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Interviste dopo partita


Lucaweb

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Scritto da: Francesco Caielli

Ha gli occhi del generale che ha appena vinto una battaglia

importante. Ha lo sguardo stravolto del corridore che ha appena vinto

la maratona. Ha il sorriso furbo di chi sa di averla fatta grossa.

Ruben Magnano si gode tutto il calore dei 5000 diavoli di Masnago la

bellezza unica di una vittoria contro Cantù. "La nostra è stata una

bella partita -attacca il campione olimpico - e credo che il nostro

successo sia da isolare in quel momento difficile, quando Cantù è

rientrata a meno 2, e noi non riuscivamo più a fare nulla. Ecco, lì

siamo venuti fuori con la tranquillità dei grandi, e con la giusta

calma abbiamo ripreso a fare le nostre cose. Siamo tornati avanti e

abbiamo vinto la partita".

Ancora una volta la grande difesa di squadra è stata determinante per

questo successo.

Siamo stati abili a contenerli a rimbalzo in attacco, dove loro

solitamente sanno farsi valere. Siamo riusciti a limitare i loro

tiratori.

Anche l´attacco è sembrato più fluido del solito...

E´ stato determinante il lavoro dei nostri lunghi sotto canestro.

Sono stati abilissimi ad attirare su di loro la difesa e smistare i

palloni per i nostri esterni che hanno fatto il loro dovere.

Nota stonata, la brutta serata di Garnett. Cosa fare per recuperare

questo giocatore?

Dobbiamo lavorare per dargli fiducia, tutti. Chi sta dentro la

squadra ma anche chi sta fuori, perché non possiamo permetterci di

perdere un giocatore come lui. Con Cantù l´ho lasciato in campo anche

se non stava facendo bene proprio per questo, per non farlo crollare.

Il pubblico di Varese, ancora una volta, è stato straordinario. L´ha

sentito dalla panchina?

L´ho sentito io e l´hanno sentito i giocatori. Il pubblico è stato

determinante, soprattutto nel momento di maggiore difficoltà. Cantù

si è rifatta sotto, e Masnago ci ha spinti a vincere la partita.

Magnano ha sempre detto "finché vedo una luce, io lotto per

raggiungerla". Quella luce sono i playoff. E´ ancora lecito sperare?

Tutto parte da un sogno. Se ho sognato all´inizio della stagione, non

vedo perché dovrei smettere di farlo ora.

Sandro De Pol non è contento della partita giocata da Varese: "Siamo

stati arroganti e presuntuosi. Se vogliamo arrivare a giocarci i

playoff dobbiamo imparare ad ammazzare le gare come questa. Certo,

poi siamo stati bravi a reagire, però avremmo dovuto dargliene venti".

Soddisfatto Rolando Howell: "Se sono migliorato dall´inizio

dell´anno? No, non credo, soltanto ho capito di cosa ha bisogno la

squadra".

Francesco Caielli

Edited by Lucaweb
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