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  • Varese-Pesaro 84-78

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    Lucaweb
    9 Gennaio 2005
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    Scritto da Giulio P.
     

    Pubblico delle grandi occasioni quello che gremisce le tribune del Palaignis: � per questo ancora pi� irreale il silenzio che riempie l�aria nel minuto dedicato alla memoria delle vittime dello tsunami che introduce la sfida final eight fra due blasonate biancorosse.
    Non c�� Becirovic nell�avvio dei padroni di casa e non � una sorpresa: sorprende di meno che, in attesa di Postell, Marco Crespi dia un posto da titolare a Matteo Malaventura, 15 minuti di media sin qui in campionato.
    I primi tre tiri Castigroup sono di un Nolan che prova a sfidare le lunghe braccia di Frosini dentro l�area ospite, anche se con alterni risultati. Per la Scavolini tanta palla sul perimetro, con Smith che deve lottare centimetro a centimetro, e blocco a blocco, per togliersi dalle costole un Digbeu versione Bostik. Sono proprio la difesa ed un ottimo Farabello a procacciare il primo allungo di Varese, condito dalla tripla di Digbeu (10-6 al 3�59�).
    Il piccolo Penn prova a fare tutto da solo, riavvicina Pesaro ad un tiro ma poi va fuori giri: miscelando con sapienza il dentro-fuori, la Castigroup piazza un 8-0 che la spinge sino a + 11 con meno di tre minuti sul cronometro del primo quarto, anche se il neoentrato Archibald, lungo ma dinamico, � un rebus per Nolan e Callahan. Quando anche Farabello si prende una pausa e la transizione libera spazi per Smith, Pesaro fa sentire il suo fiato sul collo degli uomini di Magnano (che ha limitato al minimo indispensabile le rotazioni) e chiude il primo parziale a � 4 (20-16).
    Tornano finalmente Becirovic e Bowdler, ma � De Pol ad aver bisogno di un cambio, che il coach argentino gli regala dopo un paio di tiri presi - e sbagliati - con l�attacco fuori equilibrio, che hanno consentito a Pesaro di ritornare avanti di uno (20-21). Becirovic fatica � come previsto - contro Penn, senza che si vedano dei grandi aiuti: lo sloveno commette subito due falli e torna in panca con il punteggio in perfetta parit�: 25-25 a � 6 minuti, con un Archibald che, secondo il detto di Nikolic, riempie il secchio di latte e poi lo rovescia, prendendo un paio di bei rimbalzi, segando qualche punto, ma non tenendo un granch� in difesa contro Nolan e beccandosi pure un tecnico sul quale Varese rimette la testa ben davanti (31-25, 6�30� giocati).
    Anche Bowdler imita lo scozzese, esibendo lodevoli sforzi alternati ad evitabili ingenuit�, ma riempie l�area quel tanto che basta per sconsigliare Pesaro dal penetrare, intestardendosi in sterili giochi di perimetro che spingono Crespi a ritentare con l�inventiva di Penn, ottenendone meno di zero. Grazie anche alla �mollezza� a rimbalzo della coppia Ress-Mottola Varese si spinge, con Nolan e Farabello, sino al + 12 e chiude poi 42-32 un primo tempo nel quale Pesaro ha avuto il 20% da tre e subito a rimbalzo (20-15) nonostante abbia giocato quasi sempre con due lunghi veri, quanto per centimetri.
    Al ritorno delle squadre in campo, nonostante l�infortunio che toglie dal campo De Pol, l�inerzia mentale � ancora tutta casalinga, anche perch� la difesa pesarese ha tempi e riflessi da gita al mare; Nolan ci sguazza, corre anche in contropiede e segna 7 punti in 3 minuti e mezzo, siglando il 51-38 su cui Crespi chiama, furente, time out: ma non c�� molto da dire quando s�attacca in due (Penn e Smith), qualcuno (Archibald) non difende, qualcun�altro (Mottola) non sa cosa sia il tagliafuori. Per larga parte del terzo quarto il vantaggio casalingo fa lo yo-yo sopra la doppia cifra, almeno fino a che Pesaro non trova punti ravvicinati con i lunghi ed il contropiede, arrivando al 57-48, e galleggiando poi sul � 9 in attesa della terza sirena, complice anche il calo della difesa di casa, cementata comunque da un buon Callahan.
    Quando anche l�attacco s�inceppa, la Scavolini risale ancora ed arriva a � 3 proprio mentre Magnano ha ritentato la carta Becirovic: servirebbero invece chili e centimetri per riempire un�area sempre pi� preda delle incursioni ospiti (63-60, 6 alla fine) nonostante abbia fatto la sua ricomparsa anche Bowlder.
    Quando non te l�aspetti, i carneadi giocano il jolly: due missili di D.W. e Bowdler insaporiscono un 7-2 che d� fiato a Varese (70-63 al sesto minuto). Pesaro risponde con i �soliti noti�, Smith e Milic: 70-68 in meno d�un minuto, ma c�� Nolan a fare ancora + 5 dall�arco, prima che Bowdler esca per falli. Anche Becirovic muove il tabellino con un libero e in difesa �si sbatte� su Milic.
    Ma, soprattutto, la paura dei suoi pick&roll con Nolan spaia la difesa pesarese e consente a Nolan l�accoppiamento con Penn per il 76-69 che a meno di due minuti pu� gi� essere decisivo per il risultato, almeno quanto la bomba di Saniboy che procura il +8, doppiata subito dalla prodezza di un redivivo Mottola (79-74, 48� da giocare). Smith fa � 3, De Pol dalla lunetta d� ancora il + 5, poi Penn decide che va bene cos�, s�accontenta di perdere con un tiro da scarto senza sapere che Becirovic indoviner� il siluro da met� campo che fa 84-78.
    A tempo scaduto giunge anche la notizia del successo partenopeo a Siena, che apre a Varese le porte delle final eight forlivesi, � l�ennesima buona notizia della serata.
     

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