Lucaweb Posted May 31, 2008 Share Posted May 31, 2008 Scritto da: Giuseppe Sciascia Sogna ad occhi aperti Marco Passera, il playmaker varesino "consacrato" a livello nazionale dalla trionfale campagna-playoff disputata con la maglia della Vanoli Soresina di serie B1 che ha fatto "riscoprire" alla società biancorossa le qualità del 24enne regista cresciuto nelle file della Robur et Fides. E il vivacissimo regista del 1982 ha dimostrato il suo talento con la palla in mano negli allenamenti della scorsa settimana, strappando parole di elogio a Ruben Magnano circa le sue qualità offensive: «Gli allenamenti con i ragazzi dell'Under 21 sono stati un test relativamente probante per capire se fossi pronto per la serie A1, ma il fatto che Magnano mi abbia voluto vedere all'opera per valutarmi mi ha fatto estremamente piacere - spiega il playmaker varesino - Comunque vada a finire la storia la chiamata della squadra della mia città è stata comunque una bella soddisfazione per uno come me, che cinque anni fa aveva scelto di lasciare Varese per trovare spazio e mettersi alla prova. E gli apprezzamenti di un allenatore campione olimpico possono solo fare piacere: Ruben mi ha soltanto consigliato di fare un po' di pesi per tener botta con gli americani: se il problema è solo quello mi chiuderò in palestra per tutta l'estate...». E la chiamata della squadra della sua città rappresenta comunque una grande soddisfazione per Passera, che dopo aver completato il ciclo giovanile alla Robur aveva cercato fortuna altrove tra Vigevano e Soresina: «Ho preferito fare esperienze significative in serie B piuttosto che fare panchina in serie A, e sono convinto che le situazioni positive e negative che mi sono trovato ad affrontare mi abbiano permesso di migliorare - afferma Passera - Ora starà ad altri dire se sono in grado di tenere il campo in A1, ma nella peggiore delle ipotesi avrò comunque la mia chance in LegAdue. Una bella rivincita perché ero stato "bollato" come troppo piccolo e senza fisico: noi "normali" dobbiamo sempre dimostrare più degli altri, da quando vinsi lo scudetto Allievi con la Robur ai primi passi in B2 a quando lasciai Varese per Vigevano. Nei primi 3 anni di B1 ho fatto il cambio prima a Lamma e poi a Sorrentino, e qualcosa credo di aver imparato da loro: negli ultimi due anni ho avuto la squadra in mano e ho conquistato la serie A sul campo e con le mie forze, e non vedo l'ora di mettermi alla prova con i professionisti». E il regista varesino su cui la matricola Soresina è pronta a scommettere ad occhi chiusi per il suo esordio in LegAdue mette comunque qualche "pregiudiziale" legata al minutaggio per un suo eventuale sbarco in serie A1: «La chiamata di Varese sarebbe ovviamente un grandissimo onore, anche se poi toccherà alle società trovare un accordo -è il parere di Passera - Potrei addirittura vendere la macchina e andare al palazzetto in bici da casa mia a Casciago...Certo prima di lasciare la Vanoli dovrei pensarci bene, a Soresina sto proprio bene e società ed allenatore hanno piena fiducia in me. Certo nel momento in cui l'offerta in serie A1 fosse allettante sarei molto ma molto tentato, a patto che ci sia la garanzia di avere un minimo di spazio: sicuramente non me ne andrei da dove sono adesso per fare panchina come e accaduto a Bolzonella, a non giocare mai impazzirei dopo un mese ma se invece ci fosse un discorso di responsabilità e minuti credo che sarebbe il momento giusto per mettermi alla prova. Arrivare in serie A partendo dal basso è stato difficile ma molto bello, e credo di aver sfruttato bene le mie occasioni per presentarmi all ' appuntamento al punto giusto di maturazione tecnica e personale». Giuseppe Sciascia Link to comment Share on other sites More sharing options...
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