A mio parere i giocatori dovrebbero stare dalla parte di Magnano

[Lucaweb]

di OSCAR ELENI

Non diciamo proprio tutto perché se fosse così qualcuno a Varese avrebbe già la valigia in mano. Non diciamoci tutto perché allora sarebbe difficile spiegare, a chi ti guarda invidioso, perché uno avrebbe fatto volentieri l'allenatore e non un altro mestiere. Allenare chi? Se ti capita la Whirlpool del Forum ti portano nei matti, non vuoi vedere più nessuno, forse soltanto Gabriele Fernandez che il pane duro lo conosce, figurarsi Delonte Holland che, siamo convinti, con la testa che si ritrova, è convinto che domenica sera si trovava nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Lui avrebbe voluto essere a Las Vegas per giocarsi tutto nella partita delle stelle, quella dove le stalle sono spalancate per qualsiasi boiata venduta come spettacolo, come se lo sport non fosse sofferenza, motivazione, fame, orgoglio.

Delonte era vestito per Vegas e aveva anche la testa giusta: tirare sempre, tirare quando pareva a lui, pur sapendo che quella Milano ferita era più pericolosa di altre perché toglieva a Djordjevic ogni dubbio sui cambi, lasciandolo libero di mischiare, creare, smascherare. Meglio non sapere come sarebbe andata la vita in panchina, perché non ci sarebbero state camice di forza abbastanza resistenti a salvare certa gente, certi giocatori. Lo diciamo a voce alta ad Andrea Meneghin che, finalmente, ha fatto l'esordio della vita giocando con gli amici della Comune, ma che deve anche continuare sulla strada dell'insegnamento. Decida subito: stare dalla parte di chi guida altri uomini vuoi dire avere anche la durezza per non venire al compromesso.

Non è vero che hanno sempre ragione i giocatori, anche se vedendo i minuti di sospensione, quelle lavagnette violentate da novelli Ligabue, quelle giocate assurde sprecando l'occasione, regalando la palla importante, viene da pensare che sarebbe meglio lasciarli fare da soli. Così almeno quando fanno le vaccate che vediamo non dobbiamo prendercela con quel poveraccio che è convinto di parlare a uomini e, invece, si trova intorno tanti bambini tremebondi, senza memoria.