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Cadeo:"I tifosi possono stare tranquilli"


Lucaweb

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Scritto da: (G.S.)

- Fa il punto della situazione Giulio Cadeo, il giovane tecnico di Arcisate cui la

Metis ha affidato il timone per i prossimi due anni. Le prime certezze della Varese che verrà sono rappresentate ancora dalla continuita del gruppo italiano cui si aggiunge la conferma di Callahan: un valore aggiunto da cui partire per quanto riguarda la profondità della panchina e le scelte future di

mercato dove l’arrivo virtualmente certo di Rancik rappresenta una prima e succosa novità:

«Al momento attuale abbiamo sotto contratto Bolzonella, Allegretti, Cahahan, De Pol e

Farabello più Conti, Marin e Dabkus - A meno di opportunità importanti i primi 5 faranno certamente parte della squadra: se arriveranno richieste verranno comunque portate a conoscenza dei giocatori perche vogliamo soltanto elementi contenti di restare a Varese senza voler tenere controvoglia nessuno. Un altro giocatore che vorremmo aggiungere a questo gruppo è Andrea Meneghin: per conto mio sono convinto che in questa squadra Andrea possa starci molto bene diventando qualcosa di più importante di un semplice membro del gruppo».

Un gruppo deve è ancora incerta la collocazione di Cecco Vescovi, la bandiera di Varese

che con il tecnico varesino ha avuto un confronto a cuore aperto utile per chiarire una situazione "spinosa:

«In settimana ho avuto un colloquio amichevole e molto distensivo con Cecco - afferma Cadeo - Siamo arrivati ad una chiarificazione necessaria perchè io ho sentito delle cose e lui delle altre circa i rispettivi pensieri, ma con lui non ho mai avuto alcun tipo di screzio durante o dopo il campionato: per effetto di pensieri espressi o riportati malamente sembra che ci siano dei problemi molto più grandi di quello che sono. In realtà ci siamo scambiati le nostre idee. Cecco ha ribadito che gli piacerebbe giocare ancora a Varese ma che non ci saranno problemi se prenderemo strade diverse. E’ stato giusto riportare le cose nella giusta dimensione, anche perché al di là delle scelte che ognuno farà non porterò rancore nei confronti di nessuno: spero che chi lascerà Varese trovi una situazione diversa che dia stimoli e soddisfazioni altrettanto importanti. Questo aspetto non vale solo per il caso Conti ma è una mia filosofia generale che ho sempre ribadito da quando ho preso in mano la squadra. Penso che non si possa mettere in discussione la mia buona fede nell’intento di fare il meglio possibile con la squadra della mia città e riuscirci sarebbe la cosa più bella in assoluto».

Ed è lo stesso Cadeo a "respingere” le voci relative alla sua volontà di eliminare completamente il gruppo dei “senatori”:

«Non so perchè sia nata questa voce ma ritengo sbagliato ascoltare soltanto una campana - afferma il tecnico della Metis - Questo è un mondo fatto di pressioni e pettegolezzi non bisogna perdere la visione di quello che è il bene della società. Saranno i fatti a dire chi ha ragione ma sicuramente non mi sono piaciuti i termini usati: i termini ”cacciato” o "bruciato" fanno pensare a una situazione da combattimento, invece nel mondo dello sport i casi di bandiere che decidono in un modo o nell’altro di cambiare squadra sono all’ordine del giorno. So bene che tutto il mondo è paese per l’umoralità delle letture sulle situazioni dello sport, ma perche a Varese non proviamo ad essere diversi ed a vedere le cose in maniera più costruttiva?

Sono convinto che la critica e la discussione sulle scelte non solo di gioco ma anche di strategia siano normali in qualsiasi piazza, ma queste cose debbono far crescere l’ambiente e non creare ulteriori tensioni"

Il gruppo italiano sarà dunque un punto di partenza fondamentale su cui costruire la nuova Metis; ed anche se i "cugini" di Milano continuano a “sparare” colpi su colpi, il tecnico varesino tranquillizza la tifoseria relativamente alle intenzioni della società.

«Ai tifosi dico di stare tranquilli perchè stiamo lavorando per allestire una squadra competitiva - sostiene Cadeo - Tanto per guardare in casa dei nostri vicini Milano sta vivendo una situazione particolare che poi andrà verificata nel tempo, mentre Cantù non ha alcun giocaore italiano nel roster al contrario di quanto avviene in casa nostra. La solidità del nucleo italiano resta infatti una garanzia assoluta per la Metis

2004/2005: nel gruppo dei giocatori confermati abbiamo due nazionali italiani come Allegretti e De Pol, un nazionale argentino come Farabello, un elemento utilissimo come Callahan e un ragazzo molto interessante come Bolzonella che qualcosa ha già dimostrato. Il prolungamento dei contratti

Marco e Federico sono stati i primi due “colpi’ di mercato e cercheremo di trovare per loro la giusta collocazione, o a Varese o in altri ambiti, che siano il definitivo trampolino di lancio per la loro progressione. La base di questi 5 giocatori è un vantaggio notevole in un mercato difficilissimo dove la concorenza delle squadre dell’Est sugli stranieri è difficilissima da superare"

E intanto il tecnico della Metis si prepara insieme a Mario Oioli al ”giro degli States" setacciando le varie Summer Leagues alla ricerca del nuovo asse play-pivot “a stelle e strisce”: più che al “grande nome” Varese sembra intenzionata a puntare su giocatori che abbiano “fame” di gloria e voglia di

crescere insieme al gruppo...

«Cercheremo un play e un pivot, ruoli in cui in questo momento siamo scoperti e dove servono giocatori importanti anche se non tralasceremo di osservare anche altri elementi - afferma Cadeo - Alla Summer League andremo per cercare quei giocatori che i tifosi

si aspettano per completare la squadra. Più che di elementi di nome c’è bisogno di giocatori che abbiano dentro qualcosa da donare al gruppo: negli ultimi anni la società ha sempre compiuto sforzi importanti per assicurarsi personaggi con un passato di rilievo che però non sempre ha reso secondo le aspettative. Noi vogliamo ragazzi che abbiano sete di gloria e voglia di crescere: non è una questione di carta d’identità ma di mentalità, e comunque sono fiducioso sulla possibilità di costruire una squadra di buon livello. In fondo abbiamo ancora spazio per i 4 stranieri e sono convinto che, al di là dell’ingaggio di Rancik, con 3 colpi importanti si potrà costruire un organico all’altezza delle aspettative. Stiamo lavorando tutti i giorni alla ricerca di elementi di valore ma non

vogliamo farci prendere dalla foga e scegliere con oculatezza nel limite delle disponibilità del budget».

Un organico “profondo” che possa sposare la filosofia cestistica del tecnico varesino - un gioco spumeggiante figlio di una difesa aggressiva e spregiudicata - è l’idea su cui la società sta lavorando per accontentare in pieno Cadeo, che non teme problemi di minutaggio nonostante la sua volontà li puntare su una rotazione con 10 giocatori.

«L’idea è quella di allestire un organico con 10 elementi veri per praticare un basket veloce usando molto una difesa allungata - sostiene Cadeo - Già adesso i giocatori che ci sono in organico hanno caratteristiche adatte a questo tipo di progetto. So che avere una rotazione così lunga potrebbe causare difficoltà relative ai minutaggi ma è un problema che mi accollo volentieri perchè il tipo di pallacanestro che vorremo fare è molto dispendiosa. Vorrei giocatori pronti a dare sempre il massimo senza riposarsi in campo ma rendendosi utili anche senza segnare dei punti: per lo spirito comune che si vorrà dare al progetto vorremmo sfruttare al meglio le possibilità offerte da questo tipo di scelta».

Cadeo rimarrà comunque coinvolto nella gestione del settore giovanile, il suo "amore’ affidato quest’anno alle cure del neo-assistant coach Tarcisio Vaghi.

«Seguirò ancora le giovanili nella speranza di avere tempo ed energia per dare qualcosa ai ragazzi - afferma il coach della Metis - Andremo avanti sulla linea tracciata in questi 3 anni con Tarcisio Vaghi che coordinerà il settore giovanile; in questi giorni stiamo valutando dei ragazzi che ci hanno proposto e segnalato come il 19enne lungo Verri di Fidenza e l’interessante play Poeta di Salerno. L’idea comunque è quella di completare il gruppo di allenamento della serie A con 3 o 4

elementi dell’Under 21 dietro i 10 giocatori che dovrebbero fare parte della rotazione».

Edited by Lucaweb
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