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Ruben, urla ancora come a Cantù


Lucaweb

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di Francesco Caielli

Per una volta, anche Ruben Magnano ha lasciato da parte la sua calma

proverbiale e il suo fair play. Sulla sirena del secondo tempo

supplementare di Cantù, anche lui si è girato verso la curva varesina

e si è lasciato andare ad un urlo liberatorio. Un urlo che ha

scaricato l´enorme tensione di una partita infinita e di una

settimana difficile. Un gesto spontaneo e tremendamente umano, da

tifoso: un Magnano inedito, al quale è più facile affezionarsi.

"E´ vero, non è mia abitudine lasciarmi andare a gesti del genere, di

solito preferisco andarmene subito negli spogliatoi. Ma domenica

scorsa no, non è stata una partita normale. Quella è stata una

vittoria troppo bella e importante: meritava di essere festeggiata

adeguatamente".

Fernandez ha dichiarato che quella di Cantù è stata la soddisfazione

più bella da quando è arrivato in Italia. E´ lo stesso per lei?

Forse si. E´ stata una cosa grandissima, indescrivibile. E´ stata

bellissima per tanti motivi: per come è venuta, dopo due

supplementari. Perché eravamo in casa loro, in quell´ambiente

incredibilmente caldo. Perché era un derby, una partita storica. E´

stata una gara "colorita", giocata in un contesto particolare,

davanti ai nostri splendidi tifosi ai quali abbiamo fatto un

bellissimo regalo.

Come ha vissuto la partita dalla panchina?

Devo dire che siamo stati molto bravi, tutti quanti. Abbiamo avuto la

forza di prenderci ognuno le proprie responsabilità, senza paura,

facendo quelle scelte che ci hanno permesso di vincere.

Eppure, all´inizio, la squadra sembrava un po´ nervosa. Come mai?

Vero. Noi abbiamo preparato benissimo la partita, e ho ripetuto mille

volte ai ragazzi che avrebbero dovuto giocare con la massima

tranquillità. Però un conto è dirlo, un altro è poi farlo

effettivamente. Al Pianella c´era un ambiente caldissimo, molti dei

nostri giocatori non erano abituati a giocare in una situazione

simile. Poi fortunatamente siamo riusciti ad entrare in partita, a

prenderla in mano e a fare bene le nostre cose.

Il modo migliore per chiudere una settimana difficile.

Abbiamo gestito molto bene la situazione di Holland, facendo le cose

giuste e prendendo la decisione migliore per il bene di tutti. Anche

il risultato della partita e la prestazione di Delonte ci hanno dato

ragione. Ma ora tutto questo fa parte della storia, e noi dobbiamo

soltanto guardare avanti.

Attorno a questa squadra c´è un entusiasmo che non si vedeva da anni.

Voi lo sentite?

Noi siamo tutti molto carichi per l´ambiente che siamo riusciti a

creare. A Cantù è stato bellissimo fare festa insieme ai nostri

tifosi, ed è un orgoglio vederli al nostro seguito in ogni trasferta.

Credo che la città di Varese abbia preso in simpatia questa squadra.

Cos´ha di così speciale in questo gruppo?

Forse proprio il fatto che siamo un vero gruppo. Certo, siamo anche

un´ottima squadra, completa ed equilibrata, ma la nostra forza sta

nell´unione: tutti i miei giocatori buttano il cuore in campo ogni

volta, e non si tirano mai indietro. Sbagliamo e perdiamo qualche

partita, è vero, ma l´impegno non è mai mancato. Credo che questo sia

quello che la gente di Varese vuole dalla sua squadra.

E ora?

La classifica è buona, il morale del gruppo anche. Però non dimentico

quello che ci è capitato lo scorso anno, quando ogni mia previsione

andò a rotoli. Non voglio fare pronostici, l´unica cosa che dobbiamo

fare è guardare avanti, tenendo bene in mente i nostri obiettivi.

A cominciare da domenica a Capo d´Orlando.

Sarà durissima. Loro sono una bellissima squadra: hanno due punti in

meno di noi, segno che stanno facendo un grande campionato.

Soprattutto in casa loro riescono ad esaltarsi e se li si lascia

giocare come vogliono, diventa complicato riuscire a batterli.

Servirà una grande Varese.

Lo ha detto anche il presidente Castiglioni: bisogna dare continuità

alle vittorie in trasferta...

E´ così: le vittorie fuori casa valgono doppio in un campionato

equilibratissimo come questo. Per noi vincere fuori casa domenica

sarebbe mettere la ciliegina sulla torta di un girone d´andata

estremamente positivo, e ci avvicinerebbe alle finali di coppa.

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