20 Dicembre 2006
Scritto da La Provincia
Il presidente:"La stretta di mano col sindaco Fontana per me � sacra, se cambiano le carte in tavola porto via la squadra"
VARESE La vicenda riguardante il palazzetto di Masnago e gli accordi tra l'amministrazione comunale e la Pallacanestro Varese sta assumendo sempre pi� i tratti classici della telenovela: comica, assurda, grottesca, drammatica. Una storia che non avrebbe nemmeno dovuto cominciare, che da troppo tempo si sta trascinando e che ha minato la pazienza di un uomo tranquillo come Claudio Castiglioni. Vale la pena di fare un po' di chiarezza: lo chiedono a gran voce quelli che il palazzetto lo abitano tutte le domeniche, i tifosi di Varese che di queste cose sono stufi e vorrebbero parlare solo di pallacanestro.
2001: ANTEFATTO Si deve tornare indietro di qualche anno: nel 2001 la famiglia Castiglioni rileva dai Bulgheroni la propriet� della Pallacanestro Varese. Si pone subito il problema di dover raggiungere un nuovo accordo con il comune circa l'utilizzo del palazzetto, che con la nuova propriet� verrebbe utilizzato quotidianamente anche per gli allenamenti e non solo per le partite come accadeva con la gestione Bulgheroni (la squadra si allenava al Campus). Si giunge in breve tempo ad un accordo su base biennale, rinnovabile per i successivi due anni.
2003 2004: DUE ANNI DI BUIO
I problemi iniziano alla scadenza dei primi due anni dell'accordo: secondo l'amministrazione comunale � necessario sedersi attorno ad un tavolo per rinegoziare la convenzione, secondo la Pallacanestro Varese invece il contratto stipulato due anni prima prevedeva il rinnovo automatico anche per i due anni successivi. Siamo nel 2003, e fino al 2005 le due parti non riescono a trovare una soluzione. �Secondo quanto ci eravamo detti nel 2001 - spiega il presidente Claudio Castiglioni - scaduti i primi due anni l'accordo si sarebbe rinnovato fino al 2005. Il comune non ne ha voluto sapere, e anche noi siamo rimasti fermi sulle nostre posizioni: per due anni non abbiamo trovato una soluzione�.
Per il biennio 2003-2004, durante il quale la Pallacanestro Varese ha utilizzato il palazzetto senza una convenzione, il comune pretende il pagamento dell'intero canone d'affitto: si genera cos� un debito pregresso.
2005: IL DIALOGO
Soltanto nel 2005 le due
parti trovano un punto di incontro, grazie soprattutto alla volont� di Claudio Castiglioni: �La storia si stava trascinando da troppo tempo - spiega - e non ne potevamo pi�. Per cui ho detto al comune "Va bene, avete ragione voi, vi pago l'affitto per il biennio incriminato". Con il sindaco e l'amministrazione abbiamo dunque raggiunto un accordo di pagamento rateizzato - in cinque anni - del debito. Rate che, va sottolineato, noi stiamo regolarmente pagando. Cos� come abbiamo regolarmente pagato l'affitto per la scorsa stagione: tutte le accuse di insolvenza che nei mesi scorsi sono state sollevate nei nostri confronti sono assolutamente prive di fondamento�.
2006: L'ACCORDO FANTASMA
II 2 febbraio 2006 con un comunicato stampa l'amministrazione annuncia, tra squilli di tromba, la firma dell'accordo tra il comune e la Pallacanestro Varese per la gestione futura del palazzetto. Firma che in realt�, a tutt'oggi, non � ancora arrivata. �E non certo per nostra volont� - continua Castiglioni - noi quella convenzione l'avremmo firmata anche subito. Purtroppo si � passati da un rinvio all'altro, fino agli ultimi sviluppi�
LA FIDEIUSSIONE
Nelle ultime due settimane la situazione si complica dopo che il comune richiede alla Pallacanestro Varese, a ulteriore tutela, una fideiussione sul debito pregresso. �� una richiesta assurda, alla quale non intendo piegarmi: ci � stata chiesta una fideiussione per coprire un debito che noi stiamo gi� pagando, e per il quale io e il sindaco avevamo raggiunto un accordo sigillato con una stretta di mano, un gesto forse un po' antico, ma che per me conta ancora molto. La fideiussione sul pregresso � un'operazione tecnicamente impossibile, non ci possono chiedere una cosa del genere�.
SVILUPPI FUTURI
Da questa sera (ma probabilmente la discussione slitter� a domani) il consiglio comunale, prima di scambiarsi gli auguri di Natale, affronter� la questione. Ma Claudio Castiglioni � categorico: �Non ne posso pi� di questa storia: se Varese non ci vuole, vorr� dire che porteremo la squadra da un'altra parte, dove ci costruirebbero ponti d'oro pur di darci una mano�.
Francesco Caielli