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  • 5 Febbraio 2008
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    Scritto da La Prealpina
     
    La Cimberio deve evitare l�ultimo posto, intanto guarda avanti...

    Sembra inevitabile la retrocessione in LegAdue per una Cimberio sprofondata di nuovo nella spirale delle sue contraddizioni tecniche e caratteriali dopo lo "scatto di nervi" successivo all'ultima rivoluzione tecnica che ha fruttato solo due punti in tre partite, potenzialmente abbordabili. La sconfitta casalinga contro Teramo ha quasi azzerato le speranze di salvezza della formazione biancorossa, anche se dagli uffici di via Sanvito giustamente si esorta la squadra a non gettare la spugna.
    �Fino a qualche giorno fa la speranza di tutti era quella di poter ancora rientrare nel gruppone delle squadre attualmente attestate tra i 16 e 18 punti: la sconfitta di domenica, obiettivamente, rende le cose molto pi� difficili ma finch� la retrocessione non sar� matematica abbiamo il dovere di crederci e lottare ancora�, afferma il diesse Mario Oioli.
    Che continua cos�: �Quella di domenica sembrava una partita di fine stagione, siamo andati in campo a testa bassa senza neppure quella carica supplementare che la beffa di Rieti avrebbe dovuto suscitare a livello caratteriale. Ma, siccome siamo professionisti, abbiamo il dovere di esserlo fino in fondo anche se la classifica � impietosa�.
    Oggi la squadra torner� in palestra per cominciare un lavoro di condizionamento atletico gi� programmato nel corso della pausa per le Final Eight di Coppa Italia.
    Venerd� e sabato la Cimberio sar� di scena a Verona in un torneo quadrangolare con Scafati (prima avversaria dei biancorossi in semifinale), Udine e Fortitudo Bologna. Nell'occasione della trasferta scaligera si spera di poter rivedere in campo Tierre Brown, gi� al lavoro ieri insieme con il preparatore atletico per proseguire nella fase di recupero dal guaio muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime due partite. La "routine quotidiana" continua senza segnali di "resa" da parte della societ�, evitando di prendere in considerazione, per il momento, un�ipotesi di "smobilitazione" a livello di organico oppure certe scelte di natura "programmatica" in un�ottica stagione 2008/2009 da affrontare in LegAdue. Sicuramente non bisogna chiudere il campionato all'ultimo posto in classifica, in questo caso la Cimberio avrebbe il ruolo di "prima riserva" nel caso in cui si rendesse necessario un ripescaggio per "colmare" dei vuoti nell'organico dell'A1.

    �Nella peggiore delle ipotesi l'obiettivo del penultimo posto - ammette Oioli - � da inseguire fino in fondo, il che significherebbe mantenere un'ossatura l pi� possibilmente competitiva�.
    E� prematuro anche qualsiasi discorso relativo al mercato del prossimo anno, considerando la differenza sostanziale a livello regolamentare tra A1 e campionato inferiore (laddove serviranno eventualmente sette italiani "veri" con due soli americani e un comunitario). Al momento attuale il "portafoglio-contratti" della Cimberio pu� contare sugli accordi con Marco Passera e Giorgio Boscagin (scadenza prevista nel 2010) oltre che con Giacomo Galanda e Marcus Melvin (legati fino al giugno 2009), oltre ai giovani Genovese, Antonelli, Marusic e Pietras. Scadono a fine giugno invece gli accordi con Hafnar e De Pol oltre a quelli con gli stranieri Brown, Lloreda, Beck ed Holland. Ma proprio nell'ambito degli accordi pluriennali potrebbe essere individuato il nucleo dei giocatori da valutare come "base di partenza" per il futuro, pur col dubbio relativo alla disponibilit� del capitano della Nazionale (ancora qualche settimana fa "sondato" dagli spagnoli del Girona) a scendere in LegAdue. Valutazioni che restano in verit� premature mancando ancora tre mesi di gare a patto che lo spirito della squadra non sia quello di domenica contro Teramo. Dietro le quinte qualcosa si muove con Cecco Vescovi che, dopo il cambio di ruolo (da vice allenatore a dirigente in seguito al "passaggio di consegne" in panchina tra Mrsic e Bianchini) sta "studiando" da general manager. Sar� lui il "prescelto" da parte del presidente Claudio Castiglioni nei panni dell'uomo forte di un nuovo ciclo tecnico e societario da inaugurare l'anno prossimo?
    Giuseppe Sciascia

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