Lucaweb Posted July 11, 2008 Share Posted July 11, 2008 Ci prova Ruben Magnano a scoprire il "guasto" nei meccanismi della sua Whirlpool dopo tre sconfitte tra Coppa Italia e campionato che ha avuto l'effetto della classica "gelata sul raccolto", smorzando gli entusiasmi dell'ambiente biancorosso fors'anche illuso dai convincenti successi sulle bolognesi Virtus e Fortitudo. La prima analisi del coach di Varese rifiuta l'alibi psicologico per dire di un calo fisico scartatissimo come eventualità dal tecnico nel dopo-partita contro la Benetton. "Se vogliamo trovare qualche giustificazione per le ultime sconfitte possiamo anche ipotizzare un black-out mentale ma non credo che dipendano da questa variabile così come sono convinto che non c'entri nulla l'aspetto fisico - ribadisce il tecnico argentino -. Nemmeno la scansione del calendario è da mettere in considerazione per tentare una serie spiegazione, tant'è che, rispetto al girone d'andata, abbiamo quantomeno conquistato i due punti della prima giornata di ritorno contro la Climamio. Purtroppo le ultime partite sono coincise con tre prestazioni complessivamente non brillanti e per battere le squadre di vertice Varese deve giocare necessariamente bene per 40 minuti filati. Quando siamo riusciti a farlo abbiamo disputato qualche grande partita ottenendo risultati di prestigio ma una continuità pretende alta qualità del nostro gioco soprattutto nell'arco di una stessa gara rispetto a quanto abbiamo saputo fare negli ultimi appuntamenti». Il coach argentino sottolinea un aspetto prettamente tecnico nel calo di rendimento di una Whirlpool che, nelle ultime tre partite, è parsa decisamente poco "sciolta", producendo rispettivamente 62, 73 e 77 punti dopo aver superato gli 83 di media nelle prime 18 gare di campionato: «In fin dei conti siamo stati troppo impazienti nello sviluppo delle nostre soluzioni offensive: la precipitazione nell'esecuzione dei giochi comporta infatti un effetto boomerang, è accaduto a Milano e contro Treviso così come era già accaduto qualche mese fa nella partita casalinga contro l'Armani Jeans e a Biella. Quando attacchiamo con troppa fretta tendiamo a disunirci e a lasciare facili occasioni in campo aperto ai nostri avversari. Ciò non vuol dire - s'affretta a precisare Magnano - che non dobbiamo correre: a me piace il gioco in velocità ma, per evitare questi passaggi a vuoto, che condizionano pesantemente il nostro rendimento, dobbiamo scegliere bene i tiri e giocare insieme e meglio, puntando vieppiù sulla coralità della manovra». di Giuseppe Sciascia Le prossime due trasferte di Avellino e Siena arrivano in un momento tutt'altro che propizio vista anche una classifica estremamente fluida (Varese attualmente è sesta a quota 22 insieme con Montegranaro e Roma ma alle sue spalle "incombe" il trio Cantù-Scafati-Capo d'Orlando a quota 20)... Il tecnico italoargentino evita tuttavia di guardare la classifica: «Ritengo che sia sbagliato in questo momento dell'anno concentrarci troppo sui numeri per valutare la posizione di classifica o per fare confronti con le stagioni passate. Dobbiamo prendere una partita per volta e giocare sempre per vincere, sia in casa, sia in trasferta: è chiaro che giocare due volte lontano da Masnago, ora come ora, non ci aiuta ma, almeno sulla carta, Varese avrà poi un calendario in... discesa nell'ultimo scorcio di stagione regolare visti i sette turni in casa nelle ultime dodici giornate: sfide queste nelle quali affronteremo molte dirette avversarie. Sappiamo bene qual è il traguardo finale ed è proprio ciò cui vogliamo arrivare. Ora pero pensiamo al lavoro che dobbiamo eseguire per ritrovare la nostra migliore identità. La condizione psicologica è comunque buona per affrontare un impegno difficile come quello di Avellino. Abbiamo lavorato molto bene in allenamento, speriamo di fare altrettanto in gara e portare a casa due punti che, per noi, sono cruciali al fine di ritrovare il giusto spirito». E Magnano sottolinea le insidie del match di domenica prossima sul "rovente" parquet del Pala-DelMauro dove Varese dovrà sfoderare concentrazione e maturità per conquistare i 2 punti: «Quello di Avellino è un vero e proprio esame di maturità - afferma il coach -. L'Air naviga in zona salvezza ma ha stimoli fortissimi per ottenere il massimo ed è dunque pericolosa quanto una squadra che lotta per il vertice. Gli irpini hanno ottenuto buoni risultati nelle gare precedenti allo stop di Siena: credo che abbiano fatto una scelta molto intelligente con l'ingaggio di Radulovic che ha permesso di aprire molto il loro spazio di gioco, e vicino a canestro hanno Jamison, giocatore di grande potenza fisica contro cui tutte le avversarie hanno faticato. Per vincere dovremo essere molto concentrati e rispettare il piano partita che stiamo preparando in allenamento». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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