Lucaweb Posted July 10, 2008 Share Posted July 10, 2008 di Giuseppe Sciascia Mastica ancora amaro Gianni Chiapparo per la sconfitta di Scafati. «Il fischio alla fine dei tempi regolamentari senz'altro fa rabbia ma più che per l'episodio in sé il rammarico è per l'occasione perduta - spiega il consigliere della società biancorossa -. Soprattutto nei primi due quarti abbiamo giocato male con responsabilità da distribuire tra tutti, mentre il pareggio agganciato rocambolescamente dalla Legea con i 3 liberi di Smith ci ha fatto cadere il mondo addosso. Morale, rimaniamo sospesi nella bagarre tra playoff e zona salvezza». Varese che danza tra sesto e dodicesimo posto, non rispecchia appieno le sue qualità, almeno secondo il dirigente varesino. «Indubbiamente si può fare meglio sotto il profilo dei risultati ma bisogna passare dalle parole ai fatti - sostiene Chiapparo -. Il bilancio attuale di 7 vittorie e 6 sconfitte non è pari ai nostri valori: col senno del poi, se avessimo vinto a Bologna, Treviso e Scafati, dove invece ci siamo arresi in volata, staremmo parlando di altre cose. Con 6 punti in più, cosa tutt'altro che impossibile per come siano maturate quelle battute d'arresto, si poteva legittimamente chiedersi che cosa manchi a questa squadra per lottare per il vertice. Ora le considerazioni sono di tutt'altra natura, legate a quella fermezza morale e a quella determinazione mentale che non sempre abbiamo messo in campo». Varese deve crescere nella qualità del gioco sfruttando le qualità individuali dei suoi molti attaccanti, così auspica Chiapparo: «Un certo problema mentale esiste, lo dimostra l'inizio "molle" nel match di Scafati ma in assoluto ci sono equilibri di gioco da valutare e gerarchie tecniche che vanno ben evidenziate. Ognuno deve avere chiaro in testa il suo ruolo per intepretarlo al meglio. Non mi sembra che la squadra abbia evidenziato limiti tecnici evidenti in questi mesi: a mio giudizio la crescita del rendimento passa dall'ottimizzazione delle risorse disponibili e dalla capacità di estrarre il massimo da ogni giocatore nel contesto di un gioco di squadra. Magari con più libertà di manovra in attacco e con un approccio difensivo più aggressivo quando, come a Scafati, l'avversario si presta a questa scelta». Nessuna operazione di mercato alle porte dunque, al di là dell'attenzione su tutto quanto si muove su scala nazionale vista l'impossibilità di effettuare operazioni su comunitari o extracomunitari senza rinunciare ad uno dei 6 giocatori in forza alla Whirlpool. «Se ci fosse un giocatore di qualità e di passaporto italiano, si potrebbe affrontare il discorso a prescindere dal ruolo - spiega Chiapparo -. Non avvertiamo alcuna esigenza di intervenire a tutti i costi, la squadra mi sembra completa ed equilibrata. Non avrebbe senso cambiare, tanto per eambiare, soprattutto alla luce dell'equilibrio raggiunto dal gruppo. Per fare un esempio un Lorbek sarebbe inutile da aggiungere in un ruolo nel quale abbiamo già Galanda e Fernandez, se fosse disponibile un Chiacig, un pensierino potremmo farlo, anche se si tratta di un sogno, visto che gioca in Spagna a costi molto elevati e, per quanto ne sappiamo, non ha alcuna intenzione di muoversi». Chiapparo "vede" comunque una Whirlpool motivata e "carica" in vista della sfida casalinga di domenica contro Roma: «Sono fiducioso, in casa la squadra saprà far valere la sua legge pur contro un'avversaria di spessore come Roma. Sarà una gara spigolosa come tutte quest'anno: il team di Repesa ha campioni conclamati e ottimi talenti ma noi dobbiamo far vedere di che pasta siamo fatti. La squadra, cui parlerò in ordine a questi temi, ha voglia di riscatto: la tradizione e l'entusiasmo del pubblico varesino devono essere uno stimolo e non un freno per i giocatori. La gente di Varese capisce e accerta gli errori, non perdona chi si nasconde o rinuncia ai tiri». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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