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  • Varese-Queluz 91-83

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    Giulio
    14 Dicembre 2004
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    Scritto da Giulio P.
     

    Scommettiamo che sulla lavagna di Magnano, prima della partita, stavano scritte, pi� o meno, queste cose: �Piano di gioco, difesa, contropiede e � mi raccomando- a met� campo solo scelte ad alto rendimento�.
    Ordini fin troppo facili da eseguire quando l�avversario � nettamente inferiore, per mezzi tecnici se non per atletismo, e denuncia fin dall�avvio carenze tattiche che nel basket professionistico non dovrebbero essere ammesse: se per� l�intensit� cala, la sfera gira poco e va dove non deve, anche i nani diventano giganti�
    Fatto sta che dalla palla a due, alla quale Varese di presenta con Callahan-Nolan sotto le plance ed il �solito� trio di esterni, i portoghesi impiegano quasi tre minuti a mettere due punti a referto, per un 6-2 casalingo che in un amen � gi� 11-2, prima che il centro ospite David Dik, paurosamente distratto in difesa, non sigli un 5-0 che tiene apparentemente vivo il match.
    Poche note sul taccuino: Queluz ha buoni corridori/saltatori, pi� bravi a subir fallo che a trasformare i liberi, mentre la Corimec � in overdose di backdoor, omaggia palloni alle prime file del parterre e nonostante un Callahan particolarmente tonico �volicchia� ma non decolla (17-13 con circa due minuti da giocare nel primo quarto).
    Nel frattempo, Magnano ruota quasi tutto il quintetto e finisce il periodo con Allegretti, Marin e Bolzonella in campo a fare anche buone cose, soprattutto in attacco e soprattutto i primi due (23-19 alla prima sirena).
    Quando si riparte, Magnano schiera anche il pressing; la palla circola per linee esterne, anche perch� l�unica seria minaccia in area � Nolan, preso a fare a �panzate� con l�altro lungo ospite, Watkins, che gli ha preso le misure dopo un primo tempo difficile.
    E se Varese non segna (3 punti in 4 minuti e mezzo, con quattro triple sbagliate su cinque tentate) al Queluz bastano 7 miseri punti in altrettanto tempo per tornare a contatto, complice anche una difesa sugli esterni che non produce pi� recuperi e spesso perde l�uomo (26-26).
    E� tempo di tornare al classico: esce Nolan ma rientrano tutti gli altri titolari, finalmente Digbeu ci piglia dall�arco, la difesa si stringe ancora quel tanto che basta a mandare in confusione gli scadenti trattatori di palla portoghesi per un 6-0 che restituisce al punteggio dimensioni pi� accettabili (32-26).
    Le �stelle� portoghesi sono a riposo, per� la panchina del Queluz produce punti a sorpresa un po� con tutti: il vantaggio biancorosso oscilla fra i 5 e gli 8 punti ma i padroni di casa non corrono pi� e contro la difesa schierata alternano scelte sciagurate a sciocchezze varie, consentendo agli ospiti di chiudere anche il secondo quarto a contatto (40-36). Clamorosi, nel tabellino, i 10 rimbalzi di un Callahan che ha anche preso fiato in panchina.
    Alla ripresa delle ostilit�, dopo un intervallo a ritmo dance, Varese � ancora lenta nei riflessi ed imprecisa dalla lunetta: l�attacco passa troppo spesso dalle mani di Callahan e Dik mette un altro 5-0 che � la fotocopia del miniparziale del primo tempo (43-41).
    Quando i tempi si fanno difficili, sempre meglio affidarsi a scelte collaudate: Farabello � rapace, Nolan si fa trovare in post basso e sulle rotazioni un po� pigre della difesa avversaria arrivano finalmente anche i tiri da tre per un break di 17-5 che porta Varese a + 14 (60-46).
    Se per� escono Digbeu e Farabello, la pressione sugli esterni avversari scende non poco e l�attacco va in rottura prolungata: ne beneficiano un po� tutti i portoghesi, mettendo insieme � da sotto soprattutto, ma anche da fuori - un 13-2 che irrita Magnano e soprattutto rimette gli ospiti a distanza di "insicurezza" (62-59 alla sirena del terzo quarto).
    Contro ogni pronostico iniziale, abbiamo dunque una partita anche negli ultimi dieci decisivi minuti, ai quali la Corimec si affaccia con quattro titolari e la sorpresa serale Marin.
    Nolan sbaglia canestri facilissimissimi e il Queluz, con un atletico Andrade, � l� a -1 quando gli arbitri inventano (va detto�) un antisportivo del moro capoverdiano, che viene quindi espulso per aver gi� commesso analoga infrazione nel terzo quarto.
    Varese per� non ne approfitta, la difesa del Queluz, molto fisica, non � certo quella disorganizzata dei primi venti minuti e non suona quindi strano il primo vantaggio portoghese al minuto tre e spiccioli (66-67).
    Magnano fa riposare Digbeu, ha punti pesanti da Marin e Becirovic ma la difesa in uno contro uno � sempre problematica (infatti il francese torna quasi subito in campo) mentre Vik punisce gli aiuti con il tiro da fuori: come ti adegui ti adegui, la coperta � sempre corta, Watkins in post basso sigla l�ennesimo �microscarto� ospite (75-74, 4 minuti al termine).
    Il 4-0 firmato De Pol rid� le ali alla difesa, Becirovic recupera per l�81-74 ma puntuale Queluz si riaccoda a -2, prima che Saniboy dia l�ennessima spallata con un 2+1 di tecnica e potenza che procura quel minimo vantaggio poi difeso sino alla fine, fra paure francamente evitabili (91-83).
    Prendiamo i due punti e non lamentiamoci: la guida del gironcino di Uleb � gi� risultato da apprezzare per una squadra che, priva anche dell�infortunato Bowdler, denuncia oggettivi limiti di organico, sotto i tabelloni, dove Vik e Watkins hanno spadroneggiato, ma anche nel reparto dietro, dove manca d�un difensore per gli esterni guizzanti e d�un tiratore affidabile e continuo.

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