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Nel mirino biancorosso c’è Albano


Lucaweb

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Scritto da: Giancarlo Pigionatti

Non è da "novanta" l’ultimo "pezzo" biancorosso ma ci sta in mezzo a un promettente puzzle e in coda a un mercato che non scoppietta più. Corey Albano, classe 1975, 207 centimetri, cittadinanza italiana, riappare nel mirino di Varese che, a sentire Claudio Maria Castiglioni, completerà il roster biancorosso. C’è tempo per l’ufficializzazione, non essendo ancora chiusa la trattativa ma al giovane vicepresidente, direttamente in prima linea quest’estate, v’è da credere.

Per dirla sempre con franchezza, Albano - non malaccio tecnicamente - non s’attaglia a quelle attese cui ci stava abituando la società, soprattutto dopo la "caccia", fors’anche impossibile, all’asso finlandese Mottola il quale, proprio ieri, ha firmato per la Dinamo Mosca. Il "quattro", in forza a Napoli nella scorsa stagione, lima un po’ gli entusiasmi, almeno i nostri, non tuttavia i giudizi sulla squadra che restano fortemente lodevoli. Qualora si chiuda, questa trattativa trova una sua logica di collocamento, stando giust’appunto alle strategie della Pallacanestro Varese che, incalzata da Magnano, non intende tirare per le lunghe, pure alle prese con un mercato che in fatto di italiani o comunitari non offre gran che, a parte qualche elemento, come Ress, attratto dalle offerte (anche tecniche, come quelle di un’Eurolega) della Fortitudo. Tusek avrebbe fatto comodo ma Varese ha già Hafnar come nuovo comunitario, anche per una questione di date e termini, sicchè Albano rappresenta una dignitosa via di fuga da un’imbarazzante o fastidiosa impasse, vietata da Magnano che vuol subito lavorare con la squadra al completo. Corey non ha alle spalle capolavori ma nemmeno scempi, si tratta di un elemento che ha buon mestiere e pure qualche dote, mancandogli però una continuità gagliarda. Cinque stagioni in Italia (due a Verona, una a Pesaro e due a Napoli) tradotte in cifre fanno 8,4 punti di media e 4.9 rimbalzi a gara. Giorni fa abbiamo accennato a una certa teoria secondo cui Varese, non trovando l’elemento ideale, avrebbe potuto spendere molto meno di quanto messo in conto e rifarsi in futuro, a febbraio, per ritoccare l’organico. Claudio Maria Castiglioni fa capire che questa è filosofia pratica, costretta dagli eventi e che, in ogni caso, non giudica di ripiego. Nel gioco delle coppie, Collins e Bolzonella, Garnett e Farabello, Howell e Fernandez sono sicuramente quelle di maggior valore, da prime sei squadre d’Italia, ma non sono certo "scalcagnati" i tandem Albano - De Pol e Hafnar - Allegretti. E poi Magnano ha già fatto capire di voler utiulizzare Fernadez anche come "quattro". Staremo a vedere, aspettando notizie. Altre arrivano da Reggio Emilia che ha preso in prestito Blizzard, in forza nel campionato scorso a Cantù ma di proprietà senese, mentre la Fortitudo annuncia l’ingaggio dell’ala Nestoras Kommatos, campione d’Europa con il Maccabi Tel Aviv e naturalmente Ress, un italiano di belle speranze.

Giancarlo Pigionatti

Edited by Lucaweb
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