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Ecco il ''profondo'' Goss, valore in più per la Cimberio. Con vista sui playoff


Lucaweb

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Zigzagando in area con gambe veloci e mani sicure, s'aprono le difese rivali.

Non bisognava essere degli scienziati per capire che, zigzagando in area con gambe veloci e mani sicure, s'aprono le difese avversarie.

Chiamalo, se vuoi, talento. Che Phil Goss possiede, magari in una certa misura ma - per quel poco che possa risultare - diventa un'enormità preziosa nei giochi di questa Cimberio, almeno così concepita nei suoi uomini roccia.

Se Dio vuole, lo si è ripreso, adesso è quel che conta. Sotto di una decina di punti o quasi, Recalcati lo ha sguinzagliato in campo tra l'eccitazione degli spalti e l'americano, tanto amato e atteso dai tifosi che mai si sarebbero sbarazzati di lui, ha spaccato la difesa di Sassari, in preda a improvvisi tarli.

In un batter d'occhio la rimonta, dopo di che ci pensavano Stipcevic, Diawara e compagnia a spazzare la squadra di Sacchetti attraverso un'alluvione di canestri sino a un più 24 che all'inizio pareva un'eresia. Non si può esagerare, o peggio bestemmiare, nel paragonare Goss al biblico Mosè dominatore sul Mar Rosso, ma le sue accelerazioni profonde, seppur contate, hanno provocato squarci nello schieramento sardo dove era bravo a farsi trovare Talts che, si sa, quando riesce a piazzarsi sotto il tabellone imbuca sicuro.

È pur vero che Goss nel secondo tempo è un po' sparito ma il suo contributo aveva già reso in soldoni, cioè in coraggio e sicurezza, per una Pall. Varese tornata come collettivo alle sue convincenti edizioni, non senza la consapevolezza che d'ora in poi potrà avvalersi di quelle variabili di gioco atte ad aggredire l'area ed evitare uno stucchevole tiro al bersaglio.

Certo, Stipcevic ha messo diversi canestri dall'arco e in solitudine di fronte a una difesa disorientata dall'assortimento di soluzioni biancorosse, compreso il contropiede per dire di momenti di grande spettacolo.

Sacchetti ha lasciato la sua Varese abbastanza frustrato e sconsolato avendo dovuto subire Goss quale arma in più per la Cimberio e il suo Hosley che, più vagante che svagato o tutte e due le cose insieme, ne ha combinate grosse, come dimostra il suo 4/16 al tiro. Toltolo di mezzo, i sardi sono piombati a meno 3 per un finale che Varese, bisogna dirlo, ha domato con merito.

Giocatori come Hosley sono come sciatori fuori pista che provocano valanghe: che fare? Un allenatore è sempre nelle loro mani, nel bene come nel male, in questo caso bisogna mandar giù badando a non rovinarsi il fegato.

Il caro Meo s'è invece tanto arrabbiato con uno dei Diener che ha replicato stizzito ma, soprattutto, con gli arbitri che gli sono parsi inclementi nei confronti dei suoi uomini. Da oggi è acqua passata, Sassari sta lassù.

Un po' più giù ma con orizzonti più ampi, con vista sui playoff, si trova una Cimberio decisamente più convinta nei suoi mezzi, dovendo però dimostrare la sua forza, presumibilmente accresciuta, fuori casa.

G.C.P.

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