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  • Varese 82 Cantù 65

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    Lucaweb
    16 Gennaio 2011
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    Scritto da Nicol� Cavalli
     
    Una rediviva Cimberio annienta le resistenze della Bennet con un ultimo quarto da favola. Goss mattatore della cavalcata vincente.

    simoneraso_goss.jpgMasnago si veste a festa e diviene teatro della rinascita dell'orgoglio di una tifoseria impazzita dalla gioia, della sublime recita di una squadra che risorge come la Fenice dopo quaranta giorni senza vittorie, della cavalcata di un eroe, Phil Goss (foto Simoneraso), che trascina i compagni a un'affermazione altisonante.
    Nei forum, nei dibattiti, nelle chiacchiere da bar, qualcuno in settimana aveva evocato lo spettro del derby perso di trentacinque punti nell'ottobre 2004. Se oggi avesse messo il naso dentro il palazzetto a un minuto dalla fine, avrebbe letto sul tabellone uno strabiliante 82-59, poi tramutatosi in 82-65 per la signorilit� di Recalcati e per il piede alzato dall'acceleratore quando il traguardo era gi� stato superato a braccia alzate.
    Potere delle motivazioni, della cadenza settimanale degli impegni che permette allenamenti pi� consoni a una compagine non giovanissima, della voglia di rivincita di un gruppo toccato nell'orgoglio dopo gli ultimi passi falsi.

    L'avvio feroce di Varese propizia nei primi due minuti un parziale di 6-0. Trinchieri striglia i suoi e innesca un pressing a tutto campo che mette in crisi l'affannosa regia di Rannikko, ancora visibilmente debilitato dai recenti guai fisici. Green � una sentenza dai liberi e ribalta il risultato sul 9-10. L'ingresso di Slay produce rimbalzi e falli subiti, ma anche forzature in attacco. Goss e Fajardo tengono la Cimberio a stretto contatto, ma ogni canestro � reso impresa titanica dalla difesa della Bennet. Il perdurante equilibrio � spezzato dal 3+1 di Mazzarino, vera anima dei brianzoli. Al mini intervallo gli ospiti chiudono sul 15-19 e Varese deve fare i conti con i nove falli commessi e le altrettante palle perse.

    Nella seconda frazione si inceppa la vena balistica dei biancobl�. Solo Micov (13 punti alla fine) buca la retina, per il resto � l'ardore di Varese a dettar legge. Dopo 14 minuti la Cimberio trova finalmente il primo canestro da oltre l'arco con Galanda. E' il momento chiave del mezzogiorno varesino: Demartini si invola in contropiede, Rannikko trova una tripla e ancora il capitano, con un movimento sontuoso, sigilla il 31-22. La Bennet non demorde e ricomincia a macinare una buona pallacanestro. Micov non � pi� la sola bocca fuoco; Tabu d� velocit� alla manovra e Marconato prende le misure a Slay. Mazzarino sbaglia il ciuffo del sorpasso e con due soli secondi Goss pesca dal cilindro un canestro da ben oltre la met� campo. Un benevolo presagio in ottica della ripresa e pi� cinque (38-33).

    Rientrata sul parquet con il piglio giusto, Varese trova dieci lunghezze di vantaggio con Rannikko e Fajardo. Nel breve volgere Cant� inventa un parziale di 0-12 e placa per qualche istante i fluttui della marea biancorossa (43-45). Qui la Cimberio � bravissima a non disunirsi e a portare avanti il proprio piano partita, mantenendo lucidit� in attacco e fisicit� in difesa. Phil Goss comincia il suo personale show e Thomas, cuor di leone nonostante l'annosa condizione fisica, brucia con sapienza la retina della retroguardia Bennet. Cant� non demorde e rimane in scia grazie a un paio di sciagurate scelte difensive che lasciano Ortner (oggi sottotono) libero di siglare il 59-56.

    Ci aspettiamo un finale punto a punto, un'altra partita da cardiopalma. Invece Varese innesca le marce altissime e regala minuti di basket sopraffino. La difesa a zona imbavaglia il tentennante attacco canturino, Slay mostra i muscoli e cattura, senza fronzoli, ogni pallone vagante per l'area colorata; Fajardo fa altrettanto e si costruisce conclusioni facili. Ma il vero protagonista � Goss, fenomenale per rapidit�, per arguzia (cinque palloni recuperati), per cinismo: una schiacciata in contropiede regala il 66-56, una tripla siderale respinge le velleit� dei brianzoli sul 78-58.
    Una sola squadra in campo, Varese, corona i suoi sforzi volando sempre pi� in alto alto, tra il furore generale, forte di un parziale mostruoso di 23-3. E' l'ora della standing ovation per il funambolico Goss, dell'ingresso dei giovani, dei cori folkloristici di una partita dalla storica tradizione. In tribuna stampa il galateo impone compostezza, ma costa fatica trattenersi di fronte a un simile spettacolo sportivo. Il meno diciassette di fine gara � una magra consolazione per Mazzarino e compagni, apparsi svagati e fragili rispetto agli standard abituali della terza forza del campionato.

    Varese trova cos� una vittoria meritata, figlia di un approccio gagliardo e di una volont� ferrea. Cant�, in palese giornata negativa, offre un'inaspettata controprestazione: percentuali a tratti infime e lotta al rimbalzo persa pesantemente (35 a 24 il dato eloquente) sono il marchio della partita odierna della Bennet.
    La Cimberio dovr� attendere qualche ora per conoscere il verdetto della qualificazione in Coppa Italia. Serviranno risultati concomitanti fortunati per conquistare il biglietto per le finali di Torino.
    Ma il futuro della stagione degli uomini di Recalcati passer� soprattutto per l'infermeria: con i pieni recuperi di Rannikko e dell'imprescindibile Thomas, Varese potrebbe tornare a correre.
    Altrimenti sarebbe necessario un intervento su un mercato.
    Una bellissima vittoria non pu� cancellare il mese e mezzo di batoste subite e impone di non abbassare la guardia. Ma oggi � giusto brindare: come da tradizione, l'affermazione contro Cant� ha un sapore ghiotto e uno retrogusto inebriante.

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