schierati. Tutto � pi� difficile se rinunciamo a una nostra caratteristica, la velocit�, che invece dobbiamo sfruttare. Domani dovremo saper correre, volare�.
    Coach, ci spieghi come batter� Milano.
    "Mettendo in pratica la nostra filosofia di sempre, ovvero quell'atteggiamento difensivo che ci ha permesso di giocare delle splendide partite e vincere con delle grandissime squadre. Stando in campo come sappiamo: intensi dal primo all'ultimo minuto. E giocando come vogliamo: da squadra intelligente." Cosa intende per intelligente?
    "Vedete, Milano non sta attraversando una bella situazione. Il momento per loro � difficile e io sono convinto che ci troveremo davanti una squadra "garrita", che ci aggredir� subito, che prover� a mettere in chiaro le cose. Che fin dalla palla a due far� di tutto per dirci "Ehi ragazzi, questa � casa nostra e qui comandiamo noi...". Dobbiamo aspettarcelo, e avere la forza di restare calmi. In questo star� la nostra intelligenza, che ci potr� far vincere."

    Milano � obbligata a conquistare i due punti. Lo � anche Varese?
    "Obbligati? No, mi sembra una parola un po' troppo forte. Sono abituato a guardare a casa mia, e a parlare della mia squadra. E quindi dico che noi vogliamo vincere. E lo vogliamo con tutte le nostre forze. Faremo tutto quello che la nostra testa e le nostre dieci dita ci permetteranno di fare per vincere. Come il leone quando caccia, che attacca e finisce la preda ferita e in difficolt�, cos� noi dovremo essere abili a sfruttare la crisi psicologica nella quale loro si trovano per colpirli."
    Dopo essere rimasto a secco lo scorso anno, in questa stagione un derby lo ha gi� vinto. Ci a preso gusto?
    "Aspettiamo il secondo! Vincere a Cant�, � stato stupendo, e vogliamo ripeterci. Certo, queste sono partite difficili, particolari, aperte a ogni pronostico. Sono quelle gare che ogni atleta ama giocare e ogni allenatore ama dirigere. Un derby nella pallacanestro italiana � qualcosa di affascinante. Ed � sentito da tutti: societ�, tifosi..."
    Dall'inizio della stagione si va ripetendo che il primo obiettivo di questa squadra � la conquista della Final Eight di Coppa Italia. La sfida di domenica con Milano �, in questo senso, una finale?
    "� una finale esattamente come tutte le 34 partite del campionato. I risultati, le vittorie e i trofei si costruiscono e si raggiungono con un cammino lungo tutto una stagione. Poi la gente, forse giustamente, si ricorda solo delle ultime sfide, delle finali. Ma non bisogna dimenticare quello che ti ha permesso di raggiungere una finale. Tutte le partite che sono venute prima sono ugualmente importanti. Domani a Milano sar� un altro passo, importantissimo e difficile, nella strada che spero ci porter� a Forl�."
    Questa sera si lascer� andare a qualche rituale scaramantico in vista del derby?
    "Per chi mi avete preso? No, io non sono assolutamente superstizioso. L'unico rito scaramantico che conosco � il lavoro in palestra."
    Francesco Caielli


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