Lucaweb Posted June 1, 2008 Share Posted June 1, 2008 Scritto da Giancarlo Pigionatti Eppur qualche cosa si muove. Innanzitutto Ruben Magnano che, oggi, torna a casa, nella sua Cordoba, dopo aver firmato quel contratto che, già stilato e definito nei dettagli, è da tempo in un cassetto. Un "uno più uno", val la pena ricordare, per dire che il fidanzamento tra Varese e il tecnico argentino potrà continuare anche nell'estate del 2007, se ne varrà la pena, per tutti e due. Ottimo lo stipendio, pur senza vistosi ritocchi, semmai alcuni traguardi a premio promettono una lievitazione in soldoni, tocca a Magnano gratificarsi... Ruben se ne va ma non abbandona il campo delle idee, quelle dalle quali dovrà prendere forma fa nuova squadra. Idee da concertare e definire con Claudio Maria Castiglioni, Mario Oioli (sempre che non se ne vada come, da giorni, fa supporre, se non si chiariranno certe posizioni dalle sue... parti) e, giust'appunto, Gianni Chiapparo, quindi da tradurre sul mercato attraverso operazioni fattibili, dipendendo inevitabilmente da quanti denari il club biancorosso sia disposto a spendere. Ed è questo il problema, il resto vien da sé o di conseguenza, bravura a parte di centrare gli obiettivi secondo un equo prezzo rispetto al valore dell'acquisto. Già, le idee. Ma quali? Stavolta Magnano, dopo aver riflettuto a lungo, abbandona ogni diplomazia per dire, seppur con un certo imbarazzo, questione d'animo, che Varese ha chiuso con De Juan Collins potendo decidere in proprio sull'opzione rescissoria di quell' uno più uno" che scade il 30 giugno e che il tecnico suggerisce pur senza un sostituto già in casa. Dunque, se il play statunitense ha scelto di restare non facendo valere la sua volontà di uscita, Varese dovrà utilizzare la fatidica clausola entro fine mese non senza un mucchietto di milioni di vecchie lire come risarcimento. Se l'indicazione del tecnico argentino sarà seguita alla lettera e nei... numeri (intendendo i quattrini), ci vuole poco per rinunciare a Collins, seppur con qualche rischio, ovvio allorquando s'abbandona una strada certa (anche se a volte non facile) per una incerta, non avendo individuato la Pallacanestro Varese il suo sostituto, identikit (per caratteristiche) a parte. Mclntyre, che suggerimmo tempo fa su queste colonne, proprio se si fosse voluto dare un taglio a sto' Collins, ha già trovato collocamento, guarda caso, a Siena, quindi in un club potente. S'è, dunque, perso del tempo, ammesso e concesso che Varese abbia poi la liquidità giusta spendibile da una famiglia da cui non si possono pretendere bagni di sangue e la quale aspetta un contributo deciso da parte della città. Magnano, nel frattempo, dopo aver pensato e ripensato, ha promosso Federico Bolzonella come secondo regista o comunque cambio del nuovo point-guard come lo definisce il tecnico, anche per quelle regole che vogliono sei italiani a referto, Ruben promette maggior spazio e presenza al play di Cavagnano, pur avendo avuto modo di apprezzare il talentuoso Marco Passera, tuttavia non è pensabile avvalersi di entrambi, seppur in un organico ampio a referto, non volendo danneggiare l' uno o l'altro. Magnano non vuol male ai giovani né l'augura ad Allegretti se non dovesse trovare una collocazione che faccia affiorare più i suoi pregi tecnici che i suoi difetti caratteriali, sicché il tecnico fa capire che, in maglia biancorossa, l'ala varesina non ha molte carte da giocare. Il 30 giugno scade anche l'opzione per Rolando Howell, almeno da parte di Varese, visto che il centro statunitense, non esercitando sin qui alcuna volontà di rescissione, ha verosimilmente deciso d'essere biancorosso anche il prossimo campionato. Ma il tecnico lascia aperta ogni porta, anche per chiuderla, eventualmente, in faccia (si fa per dire), a Howell la cui leggerezza lo tormenta, pretendendo Magnano un "centrone". «Ogni mossa di mercato va rapportata al nostro progetto tecnico e di riflesso agli uomini che abbiamo confermato per capire quante e quali operazioni ci tocca fare. Se terremo Rolando, uno grande e grosso dovremo pur sempre catturarlo. Howell è in ascesa ma - spiega Ruben - la sua carrozzeria non è da aviazione pesante, sicché ci serve un potente centro di riferimento. A me preme innanzitutto l'asse play-pivot secondo quel sano equilibrio che suggerisce la mia filosofia, il resto ruota attorno e più ha qualità, migliora il collettivo. Ma play e centro sono il perno su cui s'appoggia l'intero sistema di gioco, per questa ragione Howell non è ancora, a mio modo di vedere, confermatissimo, avendo bisogno di una quercia d'uomo». Magnano in vena di rivoluzioni? Alla faccia della continuità e di un ipotetico e contenuto budget. Ogni tecnico, si sa, è idealista ma è anche l'ultima persona che può fare una squadra con i soldi degli altri. Magnano ha però voce in capitolo, bisogna capire sino a che punto le sue osservazioni saranno tradotti in autentiche mosse. Ultimo particolare, non trascurabile, riguarda Garnett che ha ancora un anno di contratto, rescindibile solo attraverso una costosa transazione, ebbene Magnano, oggi come oggi, lo giudica trattabile... Per dire che al meglio mai si debba rinunciare, anche con un effettivo già in casa. Magnano ha sue idee, resta da chiedersi se sono tutte realizzabili per tempi e soldi. O per lo stesso mercato che, magari, avrà poco da offrire in cambio... Giancarlo Pigionatti Link to comment Share on other sites More sharing options...
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