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  • 6 Novembre 2011
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    Scritto da Nicol� Cavalli
     
    La Cimberio prima domina, poi rischia grosso. Infine conquista una vittoria d'oro e consolida un'ottima classifica.

    Varese si presenta sul parquet con l'insolita divisa rossa, usata abitualmente in trasferta, e si stringe in un ideale abbraccio alle vittime dell'alluvione, in ricordo delle quali si leva in cielo un caldo e toccante applauso.

    Le squadre partono a ritmo alto nonostante le assenze pesanti (Fajardo per la Cimberio, Rose per la Pepsi) e gli arbitri intervengono a ripetizione per sedare il gioco bellicoso. Ne esce un pregevole inizio di gara, contraddistinto da sorpassi e contro sorpassi. Fletcher (gi� in doppia cifra dopo una manciata di minuti), pi� volte ben imbeccato dal folletto Collins, ha vita troppo facile nella sguarnita area prealpina; i padroni di casa rimangono a contatto con Hurtt e con la poderosa schiacciata di Diawara (12-13). Lo stesso francese interrompe un momento negativo con una tripla da fermo (15-17). I bianconeri sfruttano al meglio i viaggi in lunetta e prendono un lieve vantaggio. Varese trae giovamento dall'ingresso di Stipcevic e mette il naso davanti grazie a un'iniziativa di Ganeto (24-23). Uno sfortunato autocanestro di Diawara e un tiro pesante del play croato permettono di mandare in archivio la prima frazione sul 27-25.

    Anche Reati, con personalit�, prende parte alla sagra del bersaglio grosso, quindi � bravo a pescare il sottomano del 32-27. Le formazioni perdono verve offensiva e segnano con maggiore difficolt�, ad eccezione dell'indemoniato Fletcher. Righetti, confermando gli standard della stagione passata, non ne indovina mezza e regala un paio di possessi agli ex compagni, fortunatissimi a inventare una tripla fantascientifica con Stipcevic. La formula senza centri di ruolo, la pi� adatta viste le perduranti amnesie di Garri e Talts, si rivela una mossa sagace. Ancora Kangur e Diawara arrotondano il bottino: � 45-33 tra la baraonda di Masnago. �Kuba� decide di non fermarsi e regala ai suoi il pi� quindici con un movimento di alta scuola. Le mani gelide di Rannikko consentono alla Pepsi di riavvicinarsi un po' grazie a Maresca e Smith, poi il finnico (1/5 dal campo) trova finalmente la retina. Alla pausa lunga il tabellone indica 50-37; e le statistiche ribadiscono lo stato di grazia, purtroppo fugace, dei ragazzi di Recalcati nel tiro da tre: 9/12.

    Fletcher assomiglia a un extraterrestre venuto a illustrare la pallacanestro ai comuni mortali: i suoi sette punti consecutivi fanno strabuzzare gli occhi. Per fortuna di Varese, il lungo con passaporto comunitario predica spesso nel deserto e i biancorossi possono mantenere la doppia cifra di vantaggio con due fulmini di Hurtt. Quando Smith e Collins segnano dalla lunga, la partita torna in bilico: 57-53. Recalcati pecca nel suo difetto di ritardare la chiamata dei time-out: all'ennesimo pasticcio dell'offensiva Varese, l'allarme suona pi� forte (59-57). La terna castiga Diawara con due fischi avversi consecutivi e fa infuriare la platea: cinque falli di squadra contro zero nella prima met� del periodo sono francamente un eccesso. Doornekamp, uscito dalle tenebre, sigla due volte il pareggio, prima sul 59-59 e poi sul 62-62. Un'infrazione di passi folle, comminata a Kangur, e un contatto macroscopico non ravvisato su Diawara, consacrano la fine di ogni rapporto di civilt� tra pubblico e direttori di gara.

    Si ricomincia dal 64-63 e dalle palline di carte lanciate in campo, dalle paure di una Varese poco fluida e dell'entusiamo della banda di Sacripanti (limitata dall'infortunio di Stipanovic ma forte nello spirito). Kangur mette fieno in cascina ma lo brucia poco dopo con un errore marchiano in contropiede. Diawara si intestardisce in giocate troppo rischiose, Collins mostra lampi di bravura e Smith regala il vantaggio ai campani 69-71.
    Rannikko e Garri ridanno ossigeno ai prealpini; poi i tabelloni del PalaWhirlpool smettono all'improvviso di funzionare: intermezzo grottesco, un po' da film thriller, un po' da commedia italiana di scarso valore. Varese non riesce a scappare, cos� Caserta pu� procedere con oculatezza assommando punticini dalla linea della carit�, 78-77. Talts e Kangur arpionano in maniera circense un rimbalzo in attacco, dal quale spuntano due tiri liberi per Stipcevic. Lo stesso Rok veleggia a recuperare la palla vagante dopo l'errore di Collins e, di nuovo in lunetta, non trema: 84-80. Fletcher accorcia il divario, Ganeto fa soltanto uno su due e Caserta ha il pallone per impattare. Il tiro di Smith sorvola il ferro: il copione prevedeva vittoria con il fiatone, gli attori hanno interpretato bene. Da anni il popolo di Varese stringeva in gola il coro �salutate la capolista�, oggi era il giorno propizio per intonarlo. Alla quinta di campionato il valore � aleatorio, ma una settimana di primato rende l'atmosfera festosa.

    In attesa di due trasferte sportivamente terribili, Recalcati pu� tirare un sospiro di sollievo. Domenica prossima si viaggia verso la casa di Kobe Bryant e di Sabatini, tra quindici giorni nella tana dei campionissimi di Siena. Dalla regia segnalano che l'asso dei Lakers non � approdato nella citt� Dotta. Errata corrige: ci aspetta la Virtus guidata da McIntyre. Non sar� un asso dell'NBA, per� attenzione a non sottovalutarlo. D'altronde, al cospetto dell'insolita capolista, nessuno � intenzionato a porgere regali...
     
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