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Whirlpool, obiettivo dimenticare Forlì


Lucaweb

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Scritto da: Giuseppe Sciascia

Le Final Eight? Una pagina amara, certo, ma domani è un altro giorno, e quel che conta è tagliare il traguardo playoff! Così l'atmosfera del clan Whirlpool con l'attenzione sempre meno concentrata sull'atto di presenza di Forlì, pensando alle 8 gare casalinghe nelle 14 partite che separano Varese dalla "linea di demarcazione" di fine stagione regolare. E' Mario Oioli a dettare la linea della società sulle priorità attuali:

«Certamente quella di Forlì è stata una brutta prestazione, ma non possiamo fecalizzare eccessivamente l'attenzione su quel che è successo in Coppa Italia - afferma il DS varesino - Venerdì abbiamo una partita casalinga importantissima contro Roma, la prima di due gare consecutive che ci debbono portare verso le zone alte della classifica. Prepariamoci e lavoriamo senza ingigantire i problemi strutturali che ci sono già in vista di questi impegni certamente delicati. Il momento non è dei migliori, ma il campionato ha confermato più volte che per noi l'importanza del fattore-campo è fondamentale e già in altre occasioni ci ha permesso di imporci contro avversarie più quotate».

E proprio i 24 punti messi in cascina dopo 20 giornate di campionato sono la vera "cartina di tornasole" del valore effettivo di Varese, al di là dei tonfi pesanti contro Climamio e Siena che per quanto "rumorosi" e preoccupanti non debbono cancellare tutto quel che di buono ha saputo costruirsi sinora il club biancorosso:

«I numeri ed i fatti contano più di tutte le valutazioni personali che si possono fare - sostiene Oioli - Dopo 20 giornate abbiamo vinto 12 partite, mentre lo scorso anno avevamo un record di 9 successi e 11 sconfitte e ci siamo salvati alla penultima giornata. Adesso siamo qui a parlare di situazioni molto diverse, soprattutto in virtù del fatto che per la prima volta dopo tanti anni possiamo portare avanti un progetto che possa durare nel tempo in virtù dei contratti in essere non limitati soltanto ad un anno. E' chiaro che cercheremo di volta in volta di migliorare le situazioni, ma la chiave di volta per arrivare in alto non si trova nel giro di un giorno...».

Certo ha fatto scalpore la doppia "resa senza condizioni" contro avversarie oggettivamente superiori ma già battute a Masnago con un atteggiamento ben diverso soprattutto in difesa, punto di forza sin dal mese di ottobre di una squadra di Magnano che senza la tenuta del suo "fortino" ha scoperto tutti i limiti del suo attacco:

«Sicuramente ci è mancato quell'atteggiamento di costante applicazione difensiva che era stato il nostro marchio di fabbrica fino a questo momento, ma un calo fisico nell'arco di una stagione intera è da mettere in preventivo - afferma il dirigente varesino - E' una cosa fisiologica che prima o poi tocca a tutti, magari adesso non siamo più così brillanti e avendo perso consistenza in retroguardia si concedono troppi canestri facili ad avversari comunque più forti».

Ma la necessità di non perdere di vista il "quadro generale" è ribadita a chiare lettere dalla dirigenza varesina, che invita a evitare processi e a rituffarsi con fiducia nel clima-campionato:

«Non bisogna farci prendere dall'isterismo e vorremmo che anche chi ci è vicino condividesse il nostro atteggiamento: stiamo facendo nettamente meglio degli anni scorsi, certo non possiamo parlare di obiettivi immediati come lo scudetto o la qualificazione all'Eurolega, ma il nostro è un progetto ad ampio respiro che vuole durare nel

tempo - conferma Oioli -La squadra è stata pensata in estate con una logica ben precisa, ma anche con dei parametri di spesa perfetti per le prospettive di una proprietà che ha indicato delle linee guida molto chiare. Non abbiamo fatto proclami

circa il nostro ruolo in campionato e quindi se c'erano delle aspettative nei nostri confronti per la partecipazione alla Coppa Italia vuoi dire che qualcosa di buono si era intravisto. Probabilmente abbiamo affrontato l'impegno in un momento

poco brillante, siamo i primi ad essere delusi per la brutta figura di Forlì ma ora quel che conta è la gara di venerdì contro Roma, dove dobbiamo tornare ad essere la squadra da battaglia di due settimane fa...».

Giuseppe Sciascia

Edited by Lucaweb
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