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A conti fatti una serena formalità


Lucaweb

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Una stagione, che volge alla fine, autorizza già a metter mano ai bilanci dopo tante utili istruttorie quali sono le gare vissute per mesi e mesi. Prepariamoci a quelle voci di fantasia che, per colpire l'immaginario del tifo, mancando riferimenti ufficiali, trapassano una realtà ancora lontana e nemmeno prefigurabile se pensiamo, per esempio alla figura dell'allenatore, non essendo certa la conferma di Recalcati. L'estate non sta finendo, anzi è di là da venire, quindi c'è ancora tempo per operazioni di mercato, possibili solo a bocce ferme, anche se questo, a volte, sembra il momento buono di qualche affare o, comunque, di accordi già presi fra giocatori e società, fors'anche rari ma credibili. Accadde lo scorso anno sotto gli occhi di Varese, ricordate Kangur (foto Blitz) promesso a Siena? Poi non se ne fece nulla, solo e semplicemente perché Minucci ci ripensò e parcheggiò qui l'estone perché potesse convincerlo vieppiù. Sarà questa la volta buona per Kangur a Siena? A fine giugno scadrà, se non ricordiamo male, il contratto di Diawara, resta da capire quali siano le intenzioni del club biancorosso. Dunque, interrogativi ve ne sono e diversi sul tavolo di decisioni che, innanzitutto e fatalmente, sono legate alla prima questione da affrontare, che riguarda l'allenatore. Sin qui c'è silenzio, vero o presunto che sia: la scelta spetta alla società, sovrana nelle sue delibere, accadde con Pillastrini da cui si liberò pur avendo un contratto aperto. In caso di una conferma, toccherà poi a Recalcati far conoscere la propria volontà. Nel frattempo il suo operato è sotto gli occhi di tutti a meno che non lo si voglia vedere: due stagioni con doppio play off attraverso squadre che, in entrambi i casi, non attraevano i favori della critica, giunte poi settima e ottava ma con due vittorie in più. Se qualche scetticismo dovesse animare i mai contenti, ci si può sempre ragguagliare, in rapporto tra potenzialità e rendimento, con il campionato di club più accreditati per talento, quale Avellino, persasi per infortuni e altro o, se preferite, per maggiori e sostenute ambizioni come dimostra Roma la quale, ancora una volta, dietro la Cimberio, ha solo mangiato... polvere.Proprio nella capitale rivangano la delusione facendo notare il miglior piazzamento di Varese aspettando i contestatori adeguate spiegazioni di uno dei campionati più tristi della storia recente proprio da parte di patron Toti il quale, poco prima della fine del lockout della Nba, aveva addirittura ingaggiato due assi come Andrea Bargnani e Tyreke Evans, diventati poi, e forzatamente, ''inafferrabili'', dopo di che Roma ha vissuto senza un play degno di grandi ambizioni. Insomma quell'eccesso, che fa a pugni con un organico sconcertante, pretende un chiarimento. Qui, invece, non ne deve dare Cecco Vescovi, nemmeno mezzo, pur magari recriminando per qualche occasione sprecata, sempre che abbia creduto convintamene in una stagione più prestigiosa. Certo, un successo ad Avellino avrebbe potuto dare un senso concreto a quel ''salto di qualità'' il cui termine, spesso, è usato per rendere meglio un'idea, evidentemente il destino si è messo di mezzo in favore della squadra di Vitucci, frenata per molto tempo dalle assenze di Dean e Spinelli, non due ''pisquani'' che passano per strada. Grinta, cuore e attaccamento sono i soliti argomenti di coloro che, non sapendo fare analisi tecniche, rifiutano la realtà (che non è la loro) mentre tutto si può rimproverare a Stipcevic ma non certo la mancanza di applicazione e professionalità.

Abbiamo ragione di credere che i tifosi più ragionevoli apprezzino l'operato di Carlo Recalcati il quale ha dimostrato di valere più di tanti suoi colleghi in circolazione, i quali vanno su o giù, nelle mani delle due, tre ''stelline'' che hanno disposizione e non viceversa, quindi dipendenti dalle loro lune. Oggi c'è Teramo a Masnago: a conti fatti questa gara è solo una serena formalità. Gli uomini di Recalcati, sentitisi nella sera di Avellino come dei prigionieri dopo un giorno di libertà, non hanno colpe particolari da farsi perdonare, semmai vanno consolati e spronati aspettando i play off con Siena, più soverchi che mai..

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